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La Sicilia riconquista la corona di Miss Venere, edizione 2019. A strappare la vittoria tra le 100 prefinaliste ad Acireale, è la Palermitana ventenne, Antonella Montalbano. Dopo 5 anni il titolo torna in Sicilia, nel 2014 era stato assegnato a Kiara Ferretta.

Bellezze provenienti da tutta Italia, hanno partecipato alle finale e alla finalissima del 24 e 25 agosto scorso nel comune del catanese, che ha ospitato la finale nazionale del concorso. Grande successo di pubblico, superate le oltre 5mila presenze, gremita piazza del Duomo. Nella prima serata le ragazze vengono scremate a 62, a giudicare una commissione tecnica composta da: Fabrizio Dia Patron del concorso, Elisa Rini responsabile casting, Chiara Taravella fotografa nazionale del concorso, Antonio Russo coreografo nazionale. Al giudizio della commissione tecnica si è aggiunto quello della giuria popolare in piazza, la sommatoria dei voti ha determinato la vittoria di Antonella Montalbano, palermitana, 20 anni. Con caratteristiche che rappresentano l’essenza del concorso, per la nuova miss, si aprono le porte del mondo della moda, tra le sue doti spicca anche quella canora. Le più apprezzate hanno ricevuto premi targati Victoria’s Secret, la vincitrice come da rito è stata fasciata dal Patron del concorso Fabrizio Dia. A supportare la kermesse di bellezza gli sponsor ufficiali, Lop Liquids e Kabee Flavour.

“E’ una grande soddisfazione il successo ottenuto dal concorso, afferma il Patron Fabrizio Dia, plauso al lavoro svolto dalle agenzie, che in tutta Italia hanno selezionato le miss, grazie ad Hostessmodelle, Passion Model di Paolo Faroldi e Salvo Giannone, Magic Staff Eventi di Stefania Zannotti, Gente di Domani di Jose Pappalardo, ARF spettacoli di Francesco Anania", conclude Dia. Il verdetto della giuria ha decretato, oltre al primo posto, l’assegnazione delle fasce di categoria; al secondo posto Sofia Bianchi con la fascia di Instagram; al terzo posto Miss Venere Umbria, Flavia Montanari di Spoleto, a cui è stata assegnata la fascia Miss Eleganza; al quarto posto Federica Lala Miss Venere Lazio, di Frosinone che ha ricevuto la fascia Miss Venere Cinema; quinto posto alla toscana Gabriella Pacini, assegnata la fascia Red Carpet. Per la categoria mascotte (13-14 anni) è stata fasciata Carol Ginervra di Enna. Altre fasce sono state assegnate alle siciliane Chiara Scalici, Manuela Parrinello, Heleny Cracolici, Eleonora Canneto, Giulia Impalà, Alessia Chinnici ed Asia Cipriano ed alle toscane Ginevra Eschiti e Rebecca Riu. L'evento è stato organizzato dall’agenzia Metropolitan Generation di Acireale.



In Sicilia le norme sulla pubblicazione del casellario giudiziario sui concorrenti in corsa per incarichi politici non hanno effetto. Anzi sembra proprio che il dipartimento alle autonomie locali per tramite del governo regionale abbia tutto l'interesse a non far permeare in nessun caso le norme anti corruzione previste dalla legge 9 Gennaio 2019 n. 3 approvate dal Governo nazionale MoVimento 5 stelle- Lega.

