ALTAVILLA MILICIA - La “Casa dei giovani”, la comunità terapeutica per il recupero degli ex tossicodipendenti, fondata e diretta da don Salvatore Lo Bue, sponsorizza la squadra maschile di volley di Altavilla che prenderà parte al campionato di serie C. La presentazione della squadra con le magliette dei giocatori e la scritta: “La Casa dei giovani per lo sport e per il sociale”, si è svolta nei giorni scorsi in occasione della partita della vita e dello sport. Alla presentazione della squadra erano presenti, il sindaco Pino Virga, l’assessore allo sport Nancy Abbinanti, il presidente della Fipav regionale Giorgio Castronovo e don Salvatore Lo Bue. I ragazzi residenti nella comunità di contrada Incorvino a Bagheria hanno affrontato in una gara amichevole i ragazzi del volley Altavilla “Palma Volley”. “Abbiamo un gruppo di ragazzi “Under 22” davvero forti – dichiara il coach Biagio Sciortino – con l’aiuto e il sostegno della cittadinanza altavillese ed anche dei paesi vicini contiamo di disputare un campionato di vertice”. Nell’occasione il sindaco e don Salvatore Lo Bue hanno rilanciato l’importanza dello stare assieme e nel condividere le sane regole dello sport che servono a vivere in modo armonico e costruttivo. La squadra sarà allenata ancora da Biagio Sciortino e dai tecnici Giovanni e Loredana. “La squadra formata nella comunità è importante – spiega don Salvatore Lo Bue – perché il gioco è simbolo del mondo, elimina i conflitti e le rivalità, crea relazioni e aiuta a crescere. Per noi e i ragazzi questo è molto importante. Ringrazio il sindaco Pino Virga che ha creduto fortemente in questa iniziativa che contribuisce a riportare i nostri ragazzi alla normalità”. A latere dell’accordo si è stabilito che la “Casa dei giovani” possa utilizzare il palazzetto dello sport, oltre che per disputare le partite, anche per lo svolgimento di attività sociali. “Puntiamo attraverso l’organizzazione di grandi eventi – dice Giorgio Castronovo – a coinvolgere la cittadinanza e nel contempo valorizzare qualcuno dei ragazzi per puntare il più in alto possibile”. Il sindaco si è impegnato ad essere presente a tutti gli eventi che la comunità organizzerà a partire dall’Open Day del prossimo 16 novembre con l’orto della bontà che si svolgerà presso la sede residenziale di Bagheria. “Molte persone mi hanno ringraziato e non nascondo che sono molto imbarazzato – dichiara il sindaco Pino Virga – per la pubblica amministrazione però occuparsi della promozione umana è un obbligo morale. Sono convinto che lo sport è stare insieme e crescere nel rapporto con la Casa dei giovani significa essere insieme agli altri ed essere migliori”. La professoressa Loredana Francofonte, aa nome della società “Palma volley” ringrazia l’amministrazione comunale per la disponibilità e garantisce che continuerà ad essere presente sul territorio di Altavilla per offrire momenti di crescita per i giovani del territorio. (Nella foto Pig, don Lo Bue con la squadra durante la presentazione)
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Fedeli segnalati dai Parroci delle rispettive Parrocchie assisteranno gratuitamente alle partite casalinghe del Palermo allo stadio “Renzo Barbera” nel corso della stagione agonistica 2019/2020. Lo prevede un progetto illustrato stamani, dal presidente del Palermo calcio, Dario Mirri nel salone “Card. Luigi Lavitrano” della Curia Arcivescovile nel corso di un incontro promosso dal delegato, mons. Raffaele Mangano e dal direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, il diacono Pino Grasso. All’incontro hanno partecipato il vicario generale, mons. Giuseppe Oliveri, il direttore dell’Ufficio Insegnanti di Religione Cattolica, don Ninni Zito, il presidente della sezione di Palermo del Centro sportivo italiano, Maurizio Polizzi e numerosi parroci che seguono da anni le vicende della maggiore squadra cittadina.
“Il Palermo calcio non è solo un progetto sportivo ed imprenditoriale ma è soprattutto un progetto sociale ed etico per la nostra città – ha dichiarato il presidente Mirri – difatti nessuno può impedire ai nostri ragazzi di sognare e di appartenere alla propria terra. Ecco perchè il Palermo si basa su fondamenta quali trasparenza, orgoglio, autostima e autodeterminazione. Le parrocchie sono un esempio concreto e quotidiano di come si sviluppa una comunità in maniera spontanea, accanto a un sentimento condiviso e sulla base di valori positivi. In questo senso, con le dovute differenze, vogliamo fare in modo che la “fede” calcistica per la nostra squadra cresca secondo gli stessi ideali di fratellanza e condivisione”.
