Denunciano strutture fatiscenti, il caro libri, i tagli alle scuole che non permette la loro regolare manutenzione, ma anche il grave fenomeno dell’emigrazione giovanile, dopo gli studi. Oltre duemila studenti, ieri mattina hanno sfilato per i due corsi principali della città per accendere i riflettori sulle deficienze del mondo della scuola e per ribadire il loro diritto allo studio. Ad aggravare la situazione, nel luglio di quest’anno, si è verificato il crollo del controsoffitto del corpo basso di via Orazio Costantino, che ha portato alla chiusura dell’intero plesso nel quale erano allocate 9 aule, oltre ai laboratori. Insieme ai ragazzi degli altri istituti superiori della città, anche i colleghi del Liceo delle Scienze Umane di Villabate che da quest’anno per effetto del Decreto regionale n. 161 del 25 gennaio 2019, fanno parte del Liceo Ginnasio “Francesco Scaduto”, diretto dalla dirigente Carmen Tripoli. “Sono state, immediatamente, intraprese tutte le iniziative utili alla soluzione dei numerosi problemi ereditati – afferma Carmen Tripoli – e ciò al fine di garantire, ai nostri ragazzi, il sacrosanto diritto allo studio. In particolare, per la sede di Bagheria, considerato che la scuola insiste sul territorio bagherese, contribuendo ad arricchirne l’offerta formativa e invocando il principio della leale collaborazione tra gli Enti, sono state richieste con urgenza, 11 aule al fine di evitare estenuanti doppi turni pomeridiani. Il Comune si è dichiarato impossibilitato a soddisfare la nostra richiesta, ricordandoci, al contempo, come l’Istituzione competente a rendere disponibili i locali fosse la Città Metropolitana di Palermo. Nonostante le enormi difficoltà, siamo riusciti comunque, a garantire agli studenti il regolare svolgimento delle lezioni in orario mattutino”. La dirigenza, contemporaneamente ha attivato azioni atte al reperimento dei locali e per la messa in sicurezza del plesso di via Orazio Costantino. Dopo le richieste la Città Metropolitana di Palermo, ha varato l’avviso per il reperimento di locali in locazione. Approvato il bilancio si procederà al bando per la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza. Gli studenti ieri mattina hanno chiesto la collaborazione all’amministrazione comunale perché stia al loro fianco nelle richieste alla città Metropolitana. Il vice sindaco Daniele Vella che ha ascoltato le ragioni degli studenti ha garantito la sua piena disponibilità. “L’occupazione dell’istituto continuerà fino a quando non riceveremo assicurazioni – dichiara il portavoce degli studenti del classico Biagio Di Paola – e venerdì ci recheremo a palazzo Comitini supportati dalla Consulta giovanile per un incontro con i vertici dell’amministrazione”. Intanto i problemi per gli studenti di Villabate sono stati risolti in quanto il sindaco Vincenzo Oliveri ha trasferito il Comando dei Vigili urbani che in precedenza era la sede dell’istituto magistrale dove sonno state messe a disposizione 6 aule per gli studenti. “Speriamo tanto che gli studenti – aggiunge a dirigente scolastica Tripoli – animati da spirito propositivo, da grande entusiasmo e da senso di responsabilità, riflettano bene sulle finalità di questa occupazione, soprattutto per non inficiare e vanificare i tanti sforzi sostenuti per restituire al Liceo la dignità che merita. Si coglie l’occasione per ringraziare l’Amministrazione Comunale di Villabate per l’attenzione prestata alla Scuola e le famiglie e tutti gli studenti per la collaborazione profusa in questa difficile fase che hanno dovuto affrontare durante le lezioni pomeridiane”. (Nella foto la protesta degli studenti di ieri mattina)
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Nel giro di venti giorni tre atti vandalici di grossa entità per la sezione del Liceo Danilo Dolci a Villabate, in via Alcide De Gasperi. Il 16 Aprile furti di computer, in seguito al rientro dalle vacanze pasquali, scuola vandalizzata con schiuma d' estintore che ha reso inagibile la struttura per parecchi giorni oltre al danno economico.
Oggi, dopo pochi giorni dalle ultime volte, ragazzi e docenti tornati dal weekend si sono trovati di fronte l'ennesimo atto vandalico. Questa volta di grosse entità. Irene Ferrara in post su facebook scrive: "Volete forse toglierci il diritto allo studio? Sappiate che non ci riuscirete. A VILLABATE C'È UN LICEO. Unica fonte che può garantire civiltà in questo paese di pazzi. Perché io queste cose non me le spiego." Ed ancora ricorda che la finestra da cui erano entrati i vandali nel mese di Aprile è ancora rotta, ferma al momento in cui è stata scassinata.
Raggiunte al telefono le professoresse Saguto e Marsala responsabili dell'istituto, ci hanno precisato che nessun segnale di disagio gli è pervenuto dai ragazzi tanto da giustificare azioni del genere. A quanto pare la matrice degli eventi sembrerebbe quindi esterna. Aggiungendo che si tratta di un attacco alla cultura e alla civiltà della città periferia di Palermo oltre che alla scuola in quanto luogo di istruzione alla legalità.
Dei raid notturni non ci è traccia filmata, ma si registrano danni a simboli religiosi, impregnati di tintura di iodio, lavagne rubate, banchi e sedie divelti, danni a infissi, anche a quelli blindati. Aggiungendosi alla somma ai già ingenti guai delle scorse volte.
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