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Bagheria - «Mentre continuano i problemi alla discarica di Bellolampo anche la discarica di Alcamo è chiusa ed i mezzi per la raccolta dei rifiuti indifferenziati non hanno potuto conferire il rifiuti indifferenziato» – a raccontarlo ai cittadini il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli che aggiunge: «Non riusciamo ad avere risposte esaustive dalla Regione circa la riapertura dell’impianto, insieme agli altri Sindaci del comprensorio stiamo ragionando per avviare azioni per scongiurare emergenze.»

Il sindaco informa i suoi cittadini per far sapere ai Bagheresi che è probabile che in questi giorni possano verificarsi dei disagi nella raccolta e conferimento del rifiuto non ulteriormente differenziato.

«È utile ribadire ai bagheresi che oggi, come da calendario non si conferisce indifferenziato ma vetro e lattine – dice il primo cittadino – vi invitiamo tutti a differenziare scrupolosamente, a seguire gli orari ed i giorni di conferimento. La collaborazione dei cittadini è indispensabile».

Continuerà in modo martellante il controllo del territorio ed anche la sensibilizzazione a differenziare ad opera della polizia municipale e di AMB, l'azienda multiservizi che si occupa della gestione dei rifiuti.


 
 
 

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I due bagni pubblici della città, abbandonati all’incuria e chiusi da anni. Sia i servizi igienici di piazza Vittime della mafia, sia quelli di piazzetta IV novembre che sorge a ridosso del centralissimo corso Umberto, non sono fruibili, ne dai cittadini, ne tantomeno dai turisti che vengono in città a visitare le ville settecentesche. Le lamentele arrivano soprattutto da parte degli anziani che frequentano il plesso di piazza Vittime della mafia dove si intrattengono a discutere e a giocare a carte. “In un paese civile i gabinetti pubblici sono perfettamente funzionanti – afferma Agostino Lo Piparo – mentre da noi nessuno pensa ad effettuare le pulizie”: I servizi igienici di piazza Vittime della mafia, fino a quando era in funzione nella stessa piazza la stazione di servizio, venivano puliti dagli stessi gestori, mentre adesso versano in uno stato di estremo degrado e sono chiusi.

Anche la struttura di piazzetta IV novembre dove a pochi metri è in funzione un centro di informazioni turistiche è abbandonata e gli spazi attigui sono ricettacolo di rifiuti di ogni genere con bottiglie, cartacce e sacchetti di spazzatura abbandonati. Sovente qualcuno, anche in pieno giorno urina sui muri creando gravi problemi alla salute pubblica. In passato la struttura di piazzetta IV novembre divenne l’abitazione di fortuna di un ex tossicodipendente che dormiva al suo interno. Addirittura l’estate dello scorso anno, si era trasferito all’esterno dove ha dormito per settimane sotto un albero di leccio.

Paradossalmente grazie a lui che stazionava tutto il giorno nei pressi dei gabinetti pubblici, le persone non venivano più a fare i loro bisogni in pieno giorno, ma adesso la situazione è divenuta insostenibile ed occorre pulire e disinfettare al più presto l’area. Investito del problema l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Cirano fa presente che il problema e sotto la lente d’ingrandimento da parte dell’amministrazione comunale. “In tutti questi anni i due luoghi sono rimasti preda dei vandali – afferma l’assessore Cirano – che hanno distrutto tutto impedendo agli anziani di usufruire dei servizi igienici. Non appena verrà tolta la staccionata che delimita la zona dove c’era il distributore di benzina puliremo tutta la zona e rimetteremo in funzione anche i bagni pubblici. Successivamente saranno rimessi in funzione anche i bagni pubblici di piazzetta IV novembre”. (Nella foto Pig, i bagni di piazza Vittime della mafia)


 
 
 

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Alcuni immobili confiscati alla criminalità organizzata saranno utilizzati come Centro comunale di raccolta di rifiuti provvisorio. A tal proposito l’amministrazione comunale ha varato una delibera di Giunta con la quale ha approvato una manifestazione d'interesse per l'assegnazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, ubicati in contrada Lanzirotti, per l'utilizzo a fini sociali e istituzionali e di interesse pubblico. La richiesta di assegnazione dei beni è stata inviata all’Agenzia nazionale per i beni confiscati che ha nella disponibilità gli immobile sul territorio comunale di Bagheria raggiungibili con una strada comunale d’accesso in zona “Incorvino – Amalfitano”, sia per l’alto valore simbolico che rappresentano, sia per rafforzare e fare crescere la cultura della legalità. “Il bene adesso dovrà essere assegnato dall’Agenzia nazionale previa presentazione di apposito progetto – dichiara il presidente dell’Amb, Vito Matranga – e nelle more dell’assegnazione si potrà utilizzare come area ecologica”. L’istituzione di un Centro Comunale di Raccolta provvisorio, comporta una notevole riduzione della frazione di rifiuti da conferire in discarica, nonché la necessità di depositare provvisoriamente le frazioni debitamente differenziate dai cittadini, prima del trasporto agli impianti di destinazione. In caso di accoglimento della richiesta, la manifestazione di interesse sarà successivamente sottoposta al Consiglio comunale. Tale Centro si aggiunge a quello che sarà realizzato nello spazio adiacente l’ex mattatoio comunale che sorge nelle vicinanze di villa Cattolica e per il quale ci sono state delle proteste da parte di Legambiente e dell’imprenditore Pietro Galioto che aveva realizzato l’attività recettiva “Baglio delle Rondini”, i quali lamentavano che i CCR non dovrebbero essere ubicati nel centro urbano, ma in aree dedicate dal Piano Regolatore Generale, in modo da non compromettere la vivibilità delle aree abitate circostanti. La sezione cittadina di Legambiente “Bagheria e dintorni” aveva proposto di realizzare un Centro nello spazio dell’autoporto, dove attualmente si tiene il mercatino settimanale in maniera tale da alleggerire il servizio di raccolta porta a porta. “Il Centro raccoglierebbe, il secco, ovvero la plastica, carta, cartone, vetro e alluminio – dichiara il responsabile Luigi Tanghetti – che potrebbe essere conferito dai cittadini opportunamente differenziato, pesato, compresso, tracciato, raccolto in loco, da quattro operatori che controllerebbero ognuno il suo specifico per poi inserirlo in un apposto container e contenitori per l'acqua, dotati di idranti per la pulizia”. (Nella foto Pig, l’area dell’ex Mattatoio)


 
 
 
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