Il Comitato dei commercianti lamenta fortemente la situazione di stallo legata alla mancata riapertura del ponte sul fiume Eleuterio, lungo la Strada provinciale n. 74 che collega Ficarazzi con la frazione marinara di Aspra e programma una manifestazione pubblica di protesta. “Stiamo pensando di organizzare la protesta contro l’immobilismo – dichiara il portavoce dei commercianti di Aspra, Gerardo Lorenzini – di chi è preposto alle attività legate al territorio della Città metropolitana. Tale impasse, nonostante abbiano avuto assicurato la copertura finanziaria, grazie al concreto interessamento del deputato in quota Movimento 5 stelle, l'onorevole Caterina Licatini”. In base alle dichiarazioni dei responsabili di Palazzo Comitini, l’importante arteria, chiusa il 29 agosto dello scorso anno, dopo le prove di carico e gli altri controlli effettuati sulla struttura, eseguiti dai tecnici della Provincia, sarebbe dovuta riaprire al transito veicolare, seppure a senso unico alternato, entro il mese di luglio. Durante i controlli sono state prese in considerazione diverse possibilità per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e nel contempo avviare l’iter che portasse alla riapertura del ponte in condizioni di maggiore sicurezza generali ma siamo già a metà agosto e tutto è fermo. “Dopo i controlli effettuati e il finanziamento – aggiunge Lorenzini – adesso dovrebbero affidare i lavori ed eseguirli al più presto per consentire la riapertura del ponte, soltanto che siamo ad agosto e per vari motivi gli uffici sono chiusi per ferie”. Intanto il leader di “Ficarazzi in movimento”, Antonino Martorana nutre qualche perplessità. “Si tratta di palliativi per non occuparsi del problema – afferma e per non produrre progetti seri di riapertura del ponte in totale sicurezza per cittadini. Il senso unico alternato è una soluzione per non occuparsi più della vicenda infrastrutturale da parte dei politici locali. Se l'obbiettivo è operare per mettere cerotto su piscina con guaina da cambiare completamente, non ci stiamo. Opere palliative come puntellature e panni caldi di questo genere non servono”. Per Martorana rimarrebbe il problema della sicurezza pubblica. “Non c'è un progetto per la riqualificazione e la ristrutturazione del ponte – aggiunge Martorana – ma solamente la volontà di mettere a tacere il giusto malcontento deli cittadini per il ponte chiuso”. La Città Metropolitana di Palermo aveva disposto la chiusura del ponte a causa delle condizioni strutturali in cui versava ed anche a seguito di una petizione popolare che raccolse più di duemila firme. Da allora si sono susseguiti incontri, sopralluoghi, verifiche, proteste anche davanti alla prefettura da parte dei commercianti senza nessun esito. Da parte loro i commercianti che dopo la chiusura del ponte hanno subito un calo vertiginoso degli affari per allietare la passeggiata e fare arrivare più persone ad Aspra hanno organizzato una serie di eventi. “Il nostro auspicio – dice il portavoce dei commercianti Gerardo Lorenzini – è che riaprano il ponte entro il mese di luglio”.
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Gli anziani di due associazioni cittadine avranno la possibilità di trascorrere ore in amicizia e serenità grazie all’affidamento temporaneo degli spazi esterni di due immobili confiscati alla mafia ed assegnati al patrimonio indisponibile del Comune di Ficarazzi da utilizzare quale centro ricreativo. Ad essere assegnati per un tempo limitato sono gli spazi esterni di due villette sequestrate alla mafia per essere utilizzati per svago e attività culturali. Ad assicurarsi la gestione due associazioni che hanno risposto al bando del Comune, l’associazione “Amicizia e Fraternità Gruppo Auser” presieduta da Giuseppe Leonforte che avrà in gestione lo spazio esterno dell’immobile di viale Europa 11, contrada Carbonaro e l’associazione “Alleanza Sociale” presieduta da Giuseppe Talluto che gestirà gli spazi esterni dell’immobile del civico 51 sempre in Viale Europa sul Lungomare. Alle due associazioni che hanno ottenuto gli spazi esterni in comodato d’uso gratuito rimangono a loro carico le spese per la sicurezza dei luoghi e le spese di utenze e spazzatura. Gli spazi esterni a ridosso del mare sono stati utilizzati in passato per trascorrere in serenità la stagione estiva e dare un luogo di ritrovo ai soci e anziani del nostro paese. Ad essere utilizzati gli spazi esterni mentre gli immobili dovranno rimanere chiusi e non utilizzabili per via della sicurezza e agibilità. “Appena entrati in possesso di questi beni – dichiara il sindaco Paolo Francesco Martorana – li abbiamo sempre dati in uso alle associazioni del terzo settore. Da alcuni anni, in forza dell'adozione del regolamento inerente l'uso del patrimonio disponibile, pubblichiamo un bando per l'assegnazione di tali immobili che si trovano ubicati sul viale Europa. Quest'anno l'aggiudicazione è spettata al circolo “Auser amicizia e Fraternità” e all'associazione “Alleanza Sociale”. Per noi è motivo di grande orgoglio potere far fruire queste splendide terrazze sul golfo di Palermo ai nostri "diversamente giovani" i quali oltre all'aggregazione giornaliera dei soci e di coloro che dai paesi limitrofi vogliono raggiungere questi luoghi, organizzano anche incontri tematici come quello di apertura dedicato ad un tema molto importante, ovvero la solitudine dell'anziano. Per la mia Amministrazione, è questo il migliore impiego di beni sottratti alla criminalità organizzata e restituiti alla collettività rispettosa delle leggi”.
