top of page

«I siciliani devono sapere che dopo la tragica e prematura scomparsa di Sebastiano Tusa, il governo regionale, valzer di nomine a parte, ha completamente abbandonato la tutela dei nostri beni culturali lasciandoci addirittura senza assessore da mesi».

Commenta con queste parole Antonio Ferrante del Partito democratico commenta il protrarsi dell'interim alla Cultura assunto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci dopo la scomparsa di Sebastiano Tusa.

«Conosciamo bene i bilancini tipici delle maggioranze ma non possiamo accettare che un assessorato fondamentale nella tutela, la riqualificazione e la promozione dei nostri tesori, venga ridotto a elemento di trattativa per garantire equilibri e tregue di una maggioranza che non esiste sul piano politico e che sta in piedi per paura del giudizio degli elettori».



Bagheria - Gettare per basi per rendere la città delle ville una città del patrimonio Unesco. A questo è servito l’incontro che si è svolto ieri, 14 giugno tra l’assessore ai Beni Culturali Maurizio Lo Galbo e Aurelio Angelini direttore dal 2005 della Fondazione Patrimonio UNESCO della Sicilia, costituita dalla Regione Siciliana e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che opera nell'ambito dei beni ambientali, naturalistici e culturali. 

«E’ stato un incontro proficuo, ci sono state fornite diverse informazioni su come valorizzare il nostro territorio e, in specifico, le nostre ville, creando percorsi turistici ah hoc per valorizzarle e farle conoscere» – dice l’assessore Lo Galbo – «Percorsi che includano più possibilità dalla fruizione delle ville alla degustazione dei prodotti tipici legando l’aspetto eno-gastronomico e l’aspetto dei beni culturali».

Come è noto ci sono specifici requisiti che vengono richiesti per poter essere inseriti nelle città patrimonio Unesco; tra questi “l’unicità” di prodotti e beni,  lo stato di conservazione, gli aspetti storici-artistici e la storia dei beni oltre all’aspetto estetico. Seguirà poi una richiesta di candidatura da parte della Città interessata, insieme a Regione Sicilia e Unesco a livello nazionale; la proposta sarà poi vagliata, a livello nazionale e, tramite il ministero degli Esteri sarà valutata la candidatura.

Si dovrà quindi redigere un progetto di candidatura dove si relazionerà sulle peculiarità bagheresi, sottolineando le unicità, i possibili itinerari, la proposta di un biglietto unico.

«Siamo speranzosi e ho avuto piena disponibilità da parte del dottor Angelini ad essere affiancati nella redazione della proposta per entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco»  – aggiunge l’assessore ai Beni Culturali che sottolinea che  «per Bagheria e anche per i paesi limitrofi potrebbe essere un motivo di orgoglio per la Sicilia».

«E’ importante uscire dal contesto provinciale e puntare in alto – dice il sindaco Filippo Tripoli  «vogliamo essere Città delle Ville e Città del gusto, puntare al prestigioso riconoscimento Unesco ci garantirebbe visibilità e impegno per raggiungere standard di qualità».


bottom of page