Depositate artificiosamente lastre di amianto sul litorale di contrada Marina del Ponte, dove l’amministrazione comunale lo scorso anno aveva provveduto ad abbattere alcuni fabbricati abusivi perché costruiti all’interno della fascia di rispetto dei 150 metri del litorale. E’ il sospetto del sindaco Pino Virga che ha fatto intervenire immediatamente una ditta privata che in queste ore sta provvedendo a bonificare l’intera area. “Abbiamo riscontrato in un’area dove avevamo fatto demolire alcuni fabbricati abusivi, la contaminazione artificiosa con lastre di amianto – dichiara il sindaco Virga – la stessa area, dopo i primi lavori era stata posta sotto sequestro da parte del gruppo della Forestale. Intanto sono stati già rimossi rifiuti ingombranti e materiali residui per liberare l’area che intendiamo restituire alla collettività prima dell’estate”. Il Piano di bonifica è stato approvato dall’Asp e dall’Arpa di Palermo, e questa operazione sta costando una spesa che supera i 70.000 euro che creerà un aggravio per le casse comunali. “Sono in corso delle indagini – aggiunge il sindaco – per scoprire coloro che hanno provocato questi scarichi illeciti. Al termine delle indagini faremo gravare le spese su coloro che hanno violato le norme ambientali”. Intanto l’amministrazione comunale intende realizzare un progetto che prevede la realizzazione di una spiaggia attrezzata, una spiaggia libera, un’area riservata ad animali domestici e Pet beach, una zona parcheggio, un’area ristoro e una giochi per bambini e adulti. “Se fosse dipeso da noi avremmo già realizzato da tempo il progetto – aggiunge il sindaco – ma la follia, la cattiveria e la stupidità di chi è nemico della bellezza, e di se stesso, hanno vigliaccamente inquinato con amianto quell'area, determinandone il sequestro. Finalmente, però, il nostro piano di bonifica è stato approvato ed abbiamo dato avvio ai lavori. L'Amministrazione comunale altavillese, indifferente ai maldestri tentativi di delegittimazione del proprio operato, proseguirà nell'azione di recupero, e conseguente restituzione alla Comunità, della nostra meravigliosa costa, vergognosamente espropriata da scellerate speculazioni edilizie”.
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