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Bagheria moltiplica la sua proposta di eventi natalizi e presenta alla città “Il Natale della Cultura”. E' stata presentata ieri, in conferenza stampa, la proposta di eventi patrocinati dall'assessorato alla Cultura diretto dal vicesindaco Daniele Vella che, in sinergia con associazioni, club e artisti di tutto il territorio e dell'hinterland, garantirà un Natale di appuntamenti culturali di livello.

Alla conferenza erano presenti il sindaco Tripoli, l'assessore Vella e la direttrice artistica del cartellone di eventi Rossella Scannavino, oltre a diversi rappresentanti di associazioni coinvolte nell'organizzazione.

Tra gli eventi clou del cartellone il vernissage di “Twist”, la mostra personale dell'artista bagherese Arrigo Musti, che aprirà i battenti il 21 dicembre al museo Guttuso e sarà visitabile sino al 22 febbraio 2020. L'artista esporrà nella sua città natale per poi volare con la sua "Twist" anche negli States

Da evidenziare anche la mostra fotografica di Nicola Scafidi sulla nota pellicola “Il Gattopardo” organizzata dai Lions club che verrà inaugurata il 9 dicembre, alle 17,30, a villa Butera e visitabile sino al 15 dicembre presso villa Butera.

Altro evento d'eccezione e di particolare importanza per il Comune di Bagheria la consegna di un'opera dei fratelli Ducato, il pannello che rappresenta “La Battaglia del ponte Ammiraglio”, firmato dal maestro dell'arte del'900 Renato Guttuso, consegna che avviene da parte dell'ex gruppo dirigente dei DS di Bagheria, il 28 dicembre a villa Cattolica, alle ore 11,30.

Iniziativa di grande valore sociale il “Presepe social” la cui inaugurazione a palazzo Cutò è prevista per il prossimo 6 dicembre, alle ore 10,00 a cura dell'associazione nazionale della Polizia di Stato di Bagheria che vedrà l'esposizione di diversi presepi alcuni realizzati anche da ex-detenuti. Il 7 dicembre, alle ore 12,00, a piazza Vittime della mafia, a cura del Leo club, Bagheria rende omaggio ad un bagherese vittima di mafia con la piantumazione di un albero alla memoria di Pietro Busetta. Vittima innocente di mafia, Busetta fu ucciso il 7 dicembre de 1984 in via Roccaforte, la sua unica colpa: aver sposato Serafina Buscetta, la sorella del collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta, suo cognato. C'è anche tanta musica in calendario dal concerto per pianoforte della Unitre, il concerto di Natale della Emmerre, i due concerti con uno itinerante organizzato dalla Banda Mascagni e il consueto concerto di Natale dell'associazione Bequadro diretto da Salvatore Di Blasi, per concludere con il concerto dell'Epifania, sempre a cura della Mascagni che vedrà protagonista la frazione marinara di Aspra.

Molte le presentazioni anche di libri: le poesie di Silvia Incandela, “Il conte Fuitondo e altre storie” di Gioacchino Di Giovanni, “Le donne in penombra” di Maricetta Gandolfo. Spazio anche alle tradizioni “La fiaba della tradizione popolare sicilana” convegno e mostra di marionette e pupi a cura dell'associazione Nofriu e Virticchiu e della Consulta giovanile di Bagheria e con una Novena recitata in dialetto il 27 dicembre a villa Butera con brani natalizi a cura di Simpaty group.

Un calendario ricco dunque, che propone eventi dal 1 dicembre al 6 gennaio e che renderà ancora più ricco la proposta di eventi natalizi bagheresi, il cartellone è scaricabile dal sito web del Comune www.comune.bagheria.pa.it. «Mettere in campo le migliori forze della Città e presentare un ricco calendario non è da tutti» – sottolinea il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli – «ringrazio dunque le associazioni, i club, gli artisti, gli scrittori che hanno scelto le ville comunali, protagoniste indiscusse degli appuntamenti culturali di questo calendario». Ha presentato ii programma insieme alla consulente Scannavino l'assessore Daniele Vella che ha detto: «Con questa vasta proposta di eventi, ricca su più fronti, da parte dell'amministrazione, Bagheria torna ad essere protagonista e luogo di attrazione in un territorio più vasto con una offerta culturale che copre quasi ogni giorno.

