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“Il Figlio di Maria e di Giuseppe, la prima famiglia di profughi dell'era cristiana, dice oggi alla comunità civile e cristiana di Lampedusa: “Sii porto di approdo; sii porto salvo”. “Perché attorno a Maria, con questo titolo, Porto Salvo, ti sei da sempre ritrovata e continui a ritrovarti". “Sii porto di salvati e porto di salvezza soprattutto per chi è destinatario della predilezione di Dio: i suoi figli affamati, assetati, nudi, perseguitati, forestieri, ammalati, carcerati. A noi cristiani, il Signore, rivestendoci della sua Luce, continua a dire: “Voi siete la luce del mondo, il sale della terra”. Rinnova la sua chiamata: “venite vi farò pescatori di uomini".

Lo ha detto l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nel corso dell’omelia pronunciata ieri mattina a Lampedusa, durante la concelebrazione Eucaristica, presieduta nella Parrocchia di San Gerlando per i festeggiamenti in onore della patrona dell’isola delle Pelagie.

Mons. Lorefice, per l’occasione, ha utilizzato il pastorale realizzato con il legno dei barconi, che ha usato Papa Francesco, nel suo primo viaggio l’8 luglio 2013. A sovrastare l’abside della chiesa parrocchiale, la Croce “Milagro” donata all’isola dallo stesso Pontefice, realizzata con i remi dei barconi dei migranti.

Nella sua riflessione l'Arcivescovo ha poi aggiunto: “Il Figlio di Dio che oggi dice a questa nostra santa assemblea, a questa nostra comunità cristiana che porta il nome di Gesù, Cristo: “Alzati! Rivestiti di luce” (Is 60,1). La luce di Cristo dilata il tuo cuore. Il nostro cuore. La luce di Dio, accolta, dilata il cuore. “L’abbondanza del mare si riversa su di te” (Is 60, 5), come ha annunziato il profeta Isaia. Il Figlio di Maria che dice a questa nostra umanità: “Non fuggire. Non chiuderti. Non voltare le spalle. Non alzare i muri. Chi viene dal mare è “la ricchezza delle genti” (Is 60, 5). È ricchezza perché – ha continuato – arrivano figli d’uomo e dunque figli di Dio. Figli amati da Dio. Destinati alla luce e alla vita da Dio. Le genti che arrivano dal mare sono portatori di ricchezza. Sul loro volto è la ricchezza del volto di persona, sono corpi umani, storie, sentimenti, portano attese, hanno sentimenti, desideri, ricercano felicità, libertà, pienezza di vita”.

Mons. Lorefice si è recato anche presso il cimitero, accompagnato dai parroci don Carmelo La Magra e don Fabio Maiorana insieme a Paola La Rosa del Forum Lampedusa Solidale, dove si è fermato in religioso silenzio davanti alle tombe delle persone morte nel Canale di Sicilia durante le traversate per sfuggire alle guerre, alla fame e alle torture subite nei centri di detenzione libici.

La visita a Lampedusa, da parte del nostro Arcivescovo, ci fa fare memoria dell'indimenticabile gesto profetico compiuto da Papa Francesco recatosi sull'Isola da pellegrino all'inizio del Suo ministero petrino.


Aggiornamento: 24 ago 2019


BAGHERIA - “E’ stata senz’altro un’esperienza esaltante che ti segna e ti fa riflettere suoi valori fondamentali della vita. In tanti anni di professione non mi era mai successa una cosa del genere”. A parlare è il medico bagherese, Rocco Billone, direttore dell’Uoc “Salute donna e bambino” territoriale dell’Asp di Palermo, con oltre 30 anni di carriera alle spalle che si è recato a Lampedusa ed insieme ad altri colleghi ha prestato soccorso agli 83 migrati rimastia bordo della nave della ong “Proactiva Open Arms” sbarcati dopo 19 giorni che si trovava al largo delle acque territoriali italiane, in attesa del nulla osta della Farnesina. “Quando mi hanno comunicato che sarei andato a Lampedusa– aggiunge il medico bagherese – non ci ho pensato nemmeno un attimo a preparare le mie cose e partire immediatamente. Il prestarsi per il prossimo, a prescindere dal ruolo del medico, la coscienza del mondo oltre al nostro benessere ci presenta un vasto numero di esseri umani a cui manca il soddisfacimento dei bisogni essenziali, sono tutti sentimenti che riflettere approfonditamente”. Il medico ha visitato le donne che sono sbarcate. “Lo stato di benessere fisico in cui ho trovato le donne era accettabile – racconta il ginecologo – ho riscontrato uno stress psico-emotivo comprensibile per soggetti che sono stati diversi giorni su una nave di piccole dimensioni”. Il Direttore generale dell’Asp Palermo Daniela Faraoni ed il direttore sanitario aziendale Maurizio Montalbano hanno seguito con grande attenzione questa vicenda tanto che hanno disposto la presenza di un ginecologo, appunto il direttore dell’Uoc “Salute donna e bambino”, il dottore Rocco Billone, un dermatologo, dottore Giuseppe Bordieri, una oncologa, la dottoressa Angela Callari e due medici di guardia medica, tutti coordinati dal responsabile, il dottore Francesco Cascio. Ha coadiuvato l'azione del responsabile medico del poliambulatorio di Lampedusa, ex presidente della regione Sicilia che è subentrato al dottore Pietro Bartolo, ora eurodeputato. “Ho effettuato insieme a tre straordinari colleghi come Rocco Billone, Angela Callari e Giuseppe Bordieri, lo sbarco degli ultimi migranti che erano rimasti sulla Open Arms - dichiara Francesco Cascio – sono stati cinque giorni molto difficili e pieni di tensione e amarezze. Grazie a Dio stanno tutti bene, resterà una delle esperienze più intense della mia vita, da oggi mi sento più ricco”.


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