BAGHERIA Si estende anche agli altri istituti scolastici della città, la protesta iniziata una decina di giorni dagli studenti del liceo classico “Francesco Scaduto” e che hanno occupato la scuola. I giovani vogliono fare sentire tutto il loro malcontento perché sono costretti a studiare in locali non idonei, della chiusura del plesso basso, ma anche per denunciare i tagli alle scuole che non permettono la regolare manutenzione nelle scuole e il grave fenomeno dell’emigrazione giovanile che li attende dopo gli studi. Ad aggravare la situazione, nel luglio di quest’anno, si è verificato il crollo del controsoffitto del corpo basso di via Orazio Costantino, che ha portato alla chiusura dell’intero plesso nel quale erano allocate 9 aule, oltre ai laboratori. Durante l’occupazione hanno tenuto corsi di informatica, musica, della giornata mondiale contro la violenza sulle donne ed altro. Al liceo artistico “Renato Guttuso” i ragazzi sono in autogestione, all’Itc “Luigi Sturzo” ieri si è svolta un’assemblea. “Abbiamo concordato una linea che possa coinvolgere tutte le componenti – dice il dirigente scolastico Vito Cudia – per una interlocuzione con la Città Metropolitana con al nostro fianco il sindaco che si è fatto carico di chiedere un incontro con i funzionari preposti all'edilizia scolastica”. Al liceo scientifico “Giuseppe D’Alessandro”, venerdì scorso si è svolta una assemblea nel corso della quale è stata proclamata l’occupazione. “L’occupazione della scuola proclamata dagli studenti a conclusione di un’assemblea regolarmente convocata è stata nello stesso giorno dagli stessi liberamente annullata – spiega il dirigente scolastico, Angela Troia – e non è stata temporaneamente sospesa per consentire la realizzazione dell’attività prevista per domani. Al momento la scuola non risulta occupata”. Domani pertanto si svolgerà l’incontro con il Giudice della Corte costituzionale, Daria De Pretis, nell’ambito del progetto “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole”, promosso d’intesa con il Miur, che coinvolge più di 36 scuole e 7.410 studenti in tutta Italia. Gli studenti lo scorso 18 novembre avevano organizzato un corteo di tutte le scuole a nome del coordinamento studentesco bagherese non essendo riusciti ad ottenere un colloquio diretto con l’amministrazione. La consulta giovanile che rappresenta i giovani bagheresi, ha accolto la richiesta e venerdì scorso li ha incontrati nell’aula consiliare di palazzo Ugdulena per un confronto con il sindaco Filippo Tripoli, il suo vice Daniele Vella, il presidente del consiglio comunale Michele Sciortino e il presidente della consulta giovanile. “Sono molto contento del risultato dell'incontro che, come consulta giovanile, abbiamo organizzato – dice il presidente Federico Guzzo – gli studenti hanno mostrato una capacità di analizzare, la loro condizione e la realtà che li circonda, di alto livello e dall'altra parte il sindaco ed il vicesindaco si sono dimostrati più che aperti al confronto. Adesso, come consulta, ci prendiamo la responsabilità di continuare a fare il nostro dovere e cioè accogliere le istanze che provengono dai giovani per costruire canali di dialogo e cooperazione sinergica. Tutto questo allo scopo di rafforzare la comunità. Ci vedremo nuovamente, quando tutti insieme andremo in corteo a Palermo, per richiedere un incontro con i responsabili all'edilizia scolastica della città metropolitana”. (Nella foto gli studenti in aula consiliare durante l’incontro con la Consulta giovanile)
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BAGHERIA - Approvvigionarsi con le autobotti sembra una soluzione da terzo mondo ed invece da quattro anni i condomini di contrada “Santa Marina” ricorrono ai privati per avere acqua in casa. La protesta è sfociata con l’ennesima lettera inviata al sindaco con la quale i condomini fanno presente il disagio che sono costretti a subire per avere un diritto. “Sono trascorsi quattro anni da quando abbiamo segnalato i primi disagi nell’erogazione d’acqua – dichiara Eulalia Femminino, esponente del condominio “Complesso Michelangelo” – e, nonostante sia passato tutto questo tempo e sia stata eletta una nuova Amministrazione comunale, purtroppo dobbiamo constatare che nulla è cambiato”. Dal 2015 il condominio si trova costretto ad acquistare acqua dagli autotrasportatori raggiungendo ad oggi circa 16.000 euro di spese. “Nonostante abbiamo un problema evidente, conosciuto e rilevato direttamente da tutti gli organi competenti del settore – aggiunge – non riceviamo alcun supporto da parte del Comune, neanche le autobotti che spetterebbero normalmente per sopperire al problema, per riceverle bisogna prenotarsi, essere inseriti in una lunga lista d’attesa e dopo un paio di settimane, forse, ricevere l’agognata autobotte, non sarebbe stato invece opportuno collaborare con degli invii comunali? Dobbiamo invece acquistarle noi, direttamente dai privati”. L’amministrazione comunale dopo la stipula del contratto di servizio con l’Amap è certa che l’emergenza rientrerà. “Sapevamo del passaggio di gestione del servizio idrico ad Amap, che avrebbe migliorato le manovre di apertura e la quantità di acqua erogata – continua Eulalia Femminino – ma purtroppo nulla di fatto, mentre sto scrivendo questa lettera infatti sto prenotando