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Immagine del redattorePino Grasso

Aspra. In centinaia fanno ricorso alle cure dei medici a causa dell’alga tossica “Ostreopsis ovata”


Bruciore agli occhi, mal di gola, starnuti e febbre alta. Questi i sintomi di centinaia di asprensi che in questi giorni hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del Punto di primo intervento dell’Ausl n. 6 di via Papa Giovanni XXIII a causa dell’alga tossica “Ostreopsis ovata” che nei mesi di luglio e agosto ha il suo culmine di manifestazione nelle nostre spiagge. “Stiamo morendo tutti con mal di gola, starnuti e bruciore a gli occhi – dichiara l’istruttore di fitness della Federazione Italiana Fitness, Giovanna Vitale – vogliamo fare finta di niente e continuano ad andare avanti come se niente fosse? E’ possibile fare un controllo per capire cosa scaricano in mare? All’alga tossica, ormai non ci crediamo più”. Anche Marianna Vitale avverte gli stessi sintomi. “Più che alghe – afferma – sicuramente le sostanze tossiche evaporando con il maestrale e mare mosso provocano malore. Personalmente da ieri alle 14 sto male, bruciore al petto, starnuti e difficoltà respiratorie”. La problematica fu affrontata  dall'Amministrazione  comunale nel 2002, una commissione di indagine consiliare affrontò  la questione con la presenza di un esperto a livello nazionale. Ne seguirono sopralluoghi, prelievi da parte dell’Asl cittadina e i lavori si articolarono in maniera seria  affrontando il problema a 360 gradi. “La problematica infatti è nota da circa 20 anni– dichiara l’ex presidente del Consiglio circoscrizionale Atanasio Matera – quando i cittadini di Aspra durante le mareggiate avvertivano questi sintomi, così come veniva accertato da tanti referti medici di presidi ospedalieri. Dopo tanti anni la popolazione continua a soffrire per le inalazioni tossiche provenienti dal mare durante le mareggiate”. Il fenomeno dell’alga tossica “Ostreopsis ovata” ad Aspra si ripete ogni anno. “Esso si presenta soprattutto nei mesi di luglio e agosto – spiega il responsabile dell’U.O.T. di Prevenzione dell’Asl di Bagheria, Marcello Scalici – ed è dovuto alla fioritura dell’alga per l’aumento della temperatura e in occasione del vento di Tramontana. In questo caso l’acqua si infrange sulla costa, provoca una nebulizzazione dell’acqua che irrita le mucose. Il fenomeno avviene anche perché non c’è una grande corrente in mare se non da Ovest, che blocca la circolazione anche per la presenza del Promontorio. All’inizio dell’estate ho scritto al sindaco chiedendo di apporre dei cartelli sulla spiaggia per segnalare tale inconveniente”. Intanto l’Arpa, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente ha effettuato una serie di monitoraggi ambientali di “Ostreopsis ovata” da giugno a settembre ed ha l’obbligo di comunicare tempestivamente al comune e all’Asl di competenza quando la concentrazione della micro alga raggiunge il valore di 30.000 cell/l. Ad Aspra recentemente sono stati effettuati tre prelievi, nel punto di campionamento presso la spiaggia con accesso da via Fiume D’Italia, il primo a giugno con un valore di 280, poi nel periodo dall’1 al 15 luglio e ha dato come risultato una concentrazione di 8120 e il terzo dal 16 al 30 luglio con una concentrazione di 8200. Per il vigile del fuoco Salvatore Balistreri non si tratta di alga tossica. “Forse anni di malfunzionamento del depuratore e anni di scarichi nel fiume Eleuterio hanno provocato tale fenomeno. Dove sono i nostri rappresentati politici in queste situazioni? Abbiamo deputati nazionali, regionali, consiglieri al Comune e nessuno che fa nulla. Bisogna che ci organizziamo tutti e fare un esposto alla Procura della Repubblica, con un avvocato e fare una azione collettiva per la comunità”. L’amministrazione comunale, da tempo effettua una serie di controlli sul territorio, affidati al nucleo di Polizia municipale per verificare eventuali scarichi abusivi. Intanto nella frazione marinara continua il divieto di balneazione nel tratto di mare che va della foce del fiume Eleuterio per 100 metri a Est e per 100 metri e per 200 metri ad ovest del piazzale Prime Rocche, 300 metri ad Est della spiaggia del Sarello per 1.000 metri.


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