Con un comunicato diramato proprio agli enti locali, in merito alle elezioni amministrative 2019 ed alla cosiddetta legge "spazzacorrotti" si annuncia che la stessa "per trovare applicazione, nell'ordinamento della Regione Sicilia, regione a statuto speciale con autonome norme in materia di status egli amministratori locali e procedimento elettorale, dovrebbe essere normativamente recepita dal legislatore regionale". Comunicando nei fatti ai comuni interessati dalle elezioni che la legge deve passare dal vaglio del legislatore regionale, nonostante siano passati mesi dall'emanazione nazionale, e quindi annullandone gli effetti per le competizioni elettorali sull'isola. Nonostante già tutto il resto d'Italia, comprese le altre regioni a statuto speciale, l'abbiano adottata immediatamente. Dato questo di non poco rilievo, visto che qualsiasi azione politica in tempi contingenti non permetterebbe in alcun caso l'applicazione per le elezioni di fine mese in Sicilia. A Bagheria, nessuno dei candidati a sindaco ha pubblicato privatamente sui siti internet delle proprie campagne elettorali i casellari giudiziari riferiti ai candidati nelle liste. Si registra che al netto delle dichiarazioni di Faraone e dei gruppi cinque stelle regionali e nazionali. Il sito Bagheria5stelle.it non riporta neanche la candidatura di Romina Aiello a sindaco. Rimanendo fermi alle elezioni del 4 marzo per aggiornamento. Anche se per le candidature nel MoVimento 5 Stelle è scontata la presenza di una fedina penale immacolata presentata al momento delle proposizione. 

Stessa situazione a Monreale al riguardo i candidati, dove Fabio Costantini sul sito Monreale5stelle.it a meno di un mese dalle elezioni non riporta nessun riferimento ai compagni di squadra a supporto. Solamente un post con nome e cognome.  Ma come già detto per la certificazione delle liste nell'M5S i carichi pendenti immacolati sono regola inderogabile.

Invece per quanto riguarda il PD, Filippo Tripoli che come responsabile della propria campagna elettorale ha nominato Daniele Vella, esponente del partito locale. I candidati nelle liste sembrano sprovvisti di alcun certificato di fedina penale limpida.

A Monreale data la situazione di spaccatura del Pd cittadino, diviso fra Roberto Gambino e Alberto Arcidiacono. Al primo non risulta ascritto nessun indirizzo internet neanche per la pubblicazione del programma elettorale. Al secondo invece sul sito della propria coalizione civica, i candidati a sostegno sono assenti. Insomma oltre le parole, pochissimi fatti.



Sentita in commissione Bilancio alla camera la Corte dei Conti in merito alla situazione delle ex Province siciliane, adesso Città metropolitane.In tutta la Sicilia si salva solamente la Città Metropolitana di Palermo ed il libero consorzio di Trapani. Il resto è un susseguirsi di predissesti da punta a punta dell'isola. Messina e Catania sono quasi al defoult. Mentre i liberi consorzi delle città minori come Agrigento, Ragusa, Siracusa si avviano a seguire la strada tracciata dalle maggiori città della Sicilia orientale. Dalle parole dei rappresentanti della corte dei conti dopo l'incontro del Luglio 2018 a Governo da poco insediato si attende l'accordo stato-regione per il 30 settembre 2019. Al momento negli enti sovracomunali in cui capo sono strade, ponti, asl e scuole superiori i bilancio preventivi non vengono approvati, i consuntivi mancano dal 2016 con una regione che ha dovuto sostenere un impianti economico con le esigue forze finanziarie a disposizione, riducendo "i servizi essenziali al minimo" questo ha voluto dire trasporti in questi anni trasporti inesistenti, strutture pericolanti e a rischio sicurezza, ponti e strade che sena manutenzione nemmeno ordinaria sono via via diventati inutilizzabili o al peggio crollati. La situazione derivante dai tagli nella legge 190 del 2014 art.1 comma 418 a cui sempre secondo la corte dei conti non si è posto rimedio compensando le cifre per cui si sono ridotti i trasferimenti. Complessivo di 1 miliardo e 300 milioni per il triennio 2019- 2021 almeno per riprendere le funzionalità base nell'isola che al momento risultano ridotte ai minimi.  Si registra inoltre la totale differenza di trattamento fra le province del resto d'Italia e quelle nell'isola, dalle stesse parole audite in commissione, si vedono i trasferimenti stato ragione ridotti dell'ordine del 50/70% in meno in relazione a quelle aree vaste contenute negli statuti ordinari. Per ultimo nella proposta di legge in scrittura al momento nella stessa  commissione, la 977, il titolo riporta "disposizioni per il recupero dei mancati trasferimenti agli enti locali" cosa che la corte dei conti segnala come formalmente errato dato il sotteso intendimento di coinvolgere anche come enti locali i comuni siciliani collegati alle ex province.


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