Individuati dall’amministrazione comunale di Bagheria i locali dove realizzare il progetto di inclusione sociale della Caritas «La mia casa». Si tratta due immobili confiscati alla mafia: un appartamento in contrada Incorvino, dove sarà realizzato il pronto soccorso sociale e una abitazione che sorge nella centralissima via Dante.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Filippo Maria Tripoli, ha messo a disposizione della Città Metropolitana i due locali dove svolgere le attività previste nell’ambito di un accordo tra la Caritas diocesana e la città metropolitana di Palermo. Questo intervento fa parte di un’azione di contrasto alle povertà più ampia che l’amministrazione comunale ha messo in campo per rispondere ai bisogni dei concittadini più fragili.
«Prima di ora, la gara è andata deserta in assenza di immobili a disposizione - spiega l’assessore alle Politiche sociali Emanuele Tornatore -. È stata importante e proficua la sinergia istituzionale tra l’assessorato con il suo servizio sociale professionale e la Città Metropolitana di Palermo. Con tale attività avremo un servizio necessario per contrastare le povertà nella nostra comunità che diviene sempre più una città solidale».
Il progetto «La mia casa» è stato finanziato a valere dell’avviso 4/2016 Pon Inclusione Azione 9.5.9 – Po I Fead Misura 4. Il progetto prevede la riattivazione a Bagheria del pronto soccorso sociale che potrà accogliere per un breve periodo al massimo quattro persone (in pratica un nucleo familiare) che si trovano fuori casa, e l’apertura di un appartamento «housing first» struttura di secondo livello che prevede ospitalità di massimo 4 persone singole che vivono in condizioni di estrema povertà e privi di rete familiare. In questo caso il periodo di accoglienza sarà più prolungato.
«Il servizio prevede un servizio ascolto propedeutico all’accoglienza – afferma la direttrice della Caritas cittadina Mimma Cinà – che garantiremo con i nostri volontari che già svolgono questo servizio per l’erogazione dei nostri servizi routinari». Il servizio per ogni persona che verrà presa in carico attiverà interventi specifici per il raggiungimento dell’autonomia abitativa e sociale. Il progetto prevede la fornitura di beni di prima necessità; la dotazione di starter pack (letti, reti, materassi, armadi, tavoli, sedie); un kit casa, un kit per l’igiene personale, un servizio accoglienza, ascolto e presa in carico della persona, l’accompagnamento e il supporto nella ricerca dell’abitazione e consulenza legale ed il supporto all’ingresso in appartamento e orientamento ai servizi presenti sul territorio.
I servizi saranno erogati dalla Caritas diocesana che ha partecipato alla gara indetta dalla Città Metropolitana di Palermo, attraverso la Caritas cittadina.