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Tanto tuonò che piovve. Già subito dopo l’elezione di Francesco Gurrado, esponente dell’opposizione, alla carica di vice presidente del Consiglio Comunale, in aula si erano manifestati una serie di mugugni che adesso si concretizzano con la presentazione di una mozione dei suoi stessi compagni di cordata i quali propongono al Consiglio comunale di revocare politicamente in prima votazione, il mandato di vice Presidente al Consigliere di minoranza scelto dai Consiglieri di maggioranza dell’Amministrazione guidata dal sindaco Filippo Tripoli lo scorso 22 maggio e in seconda votazione di lasciare e appoggiare la minoranza sulla scelta che autonomamente vorrà fare da componente dell’Ufficio di presidenza con il ruolo di vice Presidente. Gurrado, eletto nelle file di Forza Italia, riportò 14 voti, con il contributo della maggioranza. “La consuetudine, nei rapporti istituzionali tra le diverse formazioni politiche, da sempre, vede la presenza, all'interno dell'ufficio di presidenza, di un componente scelto dalla minoranza consiliare – si legge nella mozione – e i consiglieri di maggioranza, pensando di potere sfruttare a loro favore la forza dei numeri, con l'intento di mettere in crisi la minoranza e di accaparrarsi la riconoscenza di un componente della minoranza, hanno stravolto le consuetudini politiche scegliendo loro il componente da votare fra le fila della minoranza, i panegirici fatti dai capigruppo di maggioranza, in Consiglio Comunale e durante le Commissioni, non hanno fatto altro che lasciare strascichi polemici”.

Sempre secondo i firmatari della mozione, Antonino La Corte, Gino Di Stefano, Anna Zizzo, Michele Rizzo, Domenico Prestigiacomo, Paolo Amoroso, Giusy Chiello e Vincenzo Bellante, in base a una consuetudine istituzionale, le forze politiche di maggioranza si sarebbero dovute astenere dal determinare l’elezione del vice Presidente del Consiglio, lasciando invece tale scelta alla minoranza. I consiglieri di minoranza pertanto, intendono fare chiarezza rispetto a tale deliberazione, volendone confermare l'estraneità in merito alle decisioni adottate e sanare il vulnus creato da questa votazione che contrasta palesemente con i ruoli assegnati ai consiglieri di maggioranza e a quelli di minoranza, significando che i ruoli assegnati dai regolamenti alle due forze che si contrappongono all'interno del Consiglio Comunale verrebbero stravolti, giungendo ad avallare l'ingerenza nelle scelte che competono ai consiglieri di maggioranza ed a quelli di minoranza. “Ci auguriamo infine – concludono i firmatari della mozione – che il sindaco Filippo Tripoli e la sua Amministrazione accolgano positivamente la proposta politica, il Consiglio comunale voti la mozione presentata dai sottoscritti consiglieri, riconoscendo il ruolo di una minoranza seria, costruttiva e propositiva”. Il vice presidente Gurrado che è anche componente della quarta commissione “Attività culturali, sociali, educativi e assistenziali” manifesta serenità e in questo momento preferisce non replicare. “In occasione dell’elezione del presidente e del vice presidente – dichiara il capo gruppo di Forza Italia Nino La Corte – la maggioranza non ci ha tenuto in considerazione votando tutto dopo avere studiato la cosa a tavolino che prevedeva anche l’elezione di Francesco Gurrado. Io come capo gruppo non ero a conoscenza di nessun accordo ne tantomeno il nostro coordinatore, allora ho chiesto a Gurrado di non accettare l’incarico perché mi avrebbe messo in grave imbarazzo cosa che non ha fatto. Adesso vediamo cosa farà la maggioranza, che ha i numeri in consiglio per governare, dopo la nostra mozione. Noi chiediamo soltanto di fare chiarezza e siamo pronti a fare opposizione costruttiva”.



Michele Sciortino (Radici Future), nuovo presidente del Consiglio comunale, Francesco Gurrado (Forza Italia) vice-presidente, Marino Domino (Si Cambia), Fabrizio Parisi (Radici Future) Domenico Prestigiacomo (L’Aquilone) i consiglieri componenti effettivi della commissione elettorale comunale ed infine i sostituti della commissione sono Maria Rosaria Ruggeri (Bagheria #Avantitutta, Antonia Di Leonardo (Uniamo Bagheria) e Anna Zizzo (Lega).

