Ridotti del 45 per cento, i compensi ai componenti del Consiglio di amministrazione dell'Amb S.p.A., l’azienda multiservizi del Comune. I tre componenti del Consiglio di amministrazione, il presidente Giuseppe Di Martino e i due consiglieri Luca Lecardane e Roberto Mineo percepivano la somma annua complessiva di 132.000 euro. In particolare il presidente percepiva 5.000 euro al mese per un totale di 60.000 euro e i due consiglieri di amministrazione 3.000 euro al mese per un totale di 36.000 euro all'anno. Adesso dopo il taglio disposto da parte dell’amministrazione comunale al presidente competerà la somma di 26.528,83 euro all'anno e ai due componenti del CdA, la somma di 22.739 euro ciascuno per un totale di 72.006,83 euro all’anno. “Non occorre avere fretta – afferma il sindaco Filippo Tripoli, insieme ai componenti della Giunta, Daniele Vella, Brigida Alaimo, Emanuele Tornatore, Maurizio Lo Galbo e Angelo Barone – ma fare ciò che è giusto con i giusti tempi. E occorre farlo tutti insieme”. Si tratta di una sforbiciata necessaria, considerato che le casse comunali non versano affatto in condizioni floride. Come è noto, pendono infatti due giudizi uno con il Coinres, il consorzio che si occupava della raccolta dei rifiuti in città, prima del passaggio della gestione in house, con il quale c’è un debito di 22 milioni di euro e con Amia per un contenzioso che risalente agli anni '90, dove sono in ballo 12 milioni di euro. L’auspicio del sindaco è che si esca vincitori dai due giudizi, altrimenti si rischia di tornare al default. Intanto un coro si approvazione per la riduzione dei compensi agli amministratori dell’Amb si è levato da parte della città. “È chiaro che provoca particolare piacere a noi cittadini la notizia che un Ente tagli le spese – dichiara l’ex presidente del Consiglio circoscrizionale di Aspra Atanasio Matera – soprattutto quando queste spese sono da tutti considerate eccessive e le stesse dinamiche aziendali stabilite in barba a serie valutazioni di trasparenza e meritocrazia. Ma mi chiedo se non sarebbe stato più serio inserire questi tagli delle indennità agli amministratori dell'AMB nell'ambito di un eventuale e trasparente piano industriale della società , considerando dalle stesse ammissioni del sindaco che la società ha ancora diversi punti di opacità e mostra grosse difficoltà a gestire i compiti previsti dal contratto”. Andrea André Todaro chiede una revisione della graduatoria relativa alle assunzioni dei 21 operatori ecologici da parte di Amb. Più tecnica l’analisi del commercialista Nicolò Benfante. “Dal momento che, a conti fatti, l’Amb spenderebbe per i componenti del Consiglio di Amministrazione qualcosa come 166.799,68 euro lordi annui, per un imponibile di 151.636,07 euro ed 15.163,61 euro con scorporo dell’Iva al 10 per cento. Inoltre qualcuno ha accertato se il precedente sindaco ha svolto ed ottemperato il relativo “controllo analogo” sulla Amb, al fine di garantirne l’efficienza, l’economicità ed efficacia, nella produzione dei servizi assegnati alla società nell’ottica di garantire l’interesse pubblico generale”. C’è pure chi come Valerio Gruessner critica la decisione della Giunta municipale. “Mi pare una misura di pura propaganda. Se nel CdA si volesse mettere veramente gente competente e impiegata a tempo pieno, la cifra dovrebbe essere moltiplicata per tre. Con l’attuale importo, i tre consiglieri prenderanno circa 1.000 euro netti al mese. Cioè meno del portiere del municipio”.
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