Risolto l’enigma delle chiavi smarrite del Consultorio, dopo il passaggio di consegne tra la precedente amministrazione comunale e l’attuale. Le chiavi dell’immobile messo a disposizione del Comune che lo aveva avuto assegnato dall’agenzia per i beni confiscati alla mafia di via Dante dove sarà trasferito il Consultorio, sono state finalmente consegnate dall’amministrazione comunale al direttore dell’Uoc “Salute donna e bambino” territoriale dell’Asp, Rocco Billone. Il felice epilogo grazie all’interessamento dell'assessore alle “Politiche Sociali, giovanili e Famiglia Emanuele Tornatore, che all’indomani del suo insediamento ha avviato i primi contatti con i vertici dell’Asp. “Dietro sollecitazione dell’Asl nella personadel direttore del distretto Gaetano Cimò – dichiara il dottore Rocco Billone – abbiamo ricevuto da un tecnico comunale le chiavi, così come prevedeva il protocollo d’intesa che avevamo stipulato nel mese di febbraio con la precedente amministrazione. Adesso si procederà ai lavori di adattamento dei locali come ha disposto il direttore dell’Asp, Daniela Faraoni, si procederà al trasferimento del Consultorio da quelli inadeguati di via Massimo D’Azeglio a quelli più nuovi e funzionali di via Dante”. La vicenda pirandelliana era stata sollevata daRosa La Camera, leader del Comitato delle utenti del Consultorio di Bagheria che da anni si batte per i diritti delle donne a Bagheria e non solo. “Forse non tutti sanno cos’è un Consultorio e perché venne istituito – afferma La Camera – e solo le donne sanno che, nonostante svolga un servizio di massima utilità, non si può dire che attualmente stia molto bene. Da diversi anni la sala d’attesa dell’attuale Consultorio si riduce ad un ingresso ingombro di scatoloni una scala in metallo per accedere al livello superiore dell’edificio e un piccolo gabinetto annesso che crea difficoltà alle donne disabili. I vecchi locali del Consultorio sono in affitto, è pertanto sembrato scontato optare per la soluzione di utilizzare i fondi stanziati per il nuovo contratto d’affitto per ristrutturare invece i locali che l’Amministrazione Comunale, per venire incontro alle esigenze delle donne che hanno manifestato (dopo varie vicissitudini e fraintendimenti), ha messo a disposizione dell’Asp”.Il nuovo consultorio sarà dotato di una equipe che comprende un ginecologo, uno psicologo, una ostetrica,un assistente sociale, una puericultrice, un’assistente neonatalee soprattutto attrezzature moderne e all’avanguardia. “Il consultorio offrirà anche servizi in tema di affido ed educazione sanitaria – aggiunge il direttore dell’Uoc “Salute donna e bambino” territoriale dell’Asp Rocco Billone – oltre che per le problematiche di coppia, insieme alla cultura della prevenzione delle gravidanze indesiderate. Inoltre, organizzeremo incontri informativi nelle scuole. Tra i nuovi servizi che verranno attivati anche un ambulatorio dedicato alle donne in menopausa vista l’incidenza delle tante persone anziane di un bacino di utenza che comprende i paesi di Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia, Ficarazzi e Santa Flavia per oltre 100.000 abitanti. “In pratica creeremo un polo del fanciullo e un polo materno infantile adeguato e unico, a disposizione sia dei bagheresi, sia degli altri dei paesi del circondario”. Soddisfazione per la soluzione adottata è stata espressa anche dal commissario dell’Asp Daniela Faraoni che prevede il trasferimento entro qualche settimana. Il consultorio espleterà servizio tutti i giorni dalle ore 8 alle 14, con due rientri pomeridiani del personale il lunedì e il giovedì dalle ore 15 alle 18.
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Il sindaco Patrizio Cinque emette una ordinanza di divieto di uso acqua per uso umano in data 14 marzo e la diffonde con tre giorni di ritardo scatenando la protesta dei cittadini che temono per la propria salute. L’ordinanza era stata emanata dopo i risultati delle analisi effettuate dai sanitari dell’Asp del distretto n. 39 e delle procedure di verifica agli impianti. Nella nota dell’Asp si rileva che non sono state applicate le procedure di verifica, ed eventuali correzioni della disinfestazione dell’acqua in distribuzione nelle reti idriche e non sono stati effettuati interventi di pulizia e sanificazione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di cui dispone per la gestione del servizio idropotabile della città. “Ci si chiede come, a fronte di un ordinanza contingibile ed urgente di divieto assoluto d’utilizzo idrico potabile si possano attendere 3 giorni per informare la cittadinanza, che ignara ha continuato ad utilizzare ad uso domestico potabile un acqua infetta e pericolosa”.
