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Video intervista all'assessore Maurizio Lo Galbo a cura di Marina Mancini



Bagheria - E’ partito il giro con il trenino a quattro ruote del progetto “Nuove generazioni, beni culturali, identità e appartenenze” lanciato, in via sperimentale, dall’assessore ai Beni culturali e Pubblica Istruzione,  Maurizio Lo Galbo.

120 bambini delle terze classi della scuola Bagnera di Bagheria sono saliti a bordo del trenino su ruote insieme all’assessore Lo Galbo ed hanno visitato Villa Butera Branciforti e Villa Cattolica sede del museo Guttuso.

Si tratta di un’iniziativa volta a promuovere, tra i giovani studenti, la conoscenza dei beni monumentali ed architettonici della città.

I dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie hanno ricevuto, nei giorni scorsi, una nota a  firma dell’assessore Lo Galbo in cui presenta il progetto che è volto alla  promozione e  la conoscenza del patrimonio culturale favorendone la fruizione pubblica.

In questo primo giro i bambini, entusiasti, accompagnati dalle loro insegnati che li avevano adeguatamente preparati al giro, hanno ammirato la sala Borremans, la stanza della Principessa, l’appartamento del Principe, e ancora  il camerino dell’armeria, la camera per retret, la sala dell’orologio, dove si può ammirare l’antico meccanismo rimesso in funzione durante il restauro. A villa Cattolica hanno ammirato le opere del maestro Renato Guttuso, la sua tomba, realizzata dallo scultore Giacomo Manzù, la sala della cartellonistica cinematografica e “l’edicola” di Guttuso.

Non ci fermiamo qui, proporremo a breve, per l’estate un percorso simile per i turisti” – spiega l’assessore Lo Galbo annunciando una prossima iniziativa messa in campo con lo sforzo organizzativo degli altri assessorati – “intanto sono soddisfatto di aver visto tanti volti felici e lo stupore sui volti dei nostri bambini” – ha concluso Lo Galbo.

Gli interessati (Scuole, cittadini e turisti)  potranno far pervenire la propria richiesta di adesione al progetto scrivendo all’indirizzo di posta elettronica maurizio.logalbo@comune.bagheria.pa.it.


 
 
 


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Bagheria, 07/05/2019 Primo appuntamento con gli studenti del neo eletto sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli.

Oggi, 7 maggio, il primo cittadino ha presenziato all'incontro svoltosi presso l'ITET. Luigi Sturzo, dal titolo "Il protagonismo dei giovani per il futuro del nostro Paese - Percorso di Legalità Cittadinanza e Costituzione" organizzato dalla scuola bagherese e dalla Fondazione Antonio Caponnetto nell'ambito del progetto "I Giovani sentinelle della Legalità" .

Antonino Caponnetto negli ultimi dieci anni della sua vita, aveva assunto nei confronti dei giovani un grosso impegno. L’impegno del magistrato, eroe in difesa della legalità, era volto anche a far conoscere ai ragazzi la Costituzione: il primato della legge, la giustizia sociale, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, l’opposizione alla guerra quale strumento di soluzione dei conflitti, il divieto del lavoro minorile, l’assoluta opposizione alla pena di morte, il valore dell’istruzione.

Tanti i progetti ed i temi su cui sono stati puntati i riflettori:il valore della memoria di coloro che hanno combattuto contro la mafia e ancora omertà, corruzione, solidarietà ed impegno sociale.

E’ fondamentale favorire questi momenti di partecipazione e confronto – ha detto il sindaco Tripoli i giovani devono poter contar su esempi positivi e sugli strumenti di crescita democratica per la conoscenza dei valori costituzionali e per aumentare la passione civile. Desidero ringraziare i ragazzi, i docenti e il dirigente scolastico che portano avanti progetti come questo e che hanno coinvolto l’istituzione comunale che metterà al primo posto i temi della legalità, dello spirito di comunità, dell’impegno sociale e civico”.


 
 
 

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Come difendersi dalle insidie della rete. Lo prevede un progetto del Rotary club per gli alunni delle scuole media di Bagheria e Monreale. “L’esperienza degli ultimi anni ci mostra un mondo giovanile sempre più immerso nel mondo dei media – spiega Barbara Mistretta – le cui pratiche, in continua evoluzione, offrono l’opportunità di essere non più semplici spettatori o destinatari di informazioni, ma veri e propri autori e divulgatori di contenuti. I nativi digitali si informano e creano reti di contatto per interagire con il mondo del lavoro, della cultura, del tempo libero o più semplicemente per fronteggiare numerose situazioni della vita quotidiana. Se da un lato i media e la Rete offrono numerose opportunità di sviluppo e apprendimento, il rovescio della medaglia presenta anche molti rischi, come la dipendenza (patologica) da Internet, l’uso improprio dei dati, il cyberbullismo, gli abusi sessuali e la diffusione di fake news, articoli redatti con lo specifico intento di disinformare, di distorcere e manipolare la realtà”. Il progetto, che prevede l’attivazione di un percorso laboratoriale della durata complessiva di 12 ore per ciascuna delle scuole beneficiarie dell’intervento la “Giosuè Carducci e la “Veneziano”, consentirà di promuovere il diritto all’informazione con particolare riferimento ai diritti dei minori e dei giovani per aiutare gli stessi a sviluppare senso critico sull’uso dei media, affinché possano riconoscere i potenziali pericoli e sapere come proteggersi da questi ultimi.


 
 
 
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