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Video fornito dall'Ufficio stampa del Comune di Bagheria

Aspra - Sira e Scheggia,  i due esemplari di tartarughe, caretta caretta, sono state rimesse in libertà, oggi, per tornare nel loro habitat naturale lungo il litorale  della frazione marinara ad Aspra. Numerose le scolaresche intervenute cui è stata fatta una lezione sull’educazione ambientale e sulle tartarughe da parte dalla responsabile dell’URP dell’Istituto zooprofilattico Sprimentale Liliana Castelli che ha donato ai piccoli studenti sacche di plastica riutilizzabili.   

Le tartarughe, trovate in difficoltà respiratorie per avere ingerito materiale inquinante, rispettivamente dalla capitaneria di porto di Porticello l’esemplare più grosso di circa 60 Kg e, dalla guardia costiera di Milazzo, la piccola SCHEGGIA (detta bambolina), sono state curate presso il centro di referenza nazionale benessere, monitoraggio e diagnostica delle malattie delle tartarughe marine dell’istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia.

L’iniziativa, volta a sensibilizzare la popolazione locale al delicato tema dell’inquinamento, è stata organizzata dall’ IZS Sicilia, in collaborazione con il Rotary Club di Bagheria ed il patrocinio del Comune di Bagheria.

Per il Comune erano presenti il Sindaco della Città delle Ville Filippo Maria Tripoli,  l’assessore alle politiche ambientali Daniele Vella,  l’assessore alla Pubblica Istruzione Maurizio Lo Galbo e l’assessore ai Servizi a rete  Angelo Barone.   Per l’IZS Sicilia era presente il Commissario Straordinario Salvatore Seminara, ed il Responsabile del Centro di Referenza Nazionale sul benessere, monitoraggio e la diagnostica delle malattie delle tartarughe marine (CRETAM),  Salvatore Dara. Presente inoltre anche l’onorevole Salvo Siragusa “Siamo contenti di aver ospitato qui questi esemplari di caretta caretta  per riportarli  nel loro habitat naturale e ringraziamo IZS che sceglie Aspra- dice il sindaco di Bagheria, Tripoli – “questa iniziativa è particolarmente simbolica per mettere al centro dell’attenzione la cura dell’ambiente  e la sostenibilità”.



Sira e Scheggia,  due bellissimi esemplari di tartarughe, caretta caretta, saranno rimesse in libertà e potranno tornare nel loro habitat naturale, lunedì 18 novembre alle ore 12:00,  lungo il litorale di Aspra, frazione marinara di Bagheria.

Le tartarughe, trovate in difficoltà respiratorie per avere ingerito materiale inquinante, rispettivamente dalla capitaneria di porto di Porticello la prima, esemplare più grosso di circa 60 Kg e, dalla guardia costiera di Milazzo, la piccola SCHEGGIA (detta bambolina), sono state curate presso il centro di referenza nazionale benessere, monitoraggio e diagnostica delle malattie delle tartarughe marine dell’istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia.

L’iniziativa, volta a sensibilizzare la popolazione locale al delicato tema dell’inquinamento, è stata organizzata dall’ IZS Sicilia, in collaborazione con il Rotary Club di Bagheria.

Tra i sostenitori dell’iniziativa, il comune di Bagheria, che ha offerto il proprio patrocinio e per il quale saranno presente l’assessore alle politiche ambientali Daniele Vella e l’assessore alla Pubblica Istruzione Maurizio Lo Galbo.  Parteciperanno all’evento per l’IZS Sicilia il Commissario Straordinario Salvatore Seminara, il direttore sanitario Stefano Vullo ed il Responsabile del Centro di Referenza Nazionale sul benessere, monitoraggio e la diagnostica delle malattie delle tartarughe marine (CRETAM), 

Sono state invitate a partecipare all’evento le scolaresche che, prima del rilascio delle tartarughe, saranno sensibilizzate sul tema dell’inquinamento ambientale dalla responsabile dell’URP dell’IZS Liliana Castelli che donerà loro sacche di plastica riutilizzabili.   

L’associazione ambientalista operante sul territorio “NOGRA”, coadiuverà la Polizia Municipale nella logistica delle operazioni di liberazione delle tartarughe.






Aggiornamento: 8 nov 2019


A distanza di 14 mesi, ieri pomeriggio, gli autoveicoli hanno nuovamente percorso il ponte sul fiume Eleuterio, meglio conosciuto come il “Burrone Calabrese”, lungo la Strada provinciale n. 74 che collega Ficarazzi con la frazione marinara di Aspra. Ad annunciarlo la parlamentare del Movimento 5 stelle, Caterina Licatini, che fin dal primo momento si è attivata perché il ponte fosse riaperto dopo la chiusura disposta per motivi di sicurezza. “Ho seguito la vicenda del ponte con grande interesse – dichiara l’onorevole Caterina Licatini – e continuerò a farlo fino alla realizzazione di un progetto di manutenzione straordinaria che risale a qualche anno fa, finanziato per un milione e mezzo di euro”. La città Metropolitana di Palermo dopo avere posizionato la segnaletica e collocato il semaforo per determinare il senso unico alternato ha emanato ieri l’ordinanza di riapertura alla circolazione veicolare dopo che i tecnici hanno eseguito gli interventi di ripristino delle strutture e di messa in sicurezza del Ponte. Per tali lavori la città metropolitana ha stanziato un finanziamento di 2.680.000 euro. Soddisfazione è stata espressa dai commercianti che hanno subito un grande danno economico a causa della chiusura del ponte e che durante il periodo di chiusura si sono battuti con tutte le forze, organizzando anche un sit - in davanti alla Prefettura per chiedere un intervento risolutivo. “Poco fa (ieri per chi legge ndr) abbiamo attraversato il ponte con il responsabile dei lavori e il ponte da adesso è nuovamente aperto – dichiara il portavoce dei commercianti Gerardo Lorenzini – finalmente dopo tanto tempo si va tornando alla normalità.

Il ponte per noi rappresenta un’opera molto importante per la viabilità dell'intera frazione marinara. Adesso noi commercianti possiamo tirare un respiro di sollievo ed anche i cittadini di Aspra che per andare a Palermo non dovranno più percorrere oltre 20 chilometri a costo di enormi disagi. Sento si dire un grazie a tutte le persone che si sono realmente interessate alla vicenda a cominciare dall’onorevole Caterina Licatini e dal sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli”. Anche il leader di “Ficarazzi in Movimento”, Antonio Martorana che aveva raccolto le firme per la chiusura del ponte esprime compiacimento dell’epilogo della vicenda. “Soddisfazione per qualcosa che aspettavamo arrivasse – dichiara – la ripresa dell'infrastruttura l’abbiamo cercata dal momento in cui ci siamo resi conto della situazione. Adesso controlleremo, perché una puntellatura non può essere il passaggio finale in cui lasciare il ponte. Rimarremmo sempre con incompiute ed al punto di partenza. Ma ovviamente il ringraziamento deve andare a chi si è attivato per rendere prioritario l'intervento sulle città metropolitane quindi sia forze cittadine che politiche”. (Nella foto Pig, la riapertura del ponte)




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