Scaduta la convenzione stipulata annuale con l’Associazione Guardia Rurale Ausiliaria (N.O.G.R.A.), il Comune di Ficarazzi non ha ancora provveduto al rinnovo. “Giovedì scorso – spiega il Coordinatore Regionale Sicilia del N.O.G.R.A. Dirigente Principale Maurizio Fiorella – abbiamo svolto l’ultimo servizio nel territorio comunale di Ficarazzi. Nel corso dell’anno sono stati coinvolti con turni infra settimanali circa 30 guardie particolari giurate volontarie eco-zoofile in organico al Nucleo Operativo Provinciale di Palermo”. All’inizio della convenzione in ausilio al Comando di Polizia Municipale guidato dal Comandante Salvatore Di Gristina, sono stati elevati moltissimi verbali di accertamento e contestazione ambientali per l’illecito amministrativo di varie ordinanze sindacali con un totale di 9.506 euro, redatti in presenza del Comandante della Polizia Municipale. “Durante la convenzione sono stati recuperati moltissimi animali in difficoltà, abbandonati e in qualche caso anche qualche cane rubato – aggiunge Fiorella – e poi ritrovato e riconsegnato al legittimo proprietario. Non sono mancati interventi di collaborazione in ausilio alle forze dell’ordine con Carabinieri e Polizia di Stato e Vigili del Fuoco, assicurando anche un servizio di sicurezza nel territorio comunale con vari interventi”. A tutt’oggi l’associazione Guardia Rurale Ausiliaria non ha ancora percepito nessun rimborso da parte del Comune di Ficarazzi. “Al momento non è possibili rinnovare la convenzione perché non abbiamo approvato il Bilancio – afferma il sindaco Paolo Francesco Martorana – dopo l’approvazione dello strumento di programmazione economica sarà possibile”. Il Nucleo Operativo rimane a disposizione tramite la centrale operativa al numero 366/2937265 per eventuali segnalazioni di maltrattamento animali in tutta la Provincia di Palermo. I cittadini che faranno le segnalazioni dovranno allegare foto e video inviate anche tramite whatsApp dove si dovrà evincere inequivocabilmente la condotta illegittima ed i volti dei proprietari, nonché tutta la documentazione utile all’identificazione del trasgressore. Invece per gli eventuali segnalazioni di abbandono di animali potranno rivolgersi al Comando di Polizia Municipale.
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BAGHERIA - Stagione balneare a rischio per la frazione marinara di Aspra. Il neo sindaco Filippo Tripoli, suo malgrado, ha dovuto firmare la sua prima ordinanza di divieto di balneazione in diverse spiagge dove i bagheresi e i villeggianti scelgono di trascorrere le giornate estive. Le zone interdette temporaneamente alla balneazione per inquinamento, come risulta dal portale delle acque del Ministero della salute, sono quelle a 100 metri Est del fiume Eleuterio per una lunghezza di 300 metri, a 200 metri Ovest del piazzale Prime Rocche per una lunghezza di 600 metri la spiaggia a 300 metri Est del “Sarello” per una lunghezza di 1.590 metri che risulta pure temporaneamente vietata per inquinamento. Il sindaco come gli altri dei Comuni rivieraschi sono tenuti ad adottare tutti i provvedimenti di competenza, ivi compreso quello dell'affissione dei cartelli metallici di divieto della balneazione in numero adeguato e posizionati in aree facilmente visibili, i cui contenuti devono essere espressi almeno in due lingue. Tale procedura deve essere adottata, oltre che per quelle aree vietate alla balneazione, anche per le zone di costa e di mare temporaneamente vietate durante la stagione balneare in corso che si concluderà il 31 ottobre. In tali casi si dovrà altresì, provvedere all'adozione di tutti i provvedimenti atti ad eliminare le cause di inquinamento stesse, dandone immediata comunicazione ai Ministeri della Salute e dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, agli Assessorati della Salute e Territorio e Ambiente, al Dipartimento di Prevenzione e al Laboratorio di Sanità Pubblica della Azienda Sanitaria Provinciale competente, oltre che alla struttura provinciale competente dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente. “Bisogna lavorare con rapidità sul contratto di fiume, sul controllo serrato da parte dei comuni interessati, nell’evitare il solito disastro ambientale che si ripete annualmente”. E’ il parere di Andrea Sciortino, già presidente del Consiglio circoscrizionale di Aspra, risultato primo degli eletti alle scorse elezioni del 28 aprile e che pertanto siederà sugli scranni di palazzo Ugdulena. A questo