E' un calendario a costo zero per l'amministrazione realizzato con le risorse degli stessi artisti e delle stesse associazioni proponenti e ancora di più quindi ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato con noi. Il Comune partecipa attraverso la messa a disposizione gratuita delle spettacolari location che sono le nostre ville storiche, con la logistica, con la sicurezza e con tutta l'opera di promozione e comunicazione. Auspichiamo che gli eventi siano tutti molto partecipati così come speriamo lo siano quelli del calendario spettacolo promosso dall’assessore Lo Galbo».




Il Rotary club di Bagheria finanzia il restauro di diverse opere artistiche e le restituisce alla fruizione della cittadinanza, più belle che mai. Si tratta del restauro dell’Arco monumentale della Santissima Trinità, meglio conosciuto del Padreterno che rappresentava l’antico ingresso del viale d’accesso al complesso monumentale della settecentesca villa Palagonia, dell’artistico Crocifisso ligneo del ‘700, collocato all’interno della cappella di Villa Palagonia e del portone di palazzo Alliata di Villafranca. “Il Rotary Club di Bagheria con la sponsorizzazione delle aziende dei nostri soci Tommaso Tomasello ed Antonio Fricano – spiega la presidente Rossella Franzone – ha aderito al desiderio della Curia Arcivescovile di restaurare il portone di ingresso del Palazzo Alliata, di proprietà del Seminario Arcivescovile di Palermo. L’iniziativa del Rotary club si inquadra nelle finalità programmatiche del club, volte alla tutela e valorizzazione dei beni culturali, artistici e monumentali del territorio”. Inoltre grazie soprattutto all'impegno del past presidente, Antonio Fricano è stata completata la manutenzione dell’Arco del Padreterno di Bagheria, estremamente degradato dal tempo, ed il restauro di un Crocifisso ligneo del ‘700 della cappella di Villa Palagonia. “Siamo grati al Rotary per il restauro del Crocifisso – dichiara i rettore della cappella don Salvatore Lo Bue – che adesso sarà possibile esporre alla venerazione dei fedeli”. Il progetto di restauro complessivo del portone ligneo d'ingresso del palazzo Alliata di Villafranca di Palermo e degli infissi esterni è stato realizzato dalla restauratrice Ambra Lauriano di Cefalù. “L’intervento di restauro è mirato a rinforzare la stabilità strutturale dell'opera, attraverso le operazioni di disinfestazione e consolidamento del supporto e degli elementi lignei – dice la progettista – e a ripristinare una corretta percezione estetica che si avvicini quanto più fedelmente all'aspetto originario dell'opera. A tal fine è stata effettuata la pulitura degli strati soprammessi, la rimozione dei piallaci lignei, la stuccatura e il risanamento delle lacune e delle mancanze del legno, il ripristino degli elementi metallici e la verniciatura della superficie. Inoltre il restauro ha interessato, tramite interventi puntali, le persiane lignee della facciata e la porta a vetri posta all'ingresso dello scalone d'accesso monumentale”. Ad eseguire i lavori di restauro del portone d'ingresso di Palazzo Alliata di Villafranca a piazza Bologni a Palermo sono state le qualificate maestranze della ditta “Padovano Mobili, cultura nel mobile” di Francesco Padovano di Bagheria, sotto la direzione dell’architetto Cettina Castelli che ha ottenuto il nulla osta della Sovrintendenza di Beni culturali e ambientali. (Nella foto Pig, l’arco del Padreterno)



