Il sindaco Patrizio Cinque emette una ordinanza di divieto di uso acqua per uso umano in data 14 marzo e la diffonde con tre giorni di ritardo scatenando la protesta dei cittadini che temono per la propria salute. L’ordinanza era stata emanata dopo i risultati delle analisi effettuate dai sanitari dell’Asp del distretto n. 39 e delle procedure di verifica agli impianti. Nella nota dell’Asp si rileva che non sono state applicate le procedure di verifica, ed eventuali correzioni della disinfestazione dell’acqua in distribuzione nelle reti idriche e non sono stati effettuati interventi di pulizia e sanificazione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di cui dispone per la gestione del servizio idropotabile della città. “Ci si chiede come, a fronte di un ordinanza contingibile ed urgente di divieto assoluto d’utilizzo idrico potabile si possano attendere 3 giorni per informare la cittadinanza, che ignara ha continuato ad utilizzare ad uso domestico potabile un acqua infetta e pericolosa”.
Ad affermarlo in un comunicato il responsabile di Legambiente “Bagheria e d’intorni” Luigi Tanghetti il quale aggiunge: “A noi questo pare avventurismo gestionale ai limiti della denuncia, un altro passo falso nella scelta della gestione comunale dei servizi bagheresi compartecipati e affidati a un gestore unico e che appare scarsamente competente”. Ad Aspra, Ninetta Vanella si chiede se ci potranno essere conseguenze per la salute. “Dopo avere letto l’ordinanza del sindaco relativa al divieto di uso dell'acqua per uso umano – afferma - mi sono premurata a chiudere la valvola d’ingresso della cisterna. La nota dell’Asp è datata 11 marzo e l’ordinanza il 14 marzo, ho quindi utilizzato acqua non potabile per 6 giorni?”. L’ordinanza firmata dal sindaco Patrizio Cinque con la quale si fa assoluto divieto di utilizzo dell’acqua pubblica per uso potabile in via cautelativa, per l’interno territorio comunale, era stata diffusa sabato scorso, in piena novena di San Giuseppe. Il provvedimento è stato emesso a seguito di accertamenti eseguiti nel sistema idropotabile a salvaguardia della salute pubblica, fino a quando l’ente gestore, ovvero il comune, non attuerà tutte le procedure previste per legge. Intanto, ad integrazione dell’ordinanza sindacale del 14 marzo 2019 relativa alla limitazione di utilizzo dell’acqua ai soli fini igienici l’amministrazione comunale informa la cittadinanza con ulteriori dettagli rispetto all’ordinanza stessa. “Non c’è rischio per la salute pubblica per l’acqua distribuita in rete: il divieto riguarda soltanto la possibilità di berla. Sono queste le prescrizioni relative alla temporanea non potabilità dell’acqua. Dagli ultimi controlli dell’Asp l’acqua risulta di buona qualità e non inquinata, ma necessitano controlli da parte del Comune quindi precauzionalmente si rende necessario prescrivere l’utilizzo igienico sanitario dell’acqua e vietare che si beva a meno che non si disponga di un depuratore domestico. Si tratta di una situazione temporanea e gli uffici si sono già attivati per attivare i controlli e le analisi necessarie, nel frattempo, ripetiamo, cautelativamente, è stato prescritto l’uso per fini igienici”. L’Asp in ogni caso, ha annunciato che potenzierà i controlli.