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Aggiornamento: 22 nov 2019


BAGHERIA - Finanziati i lavori per riqualificare e riaprire il Teatro “Branciforti”. Ne dà notizia l’ex sindaco Patrizio Cinque il quale manifesta tutta la sua soddisfazione per avere ottenuto il finanziamento. “Dopo il finanziamento del Teatro Butera – dichiara Cinque – facciamo il bis con le strutture teatrali da riconsegnare alla comunità e alle associazioni. Con questa nostra azione amministrativa di programmazione, fra le ultime, riteniamo di avere reso onore, oltre che al nostro incarico, anche alla memoria del compianto Sebastiano Tusa, assessore ai Beni culturali e dell’Identità siciliana che all’indomani dell’avviso pubblico dichiarò che la Sicilia, tra i tanti tesori di cui dispone, possiede una straordinaria varietà di teatri di varie dimensioni ed epoche che, oltre a costituire presidi di carattere culturale indispensabili nelle comunità locali, rappresentano un patrimonio storico e architettonico di grande pregio. Ed il teatro Branciforti è senz’altro uno di questi”. A redigere il progetto di riqualificazione, l’architetto comunale Lidia Cuffaro, coadiuvato dall’architetto Nino Zarcone, Rup del progetto il geometra Rino Lisuzzo, responsabile apicale della direzione cui fa capo l’assessorato alla Programmazione al tempo guidato da Alessandro Tomasello. “Siamo orgogliosi di questo obiettivo raggiunto – esultano i consiglieri comunale del M5s Giusy Chiello e Vincenzo Bellante – abbiamo voluto fortemente che questo progetto avesse priorità e siamo riusciti nell'intento. Ci auguriamo che a questo primo passo di riqualificazione strutturale segua la cura di questo bene culturale, che potrebbe tornare ad essere fruibile per i bagheresi e non solo. Durante la passata consiliatura in IV commissione abbiamo anche approvato il regolamento per la gestione di questo teatro, che speriamo possa al più presto accogliere artisti e spettatori”. Ubicato nella stradina di via primo e secondo teatro, il teatro “Branciforti” è parte integrante della prestigiosa sede istituzionale di palazzo Butera. Fu voluto da Giuseppe Branciforti, principe di Pietraperzia e Leonforte, che negli ultimi anni del 1600 ne fece luogo di piaceri mondani e manifestazioni teatrali e religiose, mettendo in scene, ad opera di note maestranze, opere di genere sacro e profano. Divenuto teatro comunale fu oggetto di ristrutturazione circa 20 anni fa, e affidato ad associazioni teatrali che se ne sono prese cura garantendo la manutenzione ordinaria. Strutturato su due elevazioni: al primo piano una sala magazzini e servizi igienici, al secondo la sala spettacoli di circa 160 metri che ospita 80 posti a sedere ed un palco di 50 metri. Oggetto negli ultimi anni di diversi atti di vandalismo, il progetto del teatro prevede l’adeguamento dell’edificio a tutte le normative vigenti in materia di agibilità per pubblici spettacoli, di sicurezza e accessibilità. Dovrà essere adeguato tutto l’impianto elettrico, revisionate le uscite di sicurezza, reinstallata la passerella su via Teatro che garantiva l’accesso ai disabili e che è stata rubata, prevista inoltre l’intera fornitura di tutte le poltrone, sipario e tendaggi in materiale ignifugo. Prevista, inoltre l’intera fornitura di tutte le poltrone, sipario e tendaggi in materiale ignifugo più tutto quanto concerne la riqualificazione dell’edificio e l’efficientamento energetico. In questo modo il teatro Branciforti potrà riqualificarsi, rinnovarsi e modernizzarsi, e offrirà ai cittadini bagheresi rassegne di spessore in un ambiente confortevole.



In precedenza la revoca del finanziamento da parte del Ministero per lo Sviluppo economico per la realizzazione degli insediamenti produttivi di contrada Monaco, la zona che sorge a monte della strada statale 113 per un ammontare di 4.700.000 euro, adesso anche quella per la realizzazione dell’area Pip di Aspra per 8.400.000 euro. In pratica vanno in fumo un totale di oltre 13 milioni di euro che potrebbero avere ripercussioni pesanti sul bilancio di previsione che dovrà essere predisposto dall’amministrazione comunale. La pubblica denuncia arriva da parte del segretario politico del Partito democratico, Orazio Amenta. “Ma come mai l'ex primo cittadino non ha fatto alcun post, comunicato stampa, video o selfie - afferma - quando il Ministero delle Finanze ha disposto la revoca totale del finanziamento per 8,4 milioni di euro per la realizzazione dell'area Pip di Aspra il 18 gennaio 2018?”. Per Amenta si tratta di un fatto gravissimo, nascosto dalla passata amministrazione che probabilmente non ha neppure fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale. “Un silenzio vergognoso, un'omissione grave - aggiunge Amenta - 8.400.000 di euro perduti per inerzia, senza che la cittadinanza fosse avvertita di qualcosa. Eppure si trattava di un'opera strategica per Aspra, che serviva a delocalizzare le industrie ittiche, risolvendo l'annoso problema ambientale. Così come l'area pip di Contrada Monaco. Due finanziamenti per quasi 14 milioni di euro perduti per incapacità di spenderli in 15 anni. E ora Bagheria rischia un secondo dissesto finanziario”.In proposito l’ex sindaco Patrizio Cinque chiarisce. “Il definanziamento nella sostanza arriva nel 2010 perché entro quella data dovevano partire i lavori. La revoca del 2018 è solo la presa d'atto da parte del Ministero del fatto che il Comune entro il 31 ottobre del 2010 non ha avviato i lavori e successivamente non ha potuto fare altro per via dell'annullamento del prg. Sono tutti eventi precedenti alla mia amministrazione che invece è riuscita ad aggredire oltre 34 milioni di euro di finanziamenti. Il segretario del PD finge di non saper leggere gli atti perché se li sapesse leggere vedrebbe che è responsabilità del Prg e dei lavori non avviati nel 2010”.


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