A fare da “train-d’union” tra la Curia e il Palermo calcio, mons. Raffaele Mangano il quale ha raccontato la sua passione per la squadra rosanero che risale agli anni Settanta. “Tifo da quando ero poco più di un ragazzo per i colori rosanero – ha dichiarato – in tanti anni ho vissuto i momenti belli e meno belli della storia della società di viale del Fante. Debbo riconoscere che quando il Palermo è stato promosso in serie A, dopo 32 anni ho pianto di gioia. Qualche domenica fa quando sono venuto allo stadio con l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, è stato bello vedere 20.000 persone sugli spalti ad assistere ad una gara di serie D. Sono certo che insieme al Palermo calcio, attraverso lo sport possiamo fare una proposta diversa della Fede per creare il senso dell’appartenenza e veicolare i valori dello sport, dell’amicizia e dello stare insieme”.
Don Ninni Zito si è dichiarato il più anziano dei presbiteri tifosi e vanta anche una carriera arbitrale quando era giovane. “La prima volta che mi sono recato allo stadio è stato nel 1964 quando ha esordito con la maglia del Palermo Tanino Troia. Sono abbonato da tanti anni e continuerò a seguire le vicende della squadra rosanero. Anche grazie a questo progetto desidero coinvolgere le scuole tramite i nostri insegnanti di Religione”.
Mons. Oliveri pur non essendo un tifoso sfegatato plaude all’iniziativa. “Rimango ammirato e contagiato da tanto entusiasmo – ha detto – e ritengo questa idea di collaborazione tra la Curia e il Palermo calcio importante per il coinvolgimento del territorio in ordine allo sport e come veicolo di legalità e correttezza interpersonale al fine di stimolare chi può migliorare le strutture della città”.
L’accordo prevede che ad ogni partita casalinga della squadra rosanero, 25 fedeli ciascuno di due Parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo, segnalati preventivamente dai parroci, possano essere ospiti del Palermo calcio. I parroci una settimana prima della gara casalinga del Palermo, dovranno inviare all’Ufficio stampa dell’Arcidiocesi, una lista di 25 persone che avranno accesso dello stadio “Renzo Barbera”.
Alla prossima partita che il Palermo disputerà in casa contro il Corigliano, il prossimo 3 novembre 2019, saranno presenti i fedeli delle Parrocchie di Sant’Antonino a Termini Imerese, guidata da don Valerio De Gaetani e della parrocchia Sant’Antonino all’Arenella, guidata da don Francesco Di Pasquale.
Dopo il successo alla Mezza maratona dove ha conquistato il suo sesto titolo assoluto della carriera, il terzo su questa distanza, il “Palermo International Half Marathon”, valido quest’anno per il titolo italiano di Mezza Maratona, la campionessa Anna Incerti ha incontrato il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli e l’assessore allo Sport Angelo Barone che si sono congratulati con lei rilasciandole una pergamena celebrativa per il successo conseguito.
Anna Incerti, 39enne bagherese delle Fiamme Azzurre, protagonista di un oro europeo di maratona nel 2010, con il tempo di 1h14:09, e che ha celebrato il terzo titolo nei 21,097 chilometri, che si aggiunge a quelli del 2007 e 2008, è stata accompagnata dal suo allenatore di sempre il professore Tommaso Ticali.
Con l’atleta e il professor Ticali sindaco e assessore hanno discusso dello sport bagherese e delle strutture presenti in città, della voglia che hanno i giovani bagheresi di emergere e delle necessità per poterlo fare. Il sindaco e l’assessore hanno garantito il loro continuo interessamento anche su questi argomenti ed hanno ringraziato la campionessa ed il suo allenatore per tutto il loro impegno sportivo che ha una importante ricaduta sulla positiva visibilità della Città nel mondo.
Nella stessa giornata, di lì a poco, il sindaco Tripoli accompagnato dall’assessore Maurizio Lo Galbo e dalla collega Brigida Alaimo hanno incontrato Ciro Davide Rizzo, che dopo la vittoria a Pistoia, ha conquistato il titolo di campione del Mondo di biliardo a 5 birilli.
Tesserato presso il CSB di Ariano Irpino, con a capo il presidente Rosario Cavalletti, vincitore di numerose gare regionali e nazionali.
Il sindaco Tripoli dopo essersi congratulato con il neo campione mondiale ha chiesto a Rizzo un parere sulla fattibilità di organizzare un campionato di biliardo a Bagheria o delle eventuali modalità per promuovere la città anche attraverso il biliardo. Il campione sottolineando quanto sia difficile organizzare campionati di tal fatta, ha richiesto all’amministrazione comunale una sorta di gagliardetto, lo stemma comunale da apporre sulla maglia che userà per le competizioni.
«Siete il nostro orgoglio, ci abituate a continui successi» - ha concluso il sindaco – «vi ringrazio per i vostri sforzi, la voglia di emergere che vi anima, perché è di esempio per tanti giovani e di promozione per la città».
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