Ad affermarlo in un comunicato il responsabile di Legambiente “Bagheria e d’intorni” Luigi Tanghetti il quale aggiunge: “A noi questo pare avventurismo gestionale ai limiti della denuncia, un altro passo falso nella scelta della gestione comunale dei servizi bagheresi compartecipati e affidati a un gestore unico e che appare scarsamente competente”. Ad Aspra, Ninetta Vanella si chiede se ci potranno essere conseguenze per la salute. “Dopo avere letto l’ordinanza del sindaco relativa al divieto di uso dell'acqua per uso umano – afferma - mi sono premurata a chiudere la valvola d’ingresso della cisterna. La nota dell’Asp è datata 11 marzo e l’ordinanza il 14 marzo, ho quindi utilizzato acqua non potabile per 6 giorni?”. L’ordinanza firmata dal sindaco Patrizio Cinque con la quale si fa assoluto divieto di utilizzo dell’acqua pubblica per uso potabile in via cautelativa, per l’interno territorio comunale, era stata diffusa sabato scorso, in piena novena di San Giuseppe. Il provvedimento è stato emesso a seguito di accertamenti eseguiti nel sistema idropotabile a salvaguardia della salute pubblica, fino a quando l’ente gestore, ovvero il comune, non attuerà tutte le procedure previste per legge. Intanto, ad integrazione dell’ordinanza sindacale del 14 marzo 2019 relativa alla limitazione di utilizzo dell’acqua ai soli fini igienici l’amministrazione comunale informa la cittadinanza con ulteriori dettagli rispetto all’ordinanza stessa. “Non c’è rischio per la salute pubblica per l’acqua distribuita in rete: il divieto riguarda soltanto la possibilità di berla. Sono queste le prescrizioni relative alla temporanea non potabilità dell’acqua. Dagli ultimi controlli dell’Asp l’acqua risulta di buona qualità e non inquinata, ma necessitano controlli da parte del Comune quindi precauzionalmente si rende necessario prescrivere l’utilizzo igienico sanitario dell’acqua e vietare che si beva a meno che non si disponga di un depuratore domestico. Si tratta di una situazione temporanea e gli uffici si sono già attivati per attivare i controlli e le analisi necessarie, nel frattempo, ripetiamo, cautelativamente, è stato prescritto l’uso per fini igienici”. L’Asp in ogni caso, ha annunciato che potenzierà i controlli.
Aggiornamento: 12 mar 2019
BAGHERIA - A margine della sottoscrizione della convenzione di comodato d’uso gratuito dei locali, confiscati alla mafia di via Dante, dove sarà allocato il Consultorio, tra il Comune di Bagheria e l’Asp di Palermo, ieri nella splendida cornice di villa Cattolica, sede della pinacoteca comunale intitolata a Renato Guttuso, sono state presentate dai sanitari della struttura, molte delle iniziative che verranno svolte nel consultorio. “Consegniamo alla comunità un ulteriore bene confiscato alla mafia – ha affermato il sindaco Patrizio Cinque – è questo un servizio molto importante per le donne, la famiglia e per gli adolescenti non solo di Bagheria ma di tutto il comprensorio”. Tra le iniziative prestate alle donne, ben rappresentate da un gruppo che già pratica la tecnica, quella dell’allattamento materno al seno, la marsupio terapia e il progetto “Nati per leggere”, che sono state illustrate dalla puericultrice Erminia Francesca Dantes, responsabile dipartimento materno infantile dell’Unicef a sostegno regionale per portare avanti la cultura dell’apprendimento. “L’allattamento al seno non è soltanto importante dal punto di vista nutritivo – ha detto lo psicologo della struttura Giuseppe Fricano – infatti non dobbiamo dimenticare quello che siamo dal punto di vista delle difese immunitarie che offre il latte materno. La donna che allatta raggiunge il suo massimo sviluppo e si protegge da attacchi tumorali”. Il progetto “Nati per leggere” sarà portato avanti delle pediatri Letizia Belvedere e Mariella Di Matteo che viene promosso dal consultorio per fare raggiungere un perfetto equilibrio alle mamma impegnate nel lavoro. Nel corso dei lavori è intervenuta anche Rosa La Camera, rappresentante del Comitato utenti del consultorio che da anni si batte per avere un struttura funzionale. “Il consultorio non deve essere un semplice ambulatorio – ha detto La Camera – ma una serie di servizi a disposizione delle donne. Anche a seguito delle nostre richieste ci è stato assegnato un nuovo locale in una struttura confiscata”. Infine l’assessore alla Solidarietà sociale Maria Puleo ha sottolineato l’importanza del lavoro in rete. “Abbiamo lavorato tanto ed avviato un percorso di relazioni con un pizzico di umanità – ha dichiarato – che è stata la cosa più importante per soddisfare i bisogni dei cittadini. Abbiamo risolto infatti una problematica annosa per la sede del consultorio, che andava avanti da venti anni rispetto ad un luogo inidoneo in cui si svolgeva il servizio. Ciò che ha spinto questa amministrazione, pur se non di sua competenza, è stato il buon senso e la volontà di lavorare, come fatto in altre occasioni, in sinergia con i servizi e le Istituzioni del territorio come l’Asp per trovare delle soluzioni che migliorino i servizi al cittadino e all’intero comprensorio così come il PTE, il Punto territoriale di emergenza”. (Nella foto Pig, le giovani mamme alle prese con l’allattamento al seno)
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