Bagheria - Si prospettano tempi lunghi prima del passaggio delle reti all’Amap e intanto la crisi idrica a Bagheria continua, soprattutto in alcuni quartieri del centro storico e della periferia con abitazioni completamente a secco o approvvigionate soltanto uno o nella migliore delle ipotesi per due giorni la settimana. È il caso del condominio del “Residence Roccaforte” dove abitano 54 famiglie per un totale di oltre 200 persone che per garantirsi l’acqua corrente sono costretti a pagare oltre 1.000 euro al mese. “In via Roccaforte stiamo intervenendo sulle valvole per aumentare la pressione e approvvigionare anche via Ponchielli – dichiara l’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone – dove c’è una quota diversa e fare arrivare acqua per 4 ore anche nella giornata di sabato”. Anche i condomini di contrada “Santa Marina” per approvvigionarsi debbono ricorrere alle autobotti in una situazione da terzo mondo dove i cittadini sono costretti a ricorrere ai privati per avere acqua in casa. “Diverse volte abbiamo rappresentato la grave situazione al Comune – dicono i condomini – abbiamo anche inviato diverse lettere di protesta al sindaco, ma non si notano miglioramenti nell’erogazione idrica”. E intanto sono sempre di più le autobotti che sfrecciano per le strade della città per approvvigionare gli stabili di diversi quartieri alle prese con la mancanza di fornitura idrica. Intanto si le opposizioni hanno presentato una mozione in Consiglio comunale per chiedere all’amministrazione il rimborso delle spese sostenute per acquistare acqua potabile. L’interpellanza è stata sottoscritta dai Consiglieri comunali appartenenti al Gruppo Consiliare “L’Aquilone” – Idee in volo per Bagheria e Aspra, Gino Di Stefano, Paolo Amoroso e Domenico Prestigiacomo. Con tale mozione si impegna l’amministrazione comunale a rimborsare forfettariamente i cittadini, in regola con i pagamenti, per l’acqua in bottiglia che sono stati costretti ad acquistare ed a un dimezzamento della bolletta, stante che è da circa un anno, che l’acqua erogata non rientra nei parametri del potabile. “Nella mozione abbiamo dettagliato i criteri ed un “quantum” mensile su dati certi e sulla scorta di sentenze già emanate in merito. Tutto ciò, perché riteniamo, che dopo circa 9 mesi dall'insediamento dell’attuale Giunta è gravissimo che ancora perdura l’Ordinanza Sindacale n. 11 del 14/03/2019, contingibile e urgente di limitazione d’uso dell’acqua ai soli fini igienico-sanitari, nel territorio Comunale” La soluzione a tali disagi potrebbe essere rappresentata dal passaggio delle reti che doveva avvenire entro i prime dell’anno. “Purtroppo siamo di fronte a problemi burocratici che ritardano tale passaggio – aggiunge l’assessore Angelo Barone – da parte mia ogni giorno sono in giro per le strade a piedi per ascoltare i cittadini e risolvere i problemi rappresentati. Purtroppo prevedo tempi lunghi dopo che l’Ati, l’Assemblea territoriale idrica che ha individuato Amap come gestore unico possa subentrare”.
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Bagheria - L’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone (nella foto) comunica che a causa di un guasto a due valvole di distribuzione dell’acqua lungo corso Baldassarre Scaduto si verificheranno disagi nella distribuzione dell’acqua in alcune zone della frazione marinara di Aspra ed in particolare in via Sant’Isidoro Monte, Mongerbino e alcune strade di Aspra. La ditta incaricata è già al lavoro ma l’intervento vero e proprio per risolvere il guasto, sostituire le due valvole e ripristinare la corretta erogazione avverrà lunedì mattina quando sarà necessario interrompere completamente l’erogazione idrica a tutta la frazione per sostituire le valvole che si trovano lungo il rettifilo. L’amministrazione comunale si scusa per il disagio che si verificherà per effettuare i lavori
Bagheria - La città e la frazione di Aspra saranno dotati di «fontanelli» per la distribuzione dell’acqua pubblica che avranno la duplice funzione di fornire acqua potabile e al contempo ridurre il consumo di plastica in città.
È stata infatti, approvata dall’aula consiliare una mozione del consigliere di opposizione Paolo Amoroso (nella foto) de «L’Aquilone» che permetterà alle famiglie di abbattere i costi per l’acquisto di acqua minerale per uso domestico. «Da tempo immemorabile i cittadini sono costretti ad acquistare l’acqua da bere – afferma Amoroso – perché quella che esce dalla condotta comunale non è per niente gradevole, inoltre per acquistare le bottiglie di acqua minerale si sobbarcano un notevole dispendio economico che pesa sul bilancio familiare». Da queste considerazioni è nata la proposta, presentata in Consiglio già diversi anni fa, durante i suoi mandati di consigliere quando Amoroso aveva prospettato possibilità di dotare la città di distributori di acqua potabile.
«Si tratta di impianti veri e propri, collocabili in aree pubbliche accessibili – aggiunge Amoroso – che erogano normale acqua di rete che è la stessa che arriva nelle abitazioni rendendola però immediatamente gradevole dal punto di vista organolettico, grazie ad un sistema di filtraggio che priva l’acqua del cloro».
«Senza voler entrare troppo nell’ambito tecnico – dice ancora il consigliere – appare comunque evidente quanto possano essere molteplici gli aspetti positivi legati alla realizzazione dei fontanelli pubblici. Primo fra tutti, quello di offrire alle famiglie opportunità concrete di risparmio economico, in quanto la spesa media per l’acqua minerale di una famiglia italiana è grosso modo equivalente alla bolletta idrica. Il secondo aspetto, è quello legato alla riduzione dei rifiuti con meno plastica, meno consumo energetico e meno inquinamento». Un’iniziativa di tal genere sarebbe utile, quindi, a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica, contrastandone lo spreco e avvicinando la popolazione al consumo domestico dell’acqua pubblica che, in questo modo, sarebbe controllata e di qualità. «Condivido in pieno la proposta del consigliere Amoroso – dichiara l’assessore ai Servizi a rete, Angelo Barone – come amministrazione comunale c’è una intenzione di adottare i distributori d’acqua. Abbiamo avviato da tempo una serie di colloqui con le ditte, anche se al momento sono proteso a fare arrivare prima arriva l’acqua nelle case dei cittadini che adesso sarà più facile con il passaggio delle reti all’Amap».
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