Il 20 febbraio a Bagheria si sono tenute le elezioni che hanno visto la nomina dei consiglieri della “Consulta Giovanile Regionale”, istituita recentemente. Tra i presidenti delle consulte giovanili del palermitano eletti, che costituiscono la lista “Dai territori per i territori”, vi sono: Maria Occhione (Belmonte Mezzagno), William Vallone (Prizzi), Giuseppe Di Gangi (Blufi), Sofia Cimino (Gratteri) e Federico Guzzo (Bagheria). È proprio con il presidente della Consulta Giovanile di Bagheria che abbiamo parlato e ci siamo fatti raccontare le ragioni di questa scelta: «“Dai territori per i territori” esprime la stretta connessione tra noi giovani della consulta e il territorio che viviamo. Non si tratta di esperti politici, ma neanche di sprovveduti, siamo giovani che vivono a contatto con il proprio contesto e per questo, non solo ne conosciamo le problematiche, dal momento che sono le stesse con cui sia noi che la comunità tutta si imbatte quotidianamente, ma siamo anche coloro che, grazie a questa profonda conoscenza, possono proporre delle soluzioni valide, pragmatiche, finalizzate a migliorare il contesto che viviamo e che presenta davvero troppe lacune». La Consulta Giovanile Regionale è nata solo lo scorso novembre a seguito di un percorso iniziato circa un anno fa. I primi mesi del 2019 infatti sono stati decisivi, e hanno portato all’approvazione da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana della legge n. 18 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 22 novembre 2019 e che ha, di fatto, istituito l’organo della Consulta Giovanile Regionale. Oggi la Sicilia conta 74 consulte giovanili di cui ben 23 si trovano nella provincia di Palermo, ciò ha dato la spinta affinchè le singole realtà territoriali non solo iniziassero a fare rete tra loro, ma piano piano avviassero un dialogo con le istituzioni e si aprissero per esporre il loro punto di vista. È la prima volta che in Sicilia viene istituito un organo rappresentativo dei giovani che si muovono dinanzi all’assemblea regionale per portare avanti delle soluzioni concrete a quelle che sono le problematiche di tutti. Il passo successivo sarà quello di formulare il regolamento della consulta regionale che sarà, senza ombra di dubbio, improntato sul modello di inclusione finalizzata a coinvolgere le consulte e i giovani di tutti i territori. Non più la voglia di chiudersi entro i confini della propria comunità occupandosi solo del proprio bene, ma il desiderio di unirsi con le altre consulte per un “bene collettivo”. «L’idea è quella di riproporre a livello regionale il modello di consulta comunale. È fondamentale incrementare il dialogo tra le consulte dei vari comuni e poi tra queste e l’amministrazione regionale. Una volta raggiunto questo scopo, le priorità dell’operato della consulta regionale si concentreranno sul fenomeno dell’emigrazione giovanile, causata indubbiamente dall’alto tasso di disoccupazione. Insieme allo spinoso tema del lavoro, l’attenzione si focalizzerà anche sulla condizione a dir poco disastrosa dei trasporti pubblici, delle strutture scolastiche fatiscenti, e della creazione di percorsi di studio universitario che possano favorire l’occupazione e quindi la permanenza dei giovani del territorio, arginando il fenomeno di fuga. È giunto il momento di non occuparsi più solo dei grandi argomenti comuni ma di ciò che concretamente ci riguarda e si ripercuote sul nostro vivere quotidiano» ci ha ribadito Guzzo. È importante anche che Bagheria abbia un suo rappresentante all’interno del consiglio regionale, in quanto centro più grande della provincia di Palermo e anche più prossimo al capoluogo, il nostro comune avrà il dovere di essere sede di incontri e dibattiti come è già avvenuto in passato, a dimostrazione del reale desiderio, in tutta l’isola, di dialogo e scambio. Dall’attenzione che si sposterà verso la nostra cittadina non ne potrà che derivare una vera e propria valorizzazione territoriale. Molteplici le iniziative ad opera della consulta bagherese previste nel calendario dei prossimi mesi, prima fra tutte la riapertura della finestra di iscrizioni, rivolta ai giovani tra i 14 e i 30 anni, a partire dall’1 marzo e fino al 30 aprile. Il primo appuntamento durante il quale verrà lanciata la campagna di iscrizioni, che resterà aperta durante tutti gli eventi di questo periodo, è l’aperitivo sociale previsto il 6 marzo al Bitta, una serata tutta all’insegna della musica live quella prevista in piazza Larderia dalle 19.30 alle 22.30. Tantissimi anche gli eventi ancora da calendarizzare, tra questi la