BAGHERIA - “A breve restituiremo alla cittadinanza il Giardino di villa Galletti - San Cataldo”. Ad assicurarlo il sindaco Filippo Maria Tripoli il quale si sta impegnando per riaprire la struttura chiusa da tempo e che versava in una situazione di incuria preoccupante. La riapertura del giardino di villa San Cataldo è prevista per il prossimo 19 dicembre, nel corso di un evento al quale prenderà parte l’attore Salvo Piparo. “L’inaugurazione del giardino storico di villa San Cataldo che è stato sistemato e messo a posto – aggiunge il sindaco Tripoli – rappresenta il clou delle manifestazioni natalizie. Abbiamo stipulato delle convenzioni per dei laboratori e riqualificare la parte storica. Vogliamo regalare un sorriso a tutti. Bagheria è un punto di riferimento per molti residenti che arrivano dai paesi limitrofi”. I lavori di manutenzione straordinaria sono stati coordinati dall’assessore al “Decoro urbano”, Massimo Cirano il quale ha attivato una task force di 17 tirocinanti del “Centro studi Aurora” per un progetto finanziato dal Pon Inclusione del Distretto Socio Sanitario 39 che hanno svolto un ottimo lavoro e dagli agronomi con la collaborazione dell'ESA. “Da quando ci siamo insediati stiamo lavorando per riconsegnare il parco alla cittadinanza – dichiara l’assessore – vogliamo realizzare un sogno e con l’aiuto di tutti desideriamo che si possa mantenere sempre bello, pulito ed accogliente”. Il Centro studi Aurora ha stipulato una convenzione con la Regione per un corso di formazione. Il tirocinio durerà fino a marzo e servirà ad assicurare la pulizia di piazze, strade e bagli di Bagheria. Grazie ai privati quindi, l’amministrazione comunale sta pulendo la città e non soltanto il giardino storico di villa San Cataldo. “Molti si chiedono perché manca un parco urbano a Bagheria – dice ancora il sindaco – un luogo di ritrovo, dove incontrarsi con la famiglia i bambini, genitori, nonni, amici. In realtà abbiamo un giardino importante, immenso, all’italiana, posizionato bene rispetto alla geometria della città che a breve restituiremo alla città tenendolo aperto per trascorrere un momento di gioia e di incontro e di allegria e dare la possibilità anche alle associazioni di usufruirne”. Villa San Cataldo un tempo apparteneva alla Compagnia di Gesù ed era sede delle riunioni della Conferenza episcopale siciliana fino agli anni Settanta. Nel 1997 la villa fu acquisita dalla Provincia regionale di Palermo che destinò una parte al liceo artistico “Renato Guttuso” e il resto al Comune in comodato d’uso. Una parte della struttura, viene ancora utilizzata dai padri Gesuiti che dopo il passaggio alla Provincia, si sono riservati l’ala sud dove si celebra la santa messa e vengono svolte alcune iniziative formative. Per un certo periodo villa San Cataldo venne affidata dal Comune al Fai con il compito di rilanciare le attività. L’organizzazione culturale aveva anche il compito di valorizzare il giardino adiacente, del parco di villa San Cataldo, tramite l’organizzazione di visite guidate periodiche. Villa San Cataldo è ubicata nella zona nord-est di Bagheria, tra l’incrocio di via Consolare e via Papa Giovanni e occupa un’area di circa 35.000 metri quadrati. La costruzione risale alla metà del XVIII secolo, sulla base di osservazioni stilistiche è stata attribuita all’architetto palermitano Giovan Battista Vaccarini. I probabili committenti furono don Giuseppe o don Nicolò, eredi di Don Vincenzo Galletti, principe di Fiumesalato e marchese di San Cataldo. Della costruzione, sorta su un preesistente baglio agricolo, solo il giardino conserva l’originaria impronta barocca nel parterre, negli elementi decorativi e nelle due coffee-house che ne delimitano il lato est. I ripetuti rimaneggiamenti e, soprattutto, la ristrutturazione operata dall’architetto Rutelli nel 1860 hanno sostituito gli elementi barocchi con elementi di stile neogotico. L’ultimo proprietario della villa fu Ruggero Galletti che la vendette nel 1905 alla Compagnia di Gesù che la trasformò prima in noviziato e successivamente in seminario e infine sede del Seminario Missioni Estere. (Nella foto Pig, il giardino di villa San Cataldo)


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