Le ringhiere di parte del lungomare della frazione marinara di Aspra, da ieri sera ha assunto un nuovo aspetto, grazie ai giovani ragazzi del gruppo “Vocavanti” che armati di barattoli di colore e pennelli hanno ridipinto il parapetto. I gruppo, recentemente costituito in associazione, si pone l’obiettivo di partecipare alla vita collettiva e sociale della comunità offrendo un contributo alla crescita culturale e sociale della frazione. L'opera prestata si inserisce nel contesto di una serie di iniziative e di eventi mirati alla riqualificazione in senso ampio del territorio che avrà un seguito con altre iniziative. “Il colore che abbiamo adoperato è il bianco – affermano i giovani intraprendenti – lo scopo è stato quello di ridare luce e vivacità ad una componente infrastrutturale che finiva per scontrarsi con la bellezza del nostro paesaggio”. Ovviamente saranno necessari piccoli aggiustamenti che sarà eseguito da personale qualificato per la manutenzione e la messa in sicurezza di parte delle ringhiere stesse che non vengono manutenzionate da tempo. “Noi di “Vocavanti” abbiamo deciso di collaborare con l’amministrazione comunale di Bagheria per il bene della frazione di Aspra e siamo fieri dell'impegno prestato che saremo lieti di portare avanti anche in futuro attraverso altre collaborazioni proficue per il rilancio del territorio, nonché nell'immediato di portare a termine il progetto iniziato, burocrazia permettendo”. Il gruppo “Vocavanti” nasce perché vede nel proprio Paese, e nella gente che lo vive, una grande potenzialità che solo in minima parte viene compresa e sfruttata. “Il nostro obiettivo è quello di creare sinergia, soprattutto tra i giovani – aggiungono – attraverso una serie di iniziative sociali, culturali, ricreative e sportive volte a ridare vita ad un senso di appartenenza ormai perso da anni. Ci è inoltre lecito pensare e credere, che un maggiore coinvolgimento dei giovani possa portare ad un maggior senso civico che inevitabilmente si ripercuote in una maggiore cura, pulizia e, più generalmente, salvaguardia dell’ambiente”. Il gruppo tende anche alla valorizzazione del territorio e, di conseguenza, la rinascita del turismo, una fonte di confronto, cultura e crescita socio-economica. “Vogliamo essere protagonisti del nostro futuro – concludono i promotori dell’iniziativa sociale – e lottare per valorizzare il nostro paese. Questo è l’obiettivo principale che ci poniamo di rwalizzare”.
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“Dopo un paio d'anni abbiamo rimesso a servizio la quarta linea del depuratore”. Ad annunciarlo, dopo le proteste e i disagi segnalati negli ultimi giorni, è l'assessore ai Servizi a rete Angelo Barone. E il sindaco Filippo Tripoli e l'assessore Barone ringraziano la ditta che ha dato priorità a questo lavori e il geometra Cangialosi che si è occupato di seguire i lavori. Dopo la riparazione del braccio sedimentatore e l'impianto di ossigenazione, è cominciata la fase di riempimento delle vasche. Da lunedì si produrrà acqua depurata. I lavoro sono durati circa una settimana. Nella frazione marinara tanti i cittadini che hanno lamentato il malfunzionamento del depuratore comunale che provoca un cattivo odore specie nelle giornate di scirocco con l’aria che diventa irrespirabile. «Il depuratore non basta neanche per Aspra, figuriamoci se deve depurare anche la città di Bagheria, – segnala Gaetano Sardina – chi immette materiale non conforme stranamente lo sversa a mare quando c’è scirocco e quando c’è maestrale, così come dicono i competenti delle pompe di sollevamento il mare se lo porta via». «In piena estate nel mare del centro abitato di Aspra – dichiara l’ex presidente del Consiglio circoscrizionale di Aspra, Atanasio Matera – scarichi di sostanze inquinanti si riversano direttamente a mare dal condotto di Ponente. La cosa si ripete da circa 30 anni e viene accolta e subita ormai con rassegnazione». Tali cause hanno fatto del mare di Aspra uno dei mari più inquinati della fascia costiera del palermitano. Anche il fiume Eleuterio che giornalmente riversa sul mare ingenti quantità di sostanze nocive e altamente inquinanti. «È importante che venga individuato e multato chi immette materiale non depurato nelle acque reflue – dichiara Sal Vanella – ma altrettanto importante un controllo anche del fiume Euterio per capire cosa arriva a mare, dato che oltrepassa tanti paesi e come ben sappiamo da lì esce fuori solo acqua sporca». «L’amministrazione comunale sa benissimo quali siano i problemi di Aspra – assicura il vice presidente del consiglio comunale Andrea Sciortino – e sappiamo anche quali sono le cause del malfunzionamento del depuratore e delle pompe di sollevamento. Bisogna dire che abbiamo ereditato un impianto al collasso ma stiamo provvedendo». Della questione del depuratore se ne è parlato anche nel corso di un tavolo tecnico convocato dal sindaco Filippo Tripoli, con l’assessore ai Servizi a Rete Angelo Barone, a cui hanno partecipato l’ingegnere Vincenzo Aiello, responsabile dell’Area staff, il geometra Sergio Palumbo della direzione VIII Lavori Pubblici, il geologo Agostino Cangialosi e il rappresentanti della ditta “Soteco srl” che gestisce il funzionamento del depuratore, il direttore tecnico Gaetano Mangano.