punto risultano balneabili soltanto la baia di francesi e Mongerbino, spiagge che si raggiungono soltanto se muniti di imbarcazioni. “Predisporremo tutti i controlli necessari– aggiunge Sciortino – affinché anche all'interno del territorio comunale non si ripetano mai più i soliti e scellerati sversamenti a mare che nel passato hanno messo il ginocchio la qualità delle acque marine di tutto il comprensorio asprense”. La questione è una delle più aspre e difficili degli ultimi tempi ed è diventata gravissima e non più tollerabile perché si ripete ormai da diversi anni. A pagarne le conseguenze, come al solito saranno non soltanto i bagnanti, ma anche i commercianti che vedranno ridursi sempre più le presenze degli avventori che preferiranno altre zone per trascorrere le vacane estive. A ciò si aggiunga anche la questione del ponte sul fiume Eleuterio, meglio conosciuto come il “Burrone Calabrese”, chiuso al traffico veicolare dal 28 agosto dello scorso anno che di fatto ha interrotto i collegamenti da Palermo con la frazione marinara. I commercianti hanno pure inscenato un sit-in davanti la prefettura per chiedere interventi rapidi volti alla riapertura del transito, almeno in parte.A perorare al causa dei commercianti anche i vertici istituzionali del “Movimento cinque stelle” come il deputato Caterina Licatini. “A seguito dell’incontro avuto con il Prefetto – spiega l’onorevole Caterina Licatini – abbiamo appreso che l’ex Provincia regionale ha stanziato una somma 40 mila euro, per eseguire i sondaggi da effettuare sul ponte, la gara è stata già espletata e i tecnici dell’ex provincia, hanno fatto il primo sopralluogo. In proposito proprio domani (lunedì) avrò un incontro con il responsabile del settore Salvatore Pampalone per conoscere lo stato dell’arte”. (Nella foto Pig, la spiaggia del Sarello quando era balneabile)
ALTAVILLA MILICIA - E’ stata segnalata la presenza di presunti ordigni nello specchio d’acqua antistante il territorio comunale di e in proposito il Tenente di Vascello (CP) Giuseppe Morra, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Porticello ha emanato una ordinanza, la n. 05/2019 con la quale vieta la navigazione, ancorare e sostare con qualunque unità (sia da diporto che ad uso professionale), praticare l’attività di balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica e svolgere attività di pesca di qualunque natura nella zona tra il Lido Sporting e Torre Colonna ad una distanza di circa 10 metri dalla battigia e ad una profondità di 2 metri circa, sul punto di coordinate geografiche. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di una segnalazione pervenuta lo scorso 24 aprile all’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Porticello, da parte di un privato cittadino, circa il rinvenimento in mare di due presunti ordigni bellici nello specchio acqueo antistante il Comune di Altavilla Milicia. Il Tenente di Vascello (CP) Giuseppe Morra ha pertanto adottato il provvedimento, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e di garantire, nelle more del riconoscimento degli ordigni, la messa in sicurezza dello specchio acqueo. Ha altresì impartito le disposizioni per prevenire situazioni di potenziale pericolo a tutela della sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare e della pubblica incolumità ai sensi del Codice della Navigazione. Sino all’avvenuta eliminazione della situazione di pericolo, nella zona di mare avente un raggio di trenta metri dal punto di rinvenimento sarà pertanto interdetta la navigazione, ancorare e sostare con qualunque unità (sia da diporto che ad uso professionale); praticare l’attività di balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura. I contravventori dell’ordinanza saranno perseguiti, qualora il fatto non costituisca diversa fattispecie o reato, se alla condotta di un’unità da diporto, incorrono nell’illecito amministrativo, qualora alla condotta di unità da diporto; negli altri casi sono perseguibili, autonomamente o in eventuale concorso con altre situazioni per il reato contravvenzionale del Codice della Navigazione e saranno altresì ritenuti responsabili per eventuali danni a terzi in dipendenza di omissioni o violazioni all’ordinanza stessa. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare l’ordinanza, la cui pubblicità verrà assicurata tutti i mezzi di informazione e alle cooperative di pesca e sodalizi nautici.
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