La formazione della Fortitudo Bagheria presieduta da Pierandrè Figlia, vince il torneo “Perla dello Ionio”, sia nella categoria esordienti 2007, sia nella categoria 2012. L’appuntamento di Taormina - Giardini Naxos ha chiuso il programma di eventi del 2019 dei Tornei giovanili di Sicilia. La squadra degli esordienti si è ripetuta a distanza di due anni quando nel 2017 si aggiudicò lo stesso torneo nella categoria Pulcini. Il successo degli “Esordienti 2007” è arrivato dopo avere battuto la forte formazione dell’ASD Academy Lamezia con il punteggio di 1 a 0 al termine di una partita tirata e combattutissima”. La formazione calabrese allenata da Matteo Gallo, aveva conquistato la finale ai calci di rigore con il portiere Gabriel Briatico sugli scudi che si è reso protagonista per avere parato tre calci di rigore su tre. La squadra bagherese allenata da Giuseppe Vigneri si è imposta con una rete di Leonardo De Giorgio anche se nelle prime gare del girone di qualificazione, il trascinatore è stato il capitano Alessio Mineo autore di tre reti, una delle quali con un magistrale colpo di tacco contro lo “Jonia calcio” nella fase a gironi. Mineo che recentemente è stato convocato nella rappresentativa “Under 12” insieme a Francesco Sarcona, Salvatore Piraino e Cristian Ferrante, ha dedicato il successo del torno disputato a Giardini Naxos, al tecnico Tarcisio Catanese, ex giocatore del Parma, morto prematuramente che lo ha scoperto. “Ogni volta che segno una rete, mi ricordo di quello che mi diceva il mister Catanese quando mi allenava – dichiara Mineo – ed anche questa volta il mio pensiero è andato a lui che ci dava consigli preziosi “E’ stata una partita combattuta e molto fisica – afferma il tecnico Giuseppe Vigneri – noi abbiamo vinto perché avevamo maggiori motivazioni dei nostri avversari e perché disponevamo di una difesa ermetica, tanto che nelle 5 partite disputate durante il torneo non abbiamo subito nessuna rete”. Questa la formazione bagherese che ha vinto la competizione: Gabriele Lo Iacono, Antonio Mistretta, Francesca Sarcone, Daniele Lo Presti, Andrea Parisi, Leonardo De Giorgio, Salvatore Piraino, Francesco Longo, Alessio Mineo, Cristian Ferrante e Ivan Fricano. Nella categoria 2012, come detto si è imposta pure la formazione della Fortitudo che ha battuto in finale la “F/24 Messina”. Anche in questo caso la partita si è conclusa con il punteggio di 1 a 0. La formazione allenata dal tecnico Francesco Venturi, ha battuto i peloritani con una rete di Nicolò Tobbia. Questa la formazione “Categoria 2012” che si è imposta sui messinesi: Daniele Balistreri, Rocco Alaimo, Nicolò Tubbia, Samuele Castronovo, Gabriele Li Muli, Giulio Antonio Zingales, Diego Mario Agano, Mattia Seidita, Gabriele Sansonne. “E’ stata una esperienza bellissima per i nostri ragazzi – commenta il presidente Figlia – che erano presenti con cinque formazioni per un totale di 80 ragazzi e con tante famiglie al seguito. Siamo estremamente contenti, non soltanto per i due successi conseguiti, ma anche per lo spirito sportivo con il quale siamo scesi in campo”. (Nella foto Pig, la formazione “Esordienti 2007”)
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Il ricco patrimonio documentale dell’archivio storico del Consorzio idro-agricolo, dichiarato bene di interesse storico particolarmente importante e di notevole interesse culturale. Lo ha deliberato la Soprintendenza Archivistica della Sicilia dell’Archivio di Stato di Palermo con decreto dello scorso 22 ottobre, grazie al lavoro certosino del presidente Pietro Pagano che ha messo ordine alle vecchie carte custodite nei locali fatiscenti e ad un intervento di recupero degli ambienti. Dopo mesi di intenso, duro e paziente lavoro Pagano è riuscito a mettere ordine alle carte e nel marzo di quest’anno ha