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E' quanto si legge dalla relazione annuale della ragioneria generale, approvata per la prima volta dalla giunta pochi giorni fa. Una vera e propria presa d'atto per una situazione ormai nell'aria da almeno due anni. Dati quantomeno allarmanti, non soltanto già per la corte dei conti, che in ogni occasione di spesa non manca di ricordarlo con note ormai continue. Ma anche per la cittadinanza. Si sono registrati in questi anni amenti di costo per la voce tasse comunali. Irpef e Tari su tutte. L'ente a seguito del riaccertamento straordinario avrebbe dovuto ripianare un disavanzo pari a 4.307.565 milioni di euro, ma nel corso del 2018 tale disavanzo lievita fino ad arrivare a più del doppio previsto, chiudendo con un disavanzo di 9.912.517 milioni di euro.

Si legge nella stessa delibera che i debiti fuori bilancio già per l'anno 2018 ammontavano a 1.337.418 euro. Senza considerare l'attuale situazione patrimoniale riguardante il 2019.

Ed ancora, detto disavanzo di debiti attivi a seguito del riaccertamento avrebbe dovuto essere contenuto entro la cifra di 2.889.308 milioni di euro. pertanto viene a generarsi, per la differenza fra il disavanzo reale di quasi 10 milioni e la cifra massima consentita di poco meno di 3 milioni, un disavanzo di 7.023.208 milioni di euro che non potrà essere ripianato in nessun modo dal comune nel triennio successivo.

Una mazzata vera e propria per i conti del comune dove si non approvano ufficialmente bilanci. Fra poco andrà in scadenza il 2019.



Sarà il Comune di Caccamo, cittadina del Palermitano, a occuparsi d’ora in poi della gestione dell‘antico castello, di proprietà della Regione Siciliana e tra i più grandi e meglio conservati di tutta l’Isola.

A consegnarlo al sindaco Nicasio Di Cola è stato il governatore Nello Musumeci dopo che, nello scorso mese di giugno, era stata firmata una convezione per attribuire all’amministrazione cittadina le attività che riguardano la fruizione e la valorizzazione dell’antica fortezza.“Proprio partendo da qui – ha spiegato il presidente Musumeci – intendiamo avviare un processo di collaborazione con l’Istituto italiano dei castelli e con tutte le città nel cui territorio sorge un maniero. L’obiettivo è quello di creare una rete e, quindi, una proposta di turismo monumentale, architettonico e culturale che possa integrarsi con quello gastronomico e paesaggistico: più è diversificata l’offerta, maggiore diventa l’attrazione”.

Il Comune di Caccamo assicurerà la custodia del castello e l’apertura al pubblico con modalità e orari che garantiranno un servizio pluri-settimanale di visite. Utilizzando anche i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso, dovrà inoltre garantire interventi di manutenzione, revisione periodica delle coperture,miglioramento del decoro degli ambienti, stabilità e sicurezza dell’immobile. E ancora, dovrà occuparsi dei progetti di restauro dei soffitti, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, della produzione di segnaletica turistica specifica e del materiale promo-pubblicitario in più lingue, ferme restando le competenze della soprintendenza per i Beni culturali di Palermo in materia di tutela e ricerca scientifica.

E’ prevista anche la possibilità di stipulare convenzioni con associazioni dalla provata esperienza che abbiano finalità di promozione e di diffusione della conoscenza dei beni culturali. Il castello di Caccamo rientra nell’elenco dei siti minori di proprietà dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana la cui gestione, grazie a un decreto firmato congiuntamente dall’assessore al ramo e dall’assessore dell’Economia, può essere trasferita ai Comuni.


Guarda il video dedicato a Caccamo dal nostro sito:





Bagheria - Il sindaco Filippo Tripoli e l’assessore al Turismo Brigida Alaimo, ieri 15 maggio, hanno ricevuto a Palazzo Butera un gruppo di cittadini italo-americani , provenienti dalla Pennsylvania.

Gli americani soggiornano nella Città delle Ville per ritrovare le loro origini. Raccontano infatti che un loro bisnonno era bagherese.

Dopo aver visitato le sale del palazzo, gli amministratori  hanno offerto loro  dei dolci tipici bagheresi. «Vogliamo far diventare una capitale del gusto con uno specifico progetto enogastronomico» – ha detto l’assessore al Turismo Brigida Alaimo.

«Unire prelibatezze bagheresi e fruizione dei beni culturali e monumentali e naturalistici di Bagheria sarà un must di questa amministrazione» – aggiunge l’assessore. «La Città delle ville sarà cornice e protagonista di gusto  e cultura e verso questo obbiettivo ben vengano visite come quella che ospitiamo oggi a palazzo Butera. Accoglieremo con l’ospitalità che contraddistingue il popolo bagherese tutti i visitatori che ameranno visitare la nostra città e cercheremo di implementare i servizi per poterla fruire, cercando anche di captare tutti i finanziamenti europei, nazionali e regionali che possano favorire lo sviluppo del turismo»conclude il primo cittadini della Città delle Ville, Filippo Tripoli.

La visita è terminata con un cadeau donato dal sindaco alla delegazione americana.


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