BAGHERIA - Approvvigionarsi con le autobotti sembra una soluzione da terzo mondo ed invece da quattro anni i condomini di contrada “Santa Marina” ricorrono ai privati per avere acqua in casa. La protesta è sfociata con l’ennesima lettera inviata al sindaco con la quale i condomini fanno presente il disagio che sono costretti a subire per avere un diritto. “Sono trascorsi quattro anni da quando abbiamo segnalato i primi disagi nell’erogazione d’acqua – dichiara Eulalia Femminino, esponente del condominio “Complesso Michelangelo” – e, nonostante sia passato tutto questo tempo e sia stata eletta una nuova Amministrazione comunale, purtroppo dobbiamo constatare che nulla è cambiato”. Dal 2015 il condominio si trova costretto ad acquistare acqua dagli autotrasportatori raggiungendo ad oggi circa 16.000 euro di spese. “Nonostante abbiamo un problema evidente, conosciuto e rilevato direttamente da tutti gli organi competenti del settore – aggiunge – non riceviamo alcun supporto da parte del Comune, neanche le autobotti che spetterebbero normalmente per sopperire al problema, per riceverle bisogna prenotarsi, essere inseriti in una lunga lista d’attesa e dopo un paio di settimane, forse, ricevere l’agognata autobotte, non sarebbe stato invece opportuno collaborare con degli invii comunali? Dobbiamo invece acquistarle noi, direttamente dai privati”. L’amministrazione comunale dopo la stipula del contratto di servizio con l’Amap è certa che l’emergenza rientrerà. “Sapevamo del passaggio di gestione del servizio idrico ad Amap, che avrebbe migliorato le manovre di apertura e la quantità di acqua erogata – continua Eulalia Femminino – ma purtroppo nulla di fatto, mentre sto scrivendo questa lettera infatti sto prenotando l’ennesima autobotte. Comprenderà il sindaco, quanto questa situazione sia diventata insostenibile, i condomini sono stanchi di rimanere giornalmente senza acqua, e di doverla acquistare dagli autobottisti, che ringrazio puntualmente anche perché in giorni feriali o festivi non ci hanno mai lasciato “a secco”. Noi del condominio “Michelangelo”, non scriviamo questa lettera per ricordarVi del problema siccità nel quale viviamo, lo conoscete già, immaginiamo ovviamente i disagi e le difficoltà che possono sorgere nel cercare di risolvere questi problemi, ma avremmo voluto più collaborazione nell’affrontare questo disagio, invece ci ritroviamo da soli a combattere i mulini a vento”. I motivi per i quali ci sono zone che soffrono della mancanza d’acqua è dovuta alle tante perdite nella rete ridotta ad un vero colabrodo, che potranno essere riparate grazie ad un finanziamento di 9 milioni di euro rintracciato dalla precedente amministrazione comunale. “Grazie al contratto di servizio che abbiamo stipulato con l’azienda palermitana – dichiara l’assessore al Servizio Idrico, Angelo Barone – ci avvaliamo della consulenza dei tecnici Amap che affiancano il nostro personale nella ricerca guasti alle reti e per un normale piano delle manovre e per la gestione dei serbatoi. In questi giorni gli addetti stanno lavorando di perdite, valvole guaste e ricerche di valvole di manovra sepolte sotto l’asfalto. Posso assicurare il massimo impegno per la risoluzione dei disagi”. Il problema non è però isolato, anche il condominio del complesso “Roccaforte residence” nei pressi dello stadio comunale, soffre della mancanza d’acqua, tanto che l’amministratore Giuseppe Martorana, ha inviato alla Procura della Repubblica di Termini Imerese e al prefetto un esposto per denunciare le gravi carenze nella fornitura idrica comunale che si sono ripetute anche domenica sera, lasciando a secco 52 famiglie per un totale di oltre 200 persone. Le proteste arrivano anche dal centro storico dove gli abitanti attingono acqua soltanto due volte alla settimana e non dispongono delle cisterne per la raccolta e dai quartieri periferici come pure nella frazione marinara di Aspra.
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