chiesto alla Soprintendenza Archivistica della Sicilia il riconoscimento di bene di interesse culturale che è stato accordato dopo una serie di sopralluoghi da parte di funzionari archivisti incaricati di verificare la sussistenza dei requisiti previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio del complesso documentario. Il decreto che ha sancito l’importanza storica dei documenti dichiara che la fonte documentaria è di primaria importanza per la storia del latifondo siciliano e per la storia irrigua dei campi soprattutto dei terreni della Conca d’oro. “Questo riconoscimento – dichiara Pagano – rappresenta un importante risultato per la conoscenza e l’approfondimento della storia economica del territorio bagherese nei primi del Novecento, in particolare per la trasformazione del paesaggio agrario con la coltivazione intensiva dei limoneti che ha creato sul territorio tanto sviluppo e ricchezza economica. Ringrazio i professori Nino Morreale e Carlo Verri per i consigli e il supporto ricevuti. Sono certo che questo patrimonio d’interesse storico e culturale costituisce un serbatoio di memoria storica per chi vuole conoscere il proprio passato e costituirà un prezioso serbatoio di notizie per la redazione di tesi laurea per gli studenti”. Il ricco patrimonio documentale consta di 243 unità archivistiche ed è costituito da documenti che vanno dal 27 aprile 1924, data di fondazione del Consorzio, al 1977. Comprende libri, contratti, registri vari, ma anche documenti di valore storico, corrispondenza con enti diversi, progetti di irrigazione con relativi allegati, cartografie del territorio, planimetrie, fogli di mappa delle condutture irrigue e delle opere edili. Rinvenuto anche un interessante disegno del 1924 relativo al ponte Sifone che attraversa il fiume Eleuterio, a firma dell’agrimensore Gioacchino Guttuso Fasulo, padre di Renato Guttuso che svolgeva tale attività. “La presenza di mappe e di planimetrie – aggiunge il presidente – consentirà agli storici di delineare le mappe evolutive del territorio, di ricostruire la presenza o la scomparsa di colture un tempo contraddistinguenti la zona. Inoltre l’archivio, potrà, contribuire ad incrementare il filone storico che da alcuni anni appassiona alcuni storici locali, e non solo, sulla cosiddetta “mafia dei giardini”. (Nella foto Pig, il Consorzio idro agricolo di Bagheria)
Poco prima delle 12.30 di sabato 28 dicembre un violento boato proveniente dalla cucina di una pasticceria di Bagheria, ha seminato il panico tra i numerosi clienti che affollavano il locale, sia all’interno che nella sala esterna, oltre ovviamente tra i collaboratori che sono subito fuggiti via dalla cucina. Al momento non risulta ancora chiaro cosa sia accaduto. Il boato ha seminato terrore tra i presenti, davvero tanti in un sabato mattina di vacanze natalizie ad un orario sicuramente di punta per un esercizio storico e rinomato. Nei pochi istanti che hanno seguito il frastuono tutti si sono precipitati all’esterno mentre i proprietari allertavano Carabinieri e Vigili del fuoco che non hanno tardato ad arrivare, sebbene l’assenza di un presidio in città si manifesti fortemente in situazioni di emergenza come questa. Le cause dell’accaduto non sono ancora note, nonostante nei primissimi momenti si siano rincorse le voci secondo cui il boato fosse dovuto ad un guasto all’aria condizionata, come affermato proprio da uno dei collaboratori della cucina mentre usciva velocemente insieme agli altri. Sicuramente tanto panico tra i presenti ma nessun ferito grave, solo qualche piccolo incidente dovuto alla fuga nella calca. Fortunatamente la situazione è rientrata in tempi abbastanza brevi così da consentire all’esercizio di continuare la propria attività.
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