E’ questo il risultato dal primo consiglio comunale tenutosi ieri, 22 maggio, all’indomani delle elezioni amministrative del 28 aprile 2019.

Michele Sciortino, commercialista,  che ha ottenuto 13 preferenze, appartiene alla lista civica del sindaco Radici Future.

Il neo presidente del Consiglio comunale ha letto, con trasporto, un lungo discorso.  Ha ringraziato tutti i cittadini presenti in aula, «a testimonianza del clima di empatia che si è instaurato con l’amministrazione neo eletta»  il neo presidente Sciortino cha dichiarato: «espleterò, con imparzialità il mio ruolo, e valuterò con spirito costruttivo ogni atto che arriverà in quest’aula che verranno dall’opposizione nel rispetto della dialettica politica senza che si sconfini in personalismo».

Il presidente ha poi affermato che applicherà in modo rigido le norme del regolamento del funzionamento del consiglio comunale ed ha riepilogato gli atti più importanti che sono di prerogativa del Consiglio comunale in quanto ad approvazione: il bilancio, il piano triennale delle opere pubbliche, i regolamenti, e diversi altri atti del sindaco e dei suoi uffici. Il presidente si è poi soffermato sull’importanza dell’agire con legalità e contro ogni forma di corruzione proponendo di istituire un osservatorio sulla legalità in sinergia con l’amministrazione. Infine Sciortino rivolgendosi al sindaco ha detto: «ripartiamo dai simboli che sono importantissimi, e quindi la invito a far si che il nostro stemma comunale ritorni a splendere come segno di rinascita, cambiamento,orgoglio e senso di appartenenza e mi auguro inoltre che si possa ripristinare l’ingresso al Comune dal portone centrale».


Anche il vice-presidente Francesco Gurrado ha voluto ringraziare tutti: «da vice presidente lavorerò insieme e per tutti i consiglieri» – dice Gurrado che invita l’amministrazione a «porre attenzione ad ogni ordine del giorno, mozione o interrogazione a tutti gli atti che proverranno dal consiglio comunale, con un solo fine il bene della Città».

Durante la seduta del consiglio comunale che è durato tutta la mattinata, dopo il suo giuramento e dopo la presentazione della Giunta, ha preso la parola anche il sindaco Tripoli. Con un accorato discorso Filippo Tripoli ha parlato ai consiglieri, al personale comunale e non ultimo ai cittadini.

«Voglio raccontarvi cosa significa per noi amministrazione attiva» – ha detto il sindaco «per amministrare la città non abbiamo bisogno solo dei consiglieri di maggioranza ma anche dei consiglieri di minoranza che preferisco definire consiglieri di proposizione. Oggi amministrare è una cosa difficile e complessa ma è un’avventura affascinante» ha detto il primo cittadino. Tripoli si è poi rivolto ai cittadini: «Non possiamo amministrare senza la collaborazione dei cittadini, ogni uno di noi può essere utile per amministrare questa città. Noi come stella polare avremmo il programma della città che su alcuni punti è condivisibile rispetto a programmi di altri candidati a sindaco, si tratta di questioni importanti quali; la gestione dei rifiuti, il cimitero, le zone artigianali, il personale, ragioniamoci e lavoriamoci insieme»ha detto il sindaco.

Ritornando poi a rivolgersi ai consiglieri conclude: «penso alle Commissioni consiliari come momento di studio e di approfondimento. Non dovrà esserci maggioranza e opposizione ma un consiglio comunale che lavora sui problemi della città con ampia convergenza sugli atti che arriveranno in consiglio comunale non quali atti del sindaco o della Giunta ma quali programmi per il bene della città e per questo sono convinto di avere accanto tutti i 24 consiglieri comunali. Non possiamo infatti dividerci su temi importanti come la lotta alla mafia, lo sviluppo della città, o la connessione di questa città con i paesi limitrofi ed il capoluogo siciliano».

Un passaggio importante il sindaco lo ha fatto anche sull’importanza del ruolo dei dipendenti ed ha accennato alla prossima riunione che terrà con tutto il personale comunale con il quale vuole creare armonia al servizio del cittadino: «dobbiamo dare un segnale di buona amministrazione» – ha concluso Tripoli.



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