l’ennesima autobotte. Comprenderà il sindaco, quanto questa situazione sia diventata insostenibile, i condomini sono stanchi di rimanere giornalmente senza acqua, e di doverla acquistare dagli autobottisti, che ringrazio puntualmente anche perché in giorni feriali o festivi non ci hanno mai lasciato “a secco”. Noi del condominio “Michelangelo”, non scriviamo questa lettera per ricordarVi del problema siccità nel quale viviamo, lo conoscete già, immaginiamo ovviamente i disagi e le difficoltà che possono sorgere nel cercare di risolvere questi problemi, ma avremmo voluto più collaborazione nell’affrontare questo disagio, invece ci ritroviamo da soli a combattere i mulini a vento”. I motivi per i quali ci sono zone che soffrono della mancanza d’acqua è dovuta alle tante perdite nella rete ridotta ad un vero colabrodo, che potranno essere riparate grazie ad un finanziamento di 9 milioni di euro rintracciato dalla precedente amministrazione comunale. “Grazie al contratto di servizio che abbiamo stipulato con l’azienda palermitana – dichiara l’assessore al Servizio Idrico, Angelo Barone – ci avvaliamo della consulenza dei tecnici Amap che affiancano il nostro personale nella ricerca guasti alle reti e per un normale piano delle manovre e per la gestione dei serbatoi. In questi giorni gli addetti stanno lavorando di perdite, valvole guaste e ricerche di valvole di manovra sepolte sotto l’asfalto. Posso assicurare il massimo impegno per la risoluzione dei disagi”. Il problema non è però isolato, anche il condominio del complesso “Roccaforte residence” nei pressi dello stadio comunale, soffre della mancanza d’acqua, tanto che l’amministratore Giuseppe Martorana, ha inviato alla Procura della Repubblica di Termini Imerese e al prefetto un esposto per denunciare le gravi carenze nella fornitura idrica comunale che si sono ripetute anche domenica sera, lasciando a secco 52 famiglie per un totale di oltre 200 persone. Le proteste arrivano anche dal centro storico dove gli abitanti attingono acqua soltanto due volte alla settimana e non dispongono delle cisterne per la raccolta e dai quartieri periferici come pure nella frazione marinara di Aspra.
Il Comitato dei commercianti lamenta fortemente la situazione di stallo legata alla mancata riapertura del ponte sul fiume Eleuterio, lungo la Strada provinciale n. 74 che collega Ficarazzi con la frazione marinara di Aspra e programma una manifestazione pubblica di protesta. “Stiamo pensando di organizzare la protesta contro l’immobilismo – dichiara il portavoce dei commercianti di Aspra, Gerardo Lorenzini – di chi è preposto alle attività legate al territorio della Città metropolitana. Tale impasse, nonostante abbiano avuto assicurato la copertura finanziaria, grazie al concreto interessamento del deputato in quota Movimento 5 stelle, l'onorevole Caterina Licatini”. In base alle dichiarazioni dei responsabili di Palazzo Comitini, l’importante arteria, chiusa il 29 agosto dello scorso anno, dopo le prove di carico e gli altri controlli effettuati sulla struttura, eseguiti dai tecnici della Provincia, sarebbe dovuta riaprire al transito veicolare, seppure a senso unico alternato, entro il mese di luglio. Durante i controlli sono state prese in considerazione diverse possibilità per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e nel contempo avviare l’iter che portasse alla riapertura del ponte in condizioni di maggiore sicurezza generali ma siamo già a metà agosto e tutto è fermo. “Dopo i controlli effettuati e il finanziamento – aggiunge Lorenzini – adesso dovrebbero affidare i lavori ed eseguirli al più presto per consentire la riapertura del ponte, soltanto che siamo ad agosto e per vari motivi gli uffici sono chiusi per ferie”. Intanto il leader di “Ficarazzi in movimento”, Antonino Martorana nutre qualche perplessità. “Si tratta di palliativi per non occuparsi del problema – afferma e per non produrre progetti seri di riapertura del ponte in totale sicurezza per cittadini. Il senso unico alternato è una soluzione per non occuparsi più della vicenda infrastrutturale da parte dei politici locali. Se l'obbiettivo è operare per mettere cerotto su piscina con guaina da cambiare completamente, non ci stiamo. Opere palliative come puntellature e panni caldi di questo genere non servono”. Per Martorana rimarrebbe il problema della sicurezza pubblica. “Non c'è un progetto per la riqualificazione e la ristrutturazione del ponte – aggiunge Martorana – ma solamente la volontà di mettere a tacere il giusto malcontento deli cittadini per il ponte chiuso”. La Città Metropolitana di Palermo aveva disposto la chiusura del ponte a causa delle condizioni strutturali in cui versava ed anche a seguito di una petizione popolare che raccolse più di duemila firme. Da allora si sono susseguiti incontri, sopralluoghi, verifiche, proteste anche davanti alla prefettura da parte dei commercianti senza nessun esito. Da parte loro i commercianti che dopo la chiusura del ponte hanno subito un calo vertiginoso degli affari per allietare la passeggiata e fare arrivare più persone ad Aspra hanno organizzato una serie di eventi. “Il nostro auspicio – dice il portavoce dei commercianti Gerardo Lorenzini – è che riaprano il ponte entro il mese di luglio”.
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