top of page

Aggiornamento: 3 dic 2019


Un calendario ricco di eventi, oltre 40 appuntamenti, renderanno il Natale Bagherese più festoso ed allegro. E' stato presentato stamani, in conferenza stampa, dal sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, dall'assessore allo Spettacolo Maurizio Lo Galbo e dalla direttrice artistica Rossella Scannavino.

Potendo contare sui patrocini onerosi dell'Assemblea Regionale Sicilia e dell'assessorato regionale alle Attività produttive per quanto attinente alla promozione dello sfincione bianco bagherese nell'ambito delle iniziative legato allo sfincione fest, il calendario racchiude diverse chicche; tra musica, folklore, appuntamenti eno-gastronomici, ci sono eventi da sottolineare quali la riapertura dello storico giardino all'italiana del '7oo di villa San Cataldo, iniziativa che si arricchirà della performance artistica dell'attore Salvo Piparo.

Spazio anche alla solidarietà nel programma; sbarca a Bagheria la compagnia teatrale dei diversamente abili con la presenza del noto comico Gianni Nanfa, e “Cinema per tutti” è il titolo dell'iniziativa dedicata alle famiglie che non possono permettersi di andare al cinema .

«Animeremo tutto il centro storico» - ha detto il sindaco Tripoli - «un momento importante riguarda l'inaugurazione di villa San Cataldo sulla quale ci si si sta spendendo molto anche grazie ai giovani tirocinanti del Centro Studi Aurora e agli operatori dell'ESA coordinati dall'assessore Massimo Cirano che ringraziamo». La direttrice artistica Rossella Scannavino è entrata nel merito del programma sottolineando le varie realtà scese in campo, le attività delle associazioni e presentando ogni singolo evento. Luminarie, filodiffusione e degustazione dello sfincione saranno l'elemento sempre presente in questo calendario che è per tutti i gusti, dai bambini, agli amanti della musica, del teatro senza dimenticare lo spazio acquisti con l'immancabile mercatino di Natale che ha già preso il via e che durerà sino al 29 dicembre in piazza Messina Butifar. E dopo lo sfincione fest sarà anche la volta del buccellatto fest, altro prodotto tipico della tradizione siciliana.

«Dobbiamo ringraziare tutte le associazioni presenti, i cittadini che collaborano, alcuni consiglieri comunali, e tutti i cittadini che parteciperanno» – ha detto l'assessore Maurizio Lo Galbo che ha sottolineato i momenti salienti del programma che tra tradizione, spettacolo e gusto, quest'anno prevede anche un Babbo Natale acrobatico che scenderà dall’alto per allietare i più piccoli, e la manifestazione per il centenario della fondazione del Bagheria calcio. «Nel periodo natalizio – conclude - Lo Galbo -«in prossimità delle zone dove sono previste le iniziative natalizie, non saranno attive le strisce blu».



Bagheria - Maurizio Lo Galbo, assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Bagheria, ha lanciato un concorso per eleggere il presepe più bello, l’invito a partecipare al contest è rivolto a tutte le scuole del territorio bagherese. L’obiettivo è quello di mettere in risalto lo spirito di collaborazione e il senso di comunità che una festività come il Natale riesce a suscitare anche tra i non credenti. «Auspico la partecipazione da parte di tutte le scuole a rendere più bello e legato alle tradizioni il nostro Natale - ha dichiarato l’assessore Lo Galbo - Il Natale è forse la festa religiosa più importante del nostro Paese insieme alla Pasqua e ci stringiamo attorno a simboli che non sono solo i nostri simboli religiosi ma che ravvivano il senso di comunità». Ognuna delle scuole partecipanti realizzerà un presepe all’interno del proprio plesso scolastico impiegando la tecnica artistica ritenuta più consona, senza alcun tipo di limitazione imposta dal concorso. Al termine della competizione tutte le opere realizzate verranno visionate e valutate da una commissione giudicatrice costituita dai Presidenti di circolo dei plessi che saranno indicati dalle scuole, per poi eleggere il presepe ritenuto più simbolico e originale nella sua forma e nelle sue scelte artistiche. Il presepe, oltre che una rappresentazione della nascita di Cristo che ha origine da tradizioni medievali, è divenuto via via nei secoli un vero e proprio prodotto culturale, e come tale si è diffuso nei diversi paesi cattolici con significative varianti. Anche se l’idea di base, quella cioè di ricreare la fatidica scena della nascita del bambino Gesù, resta invariata, lo stesso non si può dire per i materiali usati e gli stili di costruzione dei diversi presepi. Così la ricostruzione varia anche per l’ambientazione, urbana o di campagna, spesso ispirata al paesaggio locale, proprio come avviene per le varie regioni italiane che inseriscono le scene all’interno di contesti che ripropongono le peculiarità delle varie aree geografiche che abitano. Da nord a sud il presepe è una tradizione molto diffusa e sentita, tuttavia è innegabile che sia proprio al sud Italia che affondi le sue radici in maniera ben più radicata, basti pensare alla serie di eventi collaterali che si ripetono ogni anno in prossimità delle festività natalizie. Così assistiamo a rappresentazioni di presepi viventi, mostre ed esposizioni di presepi artistici per le vie, i quartieri ed i monumenti più importanti delle città. Il presepe in Sicilia ha una lunga storia legata alla ricca tradizione dell’arte e dell’artigianato locali del XV secolo. A Palermo l’arte presepiale si diffonde tra il ‘600 e il ‘700, in quest’arte si distinguono i cosiddetti Bambinai che operavano nella zona della chiesa di San Domenico. Loro caposcuola fu Giulio Gaetano Zumbo del quale si può ammirare un presepe al Victoria and Albert Museum di Londra. Tra le rappresentazioni più note di Palermo ricordiamo il Presepe Artistico di pane nella chiesa dei Fornai nel quartiere Albergheria, il Presepe tradizionale in Cattedrale, allestito con preziose statuine d’epoca, quello in vetro dell’artista Pippo Madè in mostra alla Cappella Palatina, e l’esposizione di più di 200 presepi dal mondo realizzata all’Istituto San Giuseppe. Ci auspichiamo quindi che questa competizione possa rappresentare per Bagheria l’inizio di una nuova tradizione da rafforzare, perché no, anno dopo anno, grazie alla collaborazione tra gli studenti e le istituzioni scolastiche. Non ci resta che aspettare quindi per vedere i frutti di questa nuova iniziativa.


bottom of page