Ci sono interi quartieri che non attingono acqua dalla condotta pubblica da una settimana, altri sono costretti a ricorrere alle autobotti private per approvvigionarsi con grande esborso di denaro, altri ancora stanno svegli di notte per rifornirsi. E’ il quadro dei disagi che sono costretti a sopportare i bagheresi da tutta l’estate e che nell’ultima settimana si è aggravato a causa del guasto alla condotta dell’acquedotto di Scillato. “Ma è mai possibile che di continuo ci sono problemi con la condotta dell'acqua – afferma Maria Pretesti – nella mia zona in via Michele Reina da diversi anni non avevamo più problemi adesso invece, da mesi i rubinetti sonno asciutti. E’ davvero assurdo”. Le proteste sono molteplici e i cittadini non ne possono più di sopportare tale situazione, davvero invivibile. “Nella mia abitazione in via Lucrezio il guasto c'è sempre stato e non mi arriva acqua da anni – dichiara Carmelo Di Piazza – ho inviato diverse segnalazioni, ma non ci sente nessuno. Meno male che gli impiegati di piazza Indipendenza mi mandano l'autobotte, altrimenti non saprei cosa fare. Per riparare il guasto però non si vede nessuno e sono stanca e non so più cosa fare”. C’è pure chi come gli abitanti del condominio “Roccaforte residence” di via Roccaforte, nei pressi dello stadio comunale, dove risiedono 52 famiglie per un totale di oltre 200 persone, debbono ricorrere sistematicamente all’approvvigionamento con le autobotti perché l’acqua arriva con il contagocce ed hanno pagato diverse migliaia di euro. “Abbiamo anche fatto un esposto alla Procura della Repubblica di Termini Imerese e al prefetto – dichiara l’amministratore Giuseppe Martorana – per segnalare le carenze nella fornitura idrica comunale con gravi problemi di carattere igienico - sanitario per le famiglie abitanti lo stabile”. L’assessore ai Servizi a rete, Angelo Barone, che costantemente viene aggiornato da Amap, informa sullo stato dell’arte dei lavori al guasto della conduttura di Scillato. “Da ultimi aggiornamenti da parte di Amap, si è appreso che ci vorranno ancora circa tre giorni per tornare alla regolare erogazione dell’acqua dalla conduttura di Scillato – afferma – in particolare Amap, ha provveduto alla gettata di cemento necessario per il blocco di ancoraggio della conduttura, che si era spezzata. Il cemento dovrà rimanere ad asciugare per un paio di giorni almeno. Pertanto, la regolare erogazione idrica dalla rete di Scillato riprenderà non prima di qualche giorno. L’amministrazione comunale si scusa per i disagi indipendenti dalla propria volontà”. (Nella foto Pig, cittadini che si approvvigionano ad una autobotte)
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Attingere acqua per uso umano i fare una doccia per molti cittadini di diversi quartieri di Bagheria, da parecchi giorni è diventato un diventato un miraggio. La crisi idrica che attanaglia la città causata della vetustà delle reti idriche, ridotte a un vero colabrodo ha fatto scattare la protesta di quanti attingono acqua un giorno soltanto alla settimana, oppure niente affatto. “Certamente se l’amministrazione comunale facesse dei sopralluoghi di manutenzione non saremmo arrivati a questo punto - dichiara Giusy Figlia - ci sono famiglie con persone invalide a casa con seri problemi di salute”. I problemi si registrano nella zona di via Angiò, via Butera e nella frazione marinara di Aspra. “Sono già 4 giorni che non arriva l'acqua zona sopra Certosa - afferma Gesualdo Polizzi - e quella che arriva è piena di sabbia come pure i contatori. I cittadini pagano l'acqua che non è buona nemmeno per innaffiare le piante perché puzza”. La rabbia è acuita dal grande caldo che non può essere lenito considerato che dai rubinetti di molte abitazioni come nella frazione marinara di Aspra non arriva il prezioso liquido da giorni. “Adesso manca l’acqua anche per il consumo - aggiunge Maurizio Di Leonardo - ma nessuno parla dell'acqua potabile. Mi sembra alquanto assurdo che per cucinare e per bere e lavare la frutta dobbiamo comprare l'acqua”. In città si assiste sempre più a scene da terzo mondo con i cittadini che si approvvigionano con bidoni e secchi di plastica. “Mi chiedo perché l’amministrazione comunale non provvede a rifornirci con le autocisterne - dichiara Antonio Milazzo - invece di chiedere scusa e basta. Negli ultimi tre mesi nel mio condominio abbiamo pagati 54 euro a famiglia”.La mancata erogazione idrica è stata provocata da una perdita nel serbatoio generale che ha generato il malfunzionamento della distribuzione. L’acqua infatti non è riuscita ad arrivate con la pressione necessaria soprattutto nelle zone alte di Bagheria. “Stiamo lavorando ininterrottamente per riportare la situazione idrica alla normalità - assicura l’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone che anche a Ferragosto è rimasto in città per monitorare la situazione - insieme a tutto lo staff del servizio idrico, stiamo provvedendo al riaccumulo nei serbatoi al fine di aumentare la pressione nelle tubature e riportare la normale erogazione dell'acqua soprattutto in quelle zone poco raggiungibili a causa della poca pressione”. Ieri mattina insieme ai consiglieri Ignazio Scardina ed Antonella Di Leonardo l’assessore ha compiuto un sopralluogo ai serbatoi di monte Consona per porre fine all'emergenza di questi giorni. “Mi scuso profondamente per il disservizio avvenuto - dice ancora Barone - l'acqua è un bene primario e indifferibile e stiamo ininterrottamente lavorando affinché non si verifichino più situazioni del genere”.
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