Soltanto un caso fortuito ha evitato il peggio al Centro solidale della Caritas cittadina di via Papa Giovanni XXIII dove è crollato il tetto. Di conseguenza il servizio è stato sospeso in attesa che il Comune metta in sicurezza i locali, ricavati sotto la gradinata inagibile dello stadio comunale. “Per fortuna il crollo si è verificato quando i nostri volontari non erano in servizio – racconta la direttrice della Caritas cittadina, Mimma Cinà – altrimenti sarebbe stata una sciagura”. Subito dopo l’evento i volontari hanno allertato l’amministrazione comunale che si è immediatamente messa a disposizione per eseguire i lavori che necessitano per rimettere i locali a posto. “Abbiamo avuto un incontro con il sindaco Filippo Tripoli e l’assessore alla Solidarietà, Emanuele Tornatore – aggiunge la direttrice Cinà – ed ha partecipato anche il coordinatore del Clero, don Giuseppe Sunseri con il quale abbiamo rappresentato l’importanza del servizio a vantaggio delle famiglie bisognose. Siano soddisfatti dell’incontro, perché gli amministratori si sono impegnati a provvedere ai lavori riparazioni in tempi celeri”. I volontari della Caritas nel contempo hanno chiesto l’assegnazione di ulteriori locali magari alcuni confiscati alla criminalità organizzata nella disponibilità del Comune. “Abbiamo bisogno di altri locali dove sistemare il materiale che ci viene consegnato giornalmente anche in questi giorni di agosto – dice il Responsabile del Centro Benedetto Rizzo – perché attualmente ci limitiamo mettiamo a mettere insieme offerta e richiesta, mentre con locali più ampi possiamo aiutare meglio le famiglie che si rivolgono a noi che contribuiamo così ad una economia circolare riducendo nel contempo gli abbandoni indiscriminati”. Nonostante la chiusura del Centro, i volontari in questi giorni sono impegnati nella pulizia e nella riqualificazione dello spazio antistante i locali. “Ogni giorno è una processione di persone – dichiara la direttrice – che porta materiale per la solidarietà e contribuisce alla tutela dell’ambiente. Chiediamo però, alla cittadinanza la massima collaborazione nel non lasciare rifiuti dietro la porta del Centro, altrimenti tutto il nostro lavoro viene vanificato”. Intanto la Caritas sta organizzando in collaborazione con le sezioni cittadine del Rotary e dei Lions il nuovo servizio di ambulatorio medico e la farmacia solidale al fine di contrastare la povertà sanitaria. “Grazie alla collaborazione dei medici dei due service – dice ancora Mimma Cinà - offriremo la possibilità di effettuare visite specialistiche a chi non se le può permettere e garantire anche le medicine che ci verranno donate. A tal fine chiediamo la collaborazione di chi può compiere un atto di generosità per la salvaguardia della salute. In proposito faremo un appello per l’aiuto di un farmacista anche in pensione che possa collaborare con noi”. La Caritas, in pratica raccoglierà le richieste di farmaci presso il Centro ascolto che saranno inviate online alla Farmacia solidale che a sua volta, preparerà i farmaci in loro possesso che saranno ritirati presso la loro sede. Il farmacista che darà la sua disponibilità a fare questo servizio alla Caritas potrà distribuirli ai richiedenti. I farmaci verranno raccolti dai volontari della Farmacia solidale presso le farmacie nel territorio del distretto che avranno aderito. Con l’inizio del nuovo anno pastorale, a settembre, partirà la campagna informativa volta al contrasto della povertà sanitaria che consiste nel reperire prodotti da assicurare a nuclei familiari indigenti. “Abbiamo già ricevuto spray e cerotti per le medicazioni – fa sapere la direttrice – il nostro auspicio è di aprire l’ambulatorio medico solidale entro settembre”.
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