campagna contro la diffusione di droghe e conseguentemente anche contro la criminalità organizzata che, su questo commercio, fonda uno dei suoi principali introiti. Da fine marzo ripartirà, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e delle associazioni del territorio, la campagna di difesa e sensibilizzazione rispetto alla salvaguardia dell’ambiente e del bene comune che lo scorso anno ha visto la consulta muoversi per la bonifica del nostro tratto di costa e poi ripulire e ripiantumare zone della nostra cittadina da restituire alla comunità. Poi ancora un torneo di calcetto il cui ricavato contribuirà alla sistemazione del campetto della zona di contrada Sara Abello Monaco e tre appuntamenti all’insegna della cultura con dibattiti e confronti con esperti sul tema che si focalizzeranno di volta in volta sulla storia di Bagheria, sulla tradizione locale dei carretti e sulle nostre ville. Un anno molto ricco questo 2020 per i giovani volenterosi della consulta ai quali auguriamo che la nostra amministrazione comunale possa contribuire al loro operato mettendo finalmente a disposizione una sede nella quale poter tenere appuntamenti fissi, come ad esempio attività di doposcuola per i meno abbienti e poi, come ci ha anticipato il presidente Federico Guzzo, uno dei principali progetti sarebbe quello di realizzare una sala studio aperta tutti i giorni, la prima della cittadina ad offrire un servizio come questo, che rappresenterebbe una risorsa preziosa per i giovani della nostra comunità. Chiaro il messaggio con cui Federico Guzzo ci ha salutato: «Bisogna immaginare una Sicilia diversa che risponda alle esigenze di chi la vive e per far questo bisogna pressare le autorità competenti, sempre con lo spirito del dialogo e dell’ascolto reciproco, affinchè se ne interessino».
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BAGHERIA Si estende anche agli altri istituti scolastici della città, la protesta iniziata una decina di giorni dagli studenti del liceo classico “Francesco Scaduto” e che hanno occupato la scuola. I giovani vogliono fare sentire tutto il loro malcontento perché sono costretti a studiare in locali non idonei, della chiusura del plesso basso, ma anche per denunciare i tagli alle scuole che non permettono la regolare manutenzione nelle scuole e il grave fenomeno dell’emigrazione giovanile che li attende dopo gli studi. Ad aggravare la situazione, nel luglio di quest’anno, si è verificato il crollo del controsoffitto del corpo basso di via Orazio Costantino, che ha portato alla chiusura dell’intero plesso nel quale erano allocate 9 aule, oltre ai laboratori. Durante l’occupazione hanno tenuto corsi di informatica, musica, della giornata mondiale contro la violenza sulle donne ed altro. Al liceo artistico “Renato Guttuso” i ragazzi sono in autogestione, all’Itc “Luigi Sturzo” ieri si è svolta un’assemblea. “Abbiamo concordato una linea che possa coinvolgere tutte le componenti – dice il dirigente scolastico Vito Cudia – per una interlocuzione con la Città Metropolitana con al nostro fianco il sindaco che si è fatto carico di chiedere un incontro con i funzionari preposti all'edilizia scolastica”. Al liceo scientifico “Giuseppe D’Alessandro”, venerdì scorso si è svolta una assemblea nel corso della quale è stata proclamata l’occupazione. “L’occupazione della scuola proclamata dagli studenti a conclusione di un’assemblea regolarmente convocata è stata nello stesso giorno dagli stessi liberamente annullata – spiega il dirigente scolastico, Angela Troia – e non è stata temporaneamente sospesa per consentire la realizzazione dell’attività prevista per domani. Al momento la scuola non risulta occupata”. Domani pertanto si svolgerà l’incontro con il Giudice della Corte costituzionale, Daria De Pretis, nell’ambito del progetto “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole”, promosso d’intesa con il Miur, che coinvolge più di 36 scuole e 7.410 studenti in tutta Italia. Gli studenti lo scorso 18 novembre avevano organizzato un corteo di tutte le scuole a nome del coordinamento studentesco bagherese non essendo riusciti ad ottenere un colloquio diretto con l’amministrazione. La consulta giovanile che rappresenta i giovani bagheresi, ha accolto la richiesta e venerdì scorso li ha incontrati nell’aula consiliare di palazzo Ugdulena per un confronto con il sindaco Filippo Tripoli, il suo vice Daniele Vella, il presidente del consiglio comunale Michele Sciortino e il presidente della consulta giovanile. “Sono molto contento del risultato dell'incontro che, come consulta giovanile, abbiamo