BAGHERIA - Stagione balneare a rischio per la frazione marinara di Aspra. Il neo sindaco Filippo Tripoli, suo malgrado, ha dovuto firmare la sua prima ordinanza di divieto di balneazione in diverse spiagge dove i bagheresi e i villeggianti scelgono di trascorrere le giornate estive. Le zone interdette temporaneamente alla balneazione per inquinamento, come risulta dal portale delle acque del Ministero della salute, sono quelle a 100 metri Est del fiume Eleuterio per una lunghezza di 300 metri, a 200 metri Ovest del piazzale Prime Rocche per una lunghezza di 600 metri la spiaggia a 300 metri Est del “Sarello” per una lunghezza di 1.590 metri che risulta pure temporaneamente vietata per inquinamento. Il sindaco come gli altri dei Comuni rivieraschi sono tenuti ad adottare tutti i provvedimenti di competenza, ivi compreso quello dell'affissione dei cartelli metallici di divieto della balneazione in numero adeguato e posizionati in aree facilmente visibili, i cui contenuti devono essere espressi almeno in due lingue. Tale procedura deve essere adottata, oltre che per quelle aree vietate alla balneazione, anche per le zone di costa e di mare temporaneamente vietate durante la stagione balneare in corso che si concluderà il 31 ottobre. In tali casi si dovrà altresì, provvedere all'adozione di tutti i provvedimenti atti ad eliminare le cause di inquinamento stesse, dandone immediata comunicazione ai Ministeri della Salute e dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, agli Assessorati della Salute e Territorio e Ambiente, al Dipartimento di Prevenzione e al Laboratorio di Sanità Pubblica della Azienda Sanitaria Provinciale competente, oltre che alla struttura provinciale competente dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente. “Bisogna lavorare con rapidità sul contratto di fiume, sul controllo serrato da parte dei comuni interessati, nell’evitare il solito disastro ambientale che si ripete annualmente”. E’ il parere di Andrea Sciortino, già presidente del Consiglio circoscrizionale di Aspra, risultato primo degli eletti alle scorse elezioni del 28 aprile e che pertanto siederà sugli scranni di palazzo Ugdulena. A questo punto risultano balneabili soltanto la baia di francesi e Mongerbino, spiagge che si raggiungono soltanto se muniti di imbarcazioni. “Predisporremo tutti i controlli necessari– aggiunge Sciortino – affinché anche all'interno del territorio comunale non si ripetano mai più i soliti e scellerati sversamenti a mare che nel passato hanno messo il ginocchio la qualità delle acque marine di tutto il comprensorio asprense”. La questione è una delle più aspre e difficili degli ultimi tempi ed è diventata gravissima e non più tollerabile perché si ripete ormai da diversi anni. A pagarne le conseguenze, come al solito saranno non soltanto i bagnanti, ma anche i commercianti che vedranno ridursi sempre più le presenze degli avventori che preferiranno altre zone per trascorrere le vacane estive. A ciò si aggiunga anche la questione del ponte sul fiume Eleuterio, meglio conosciuto come il “Burrone Calabrese”, chiuso al traffico veicolare dal 28 agosto dello scorso anno che di fatto ha interrotto i collegamenti da Palermo con la frazione marinara. I commercianti hanno pure inscenato un sit-in davanti la prefettura per chiedere interventi rapidi volti alla riapertura del transito, almeno in parte.A perorare al causa dei commercianti anche i vertici istituzionali del “Movimento cinque stelle” come il deputato Caterina Licatini. “A seguito dell’incontro avuto con il Prefetto – spiega l’onorevole Caterina Licatini – abbiamo appreso che l’ex Provincia regionale ha stanziato una somma 40 mila euro, per eseguire i sondaggi da effettuare sul ponte, la gara è stata già espletata e i tecnici dell’ex provincia, hanno fatto il primo sopralluogo. In proposito proprio domani (lunedì) avrò un incontro con il responsabile del settore Salvatore Pampalone per conoscere lo stato dell’arte”. (Nella foto Pig, la spiaggia del Sarello quando era balneabile)