BAGHERIA - Dopo i disagi di alcuni quartieri al buio, l’amministrazione comunale intende affidare ai privati il servizio di illuminazione pubblica. Lo ha anticipato il sindaco Filippo Tripoli nel suo programma di governo e lo conferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Cirano il quale si rende conto che per controllare e manutenzionare oltre 7.000 pali della pubblica illuminazione ha a disposizione in pianta organica un solo elettricista e due aiutanti. “Il sistema di illuminazione pubblica risulta obsoleto – si legge nel programma del sindaco – producendo disservizi ed alti costi di erogazione e gestione. Bisogna transitare ad un sistema a risparmio energetico che consenta maggiore efficacia nell’illuminazione della città ed una sostanziale riduzione dei costi. L’illuminazione pubblica è sotto differenti e molteplici aspetti una condizione necessaria per garantire la sicurezza dei luoghi pubblici e privati. Ammodernare l’impianto di illuminazione pubblica mediante l’utilizzo di lampade a led ad elevata efficienza e bassissimo consumo energetico; estendere l'illuminazione pubblica anche alle zone periferiche e rurali. Dotare gli immobili comunali di impianti di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili: solare termico, fotovoltaico”. Queste azioni sono attuabili anche attingendo ai Fondi Europei (ad esempio, PO FESR) destinati alla promozione dell’eco-efficienza, della riduzione di consumi di energia primaria, della produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo in edifici e strutture pubbliche (smart buildings). “Una buona soluzione potrebbe essere l’esternalizzazione che garantisca la gestione degli impianti di pubblica illuminazione, dei lavori di riqualificazione, della progettazione definitiva ed esecutiva nonché la realizzazione degli interventi di ammodernamento”. In questi giorni per rispondere alle richieste dei cittadini, gli addetti stanno sostituendo alcune lampade non funzionanti sul Lungomare di Aspra. “Zone completamente al buio dallo scorso mese di maggio quando ci siamo insediati non ce ne sono – afferma l’assessore Massimo Cirano – e non si sono verificati più guasti, ma mancano le lampadine. I disservizi si verificano più che altro perché disponiamo di un solo elettricista e due aiutanti per una città di 56.000 abitanti che utilizzano un solo cestello per ispezionare i 7.000 pali dislocati in tutto il territorio comunale”. Ad aggravare la situazione i topi che hanno mangiato tanti cavi elettrici come conferma lo stesso assessore. “Recentemente abbiamo effettuato la derattizzazione ma ormai la situazione era compromessa da prima – aggiunge Massimo Cirano – purtroppo siano in una situazione critica e l’unica soluzione è quella di affidare il servizio all'esterno”. (Nella foto Pig, gli addetti del Comune, mentre sostituiscono una lampadina sul Lungomare di Aspra).
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Richieste per più di 234 milioni dai comuni dell'isola per rimettere a nuovo l'illuminazione pubblica dei propri territori. Di cui oltre 177 milioni d' investimento europeo e poco meno di 57 milioni di cofinanziamento dei singoli comuni sparsi nei progetti.
La stragrande maggioranza riguarda lavori al di sotto del milione di euro con assenza di cofinanziamento dell'ente locale, proprio per la scarsità di ricorse ormai certificata di gran parte dei comuni siciliani.
L'azione è la 4.1.3. riguardante i fondi comunitari Fesr 2014-2020 per l' "adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica". Il governo regionale Musumeci dall'8 Febbraio da il via alla valutazione degli elaborati presentati con la classica modalità a sportello
Il dato è assolutamente rilevante considerando la quasi totalità delle richieste riguardano opere di ammodernamento e di risparmio energetico, con l'utilizzo di sistemi automatici di modulazione della luce, telecontrollo e autoproduzione di energia.
Una rinfrescata insomma per le infrastrutture elettriche di un terzo dei municipi in Sicilia, almeno stando alle richieste pervenute al dipartimento regionale dell'Energia.
Alcuni dei comuni in provincia di Palermo (in ordine di presentazione) presentanti richiesta sono:
- Marineo, 996 mila euro; - Montelepre, 998 mila euro; - Giardinello, 500 mila euro; - Bolognetta, 702 mila euro; - Sambuca di Sicilia, 997 mila euro; - Misilmeri, 998 mila euro; - Terrasini, 998 mila euro; - San Giuseppe Jato, 996 mila euro; - Piana Degli Albanesi, 998 mila euro; - Caccamo, 525 mila euro; - Roccamena, 315 mila euro; - Belmonte Mezzagno, 995 mila euro; - Ficarazzi, 996, mila euro.
Unici progetti invece a superare il milione con quota parte finanziata dal comune: - Termini Imerese, 2 milioni e 7 mila euro; - Corleone, 1 milione e 680 mila euro; - Carini, 4 milioni e 608 mila euro; - Palermo 5 milioni.
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