organizzato – dice il presidente Federico Guzzo – gli studenti hanno mostrato una capacità di analizzare, la loro condizione e la realtà che li circonda, di alto livello e dall'altra parte il sindaco ed il vicesindaco si sono dimostrati più che aperti al confronto. Adesso, come consulta, ci prendiamo la responsabilità di continuare a fare il nostro dovere e cioè accogliere le istanze che provengono dai giovani per costruire canali di dialogo e cooperazione sinergica. Tutto questo allo scopo di rafforzare la comunità. Ci vedremo nuovamente, quando tutti insieme andremo in corteo a Palermo, per richiedere un incontro con i responsabili all'edilizia scolastica della città metropolitana”. (Nella foto gli studenti in aula consiliare durante l’incontro con la Consulta giovanile)
BAGHERIA - La pulizia di villa Butera che è stata eseguita dai giovani della Consulta giovanile, domenica scorsa, solleva il coperchio su un vero e proprio allarme sociale dovuto al consumo e spaccio di droga in città. A seguito di un intervento dei ragazzi della Consulta giovanile che si sono resi protagonisti di un operazione di pulizia di quello che è uno degli spazi a verde più grande della città, sono stati rinvenuti elementi che denunciano, in maniera palese, il consumo di droga ed in particolare di bottigliette di crack che vengono utilizzate per assumere stupefacenti. “Di queste bottigliette se ne trovano in giro tante e sono un’arma letale che provoca la morte quanto una pistola, come un'arma contundente – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Emanuele Tornatore – essa viene usata per consumare crack, una droga sintetica, un veleno che provoca morte senza distinzione. Siamo in piena emergenza, l’uso di droghe è spropositato e riguarda tutti noi. Come amministrazione comunale faremo la nostra parte. Grazie alla Consulta giovanile di Bagheria che ha posto i riflettori su piazza Butera da anni abbandonata e diventata giaciglio dei nostri ragazzi che si drogano. In proposito abbiamo avviato una interlocuzione con il prefetto per la realizzazione di un progetto educativo di prevenzione e contrasto all’uso di stupefacenti”. Al progetto collaboreranno anche le Forze dell’ordine, le scuole, la Consulta giovanile e le parrocchie. “Inoltre realizzeremo un parco giochi inclusivo creando sinergie con gli abitanti della zona. perché alla cultura della morte noi ci opponiamo decisamente”. Il progetto sarà presentato alla Regione Siciliana per ottenere un finanziamento. “Bisogna dire solamente grazie a Federico Guzzo e ai ragazzi della Consulta giovanile di Bagheria – aggiunge il vice sindaco Daniele Vella – che hanno pulito la piazzetta. Oltre tantissimi rifiuti i ragazzi hanno ritrovato segni evidenti di uso di droga. Correttamente hanno segnalato i ritrovamenti e noi abbiamo provveduto alla segnalazione alle Forze dell’ordine. Adesso occorre che la Pubblica amministrazione faccia la sua parte e siamo già a lavoro”. Purtroppo quanto rilevato dai giovani della Consulta non è una novità, già da tempo erano emerse tale deprecabile degrado. “È una disgustosa realtà – dichiara la scrittrice Giusy La Piana – le condizioni della piazzetta Butera con centinaia di bottiglie rotte, siringhe, erbaccia altissima, escrementi, spazzatura e cattivo odore di ogni tipo, pavimentazione staccata e rubata, cancelli rotti, bande di vandali che di notte diventano i padroni della piazza combinandone di tutti i colori e commettendo una lunga serie di reati. Serve pulizia che sia quotidiana e non solo straordinaria. Serve vigilanza, collaborazione, controlli e multe, serve civiltà”. Vincenzo La Camera da più di due mesi inoltra segnalazioni per lo stato di piazza Butera. “Ho segnalato sia per la sporcizia, sia per lo spaccio e il degrado totale – afferma – addirittura anche le automobili la sera entrano all’interno della villa e nessuno ha mai preso un provvedimento. Un grandissimo ringraziamento a chi finalmente si è ricordato che piazza Butera fa parte di Bagheria e sta provvedendo a dargli una prima sistemata non con le chiacchiere ma con i fatti”. Al lavoro decine di giovani che hanno raccolto diversi sacchi di rifiuti”. “La zona dove sorge la villetta è molto centrale e abitata – dichiara Federico Guzzo – il nostro ruolo è di fare da pungolo e per invitare di deturpare tutto ciò che è patrimonio collettivo. Vogliamo che torni ad essere luogo di giochi per i bambini e d’incontro per i cittadini. Dobbiamo prendercene cura e non abbiamo intensione di fermarci”. (Nella foto Pig, i giovani al lavoro)
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