In precedenza la revoca del finanziamento da parte del Ministero per lo Sviluppo economico per la realizzazione degli insediamenti produttivi di contrada Monaco, la zona che sorge a monte della strada statale 113 per un ammontare di 4.700.000 euro, adesso anche quella per la realizzazione dell’area Pip di Aspra per 8.400.000 euro. In pratica vanno in fumo un totale di oltre 13 milioni di euro che potrebbero avere ripercussioni pesanti sul bilancio di previsione che dovrà essere predisposto dall’amministrazione comunale. La pubblica denuncia arriva da parte del segretario politico del Partito democratico, Orazio Amenta. “Ma come mai l'ex primo cittadino non ha fatto alcun post, comunicato stampa, video o selfie - afferma - quando il Ministero delle Finanze ha disposto la revoca totale del finanziamento per 8,4 milioni di euro per la realizzazione dell'area Pip di Aspra il 18 gennaio 2018?”. Per Amenta si tratta di un fatto gravissimo, nascosto dalla passata amministrazione che probabilmente non ha neppure fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale. “Un silenzio vergognoso, un'omissione grave - aggiunge Amenta - 8.400.000 di euro perduti per inerzia, senza che la cittadinanza fosse avvertita di qualcosa. Eppure si trattava di un'opera strategica per Aspra, che serviva a delocalizzare le industrie ittiche, risolvendo l'annoso problema ambientale. Così come l'area pip di Contrada Monaco. Due finanziamenti per quasi 14 milioni di euro perduti per incapacità di spenderli in 15 anni. E ora Bagheria rischia un secondo dissesto finanziario”.In proposito l’ex sindaco Patrizio Cinque chiarisce. “Il definanziamento nella sostanza arriva nel 2010 perché entro quella data dovevano partire i lavori. La revoca del 2018 è solo la presa d'atto da parte del Ministero del fatto che il Comune entro il 31 ottobre del 2010 non ha avviato i lavori e successivamente non ha potuto fare altro per via dell'annullamento del prg. Sono tutti eventi precedenti alla mia amministrazione che invece è riuscita ad aggredire oltre 34 milioni di euro di finanziamenti. Il segretario del PD finge di non saper leggere gli atti perché se li sapesse leggere vedrebbe che è responsabilità del Prg e dei lavori non avviati nel 2010”.
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BAGHERIA. Approvato il regolamento dei criteri e le modalità per l’attuazione della cessione di cubatura e trasferimento di volumetrie in commissione urbanistica e immediatamente scatta la protesta del Partito democratico e delle opposizioni in Consiglio comunale. “In un momento in cui la città di Milano decide di piantare 3 milioni di alberi, l'Irlanda 44 milioni per contrastare i cambiamenti climatici, si promuove il consumo zero di suolo perché l'impermeabilizzazione del terreno genera alluvioni in ambito urbano, lo Stato favorisce le ristrutturazioni concedendo contributi fino all’85 per cento a fondo perduto per l'efficientamento energetico e sismico delle abitazioni, il sindaco Filippo Tripoli vola in Cina per promuovere il limone bagherese, il consiglio comunale che fa? Approva una norma per favorire la cementificazione delle campagne residue bagheresi, invece di puntare sulla riqualificazione e riorganizzazione del centro storico e delle migliaia di immobili abusivi presenti”. Ad affermarlo il segretario del Partito democratico Orazio Amenta il quale aggiunge È questa la strada per lo sviluppo a Bagheria?” I consiglieri comunali, componenti della Terza Commissione consiliare che si occupa di “Lavori Pubblici, Piano Regolatore e altri strumenti di pianificazione urbanistica” dopo avere studiato la deliberazione con cui è stato approvato il regolamento dei criteri e le modalità per l’attuazione della cessione di cubatura e il trasferimento di volumetrie ed il regolamento in essa contenuto che prevede i criteri per l’attuazione della cessione e trasferimento della cubatura prevista dall’art. 22 della legge regionale n. 16/2016 hanno approvato all’unanimità dei presenti il Regolamento. “Dopo che sono stati proposti 3 emendamenti, che a nostro avviso, potranno dare un importante fonte di sviluppo al territorio e riattivare un volano economico che negli ultimi anni aveva subito un repentino stop – dicono i consiglieri comunali Gino Di Stefano, Paolo Amoroso, Pietro Sparacino, Arturo Chiello, Ignazio Scardina e Giuseppe Tripoli – continuiamo a pensare che con questo regolamento si potranno risolvere tanti problemi urbanistici che fino ad ora non hanno potuto trovare soluzione. I cittadini Bagheresi potranno usufruire di questo importante strumento che creerà anche una nuova attrazione per la cura del nostro patrimonio agricolo ed anche un ritorno ad un nuovo utilizzo delle aree rimaste per troppo tempo degradate. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra tutti i Gruppi Consiliari, prescindendo dagli schieramenti di appartenenza”. Al momento della votazione sono risultati assenti i consiglieri comunali della stessa Terza commissione Fabrizio Parisi, Giusi Provino e Nino La Corte, che non erano presenti per vari impegni. In base al nuovo regolamento il credito di cubatura utilizzabile, ovvero la cubatura ceduta non potrà essere superiore al triplo di quello consentito per il lotto di ricaduta per lotti fino a 5.000 metri quadrati in verde agricolo come pure il credito di cubatura utilizzabile, la cubatura ceduta, non potrà essere superiore al doppio di quello consentito per il lotto di ricaduta per lotti oltre a 5.000 metri quadrati verde agricolo. “Come negli anni Settanta il rilancio passa dal mattone – dichiara l’architetto paesaggista Tiziana Calvo – anziché adottare politiche innovative, guidare il cittadino verso la consapevolezza della propria responsabilità nei confronti del territorio lo spingiamo verso l’ennesima speculazione. Teste vecchie, nessun futuro per i nostri figli”.
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