Bruciore agli occhi, mal di gola, starnuti e febbre alta. Questi i sintomi di centinaia di asprensi che in questi giorni hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del Punto di primo intervento dell’Ausl n. 6 di via Papa Giovanni XXIII a causa dell’alga tossica “Ostreopsis ovata” che nei mesi di luglio e agosto ha il suo culmine di manifestazione nelle nostre spiagge. “Stiamo morendo tutti con mal di gola, starnuti e bruciore a gli occhi – dichiara l’istruttore di fitness della Federazione Italiana Fitness, Giovanna Vitale – vogliamo fare finta di niente e continuano ad andare avanti come se niente fosse? E’ possibile fare un controllo per capire cosa scaricano in mare? All’alga tossica, ormai non ci crediamo più”. Anche Marianna Vitale avverte gli stessi sintomi. “Più che alghe – afferma – sicuramente le sostanze tossiche evaporando con il maestrale e mare mosso provocano malore. Personalmente da ieri alle 14 sto male, bruciore al petto, starnuti e difficoltà respiratorie”. La problematica fu affrontata dall'Amministrazione comunale nel 2002, una commissione di indagine consiliare affrontò la questione con la presenza di un esperto a livello nazionale. Ne seguirono sopralluoghi, prelievi da parte dell’Asl cittadina e i lavori si articolarono in maniera seria affrontando il problema a 360 gradi. “La problematica infatti è nota da circa 20 anni– dichiara l’ex presidente del Consiglio circoscrizionale Atanasio Matera – quando i cittadini di Aspra durante le mareggiate avvertivano questi sintomi, così come veniva accertato da tanti referti medici di presidi ospedalieri. Dopo tanti anni la popolazione continua a soffrire per le inalazioni tossiche provenienti dal mare durante le mareggiate”. Il fenomeno dell’alga tossica “Ostreopsis ovata” ad Aspra si ripete ogni anno. “Esso si presenta soprattutto nei mesi di luglio e agosto – spiega il responsabile dell’U.O.T. di Prevenzione dell’Asl di Bagheria, Marcello Scalici – ed è dovuto alla fioritura dell’alga per l’aumento della temperatura e in occasione del vento di Tramontana. In questo caso l’acqua si infrange sulla costa, provoca una nebulizzazione dell’acqua che irrita le mucose. Il fenomeno avviene anche perché non c’è una grande corrente in mare se non da Ovest, che blocca la circolazione anche per la presenza del Promontorio. All’inizio dell’estate ho scritto al sindaco chiedendo di apporre dei cartelli sulla spiaggia per segnalare tale inconveniente”. Intanto l’Arpa, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente ha effettuato una serie di monitoraggi ambientali di “Ostreopsis ovata” da giugno a settembre ed ha l’obbligo di comunicare tempestivamente al comune e all’Asl di competenza quando la concentrazione della micro alga raggiunge il valore di 30.000 cell/l. Ad Aspra recentemente sono stati effettuati tre prelievi, nel punto di campionamento presso la spiaggia con accesso da via Fiume D’Italia, il primo a giugno con un valore di 280, poi nel periodo dall’1 al 15 luglio e ha dato come risultato una concentrazione di 8120 e il terzo dal 16 al 30 luglio con una concentrazione di 8200. Per il vigile del fuoco Salvatore Balistreri non si tratta di alga tossica. “Forse anni di malfunzionamento del depuratore e anni di scarichi nel fiume Eleuterio hanno provocato tale fenomeno. Dove sono i nostri rappresentati politici in queste situazioni? Abbiamo deputati nazionali, regionali, consiglieri al Comune e nessuno che fa nulla. Bisogna che ci organizziamo tutti e fare un esposto alla Procura della Repubblica, con un avvocato e fare una azione collettiva per la comunità”. L’amministrazione comunale, da tempo effettua una serie di controlli sul territorio, affidati al nucleo di Polizia municipale per verificare eventuali scarichi abusivi. Intanto nella frazione marinara continua il divieto di balneazione nel tratto di mare che va della foce del fiume Eleuterio per 100 metri a Est e per 100 metri e per 200 metri ad ovest del piazzale Prime Rocche, 300 metri ad Est della spiaggia del Sarello per 1.000 metri.
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