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Bagheria - Il cimitero comunale il 30 ottobre, resterà chiuso. Il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli in accordo con l’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone, ha firmato l’ordinanza n. 73 del 29 ottobre con la quale dispone la chiusura al pubblico del cimitero per procedere ad un’accurata pulizia del cimitero comunale e della sistemazione delle aree cimiteriali in occasione della commemorazione dei defunti.

Inoltre a compensazione della chiusura con la stessa ordinanza il sindaco Tripoli su suggerimento dell’assessore ai servizi a rete Angelo Barone ha disposto il prolungamento dell’orario di apertura sino alle ore 17,00 dei giorni 31 ottobre, 1 e 2 novembre.

Nella giornata del 31 ottobre, sarà possibile entrare al cimitero con le auto, nelle giornate dell’1 e 2 novembre non sarà possibile accedere con l’auto e verrà attivato, per anziani e disabili apposito servizio di bus navetta lungo il viale del cimitero.



Nella sala Martorana di Palazzo Comitini, il 30 ottobre a partire dalle ore 10 l’evento assume i caratteri internazionali grazie al convegno “Palermo-Messico, la vita è bella”. 

Una giornata di riflessione dove raccontare quello che era e che è la “Festa dei Morti” (da Palermo al Messico) celebrando la bellezza della vita. 






Dal 30 ottobre al 2 novembre il centro storico di Palermo e le sue circoscrizioni si animeranno di convegni, mostre, laboratori, favole, pupi di zucchero, video, danze e teatro. A Catania invece l’evento è pensato solo per i bambini. Non esiste un popolo al mondo che non li commemori. Che sia nel segno della tradizione o meno poco cambia. Perché ogni paese che si rispetti, sin dalle sue origini, commemora i suoi morti con una festa. E la Sicilia, così come il Messico, è l’unica al mondo in cui questa festa si intreccia stretta alla sua stessa identità, alla cultura dei popoli che l’hanno colonizzata nei secoli. È in questo solco che si incastra Notte di Zucchero, festa di morti, pupi e grattugie, la prima manifestazione nata per salvare la tradizionale festa dei morti siciliana che, con l’avvento di Halloween e non solo, si stava perdendo. Quest’anno l’appuntamento è doppio e si snoderà tra Palermo e Catania. Dal 30 ottobre al 2 novembre, a Palermo, tra piazza Pretoria, piazza Bellini, Palazzo delle Aquile, Palazzo Bonocore, il Monastero di Santa Caterina, il Teatro Bellini, il bunker antiaereo e le otto circoscrizioni della città, la sesta edizione della manifestazione dedicata non solo ai bambini ma anche agli adulti, ideata da Giusi Cataldo che ne cura la direzione artistica e sostenuta dall’assessorato alla Cultura della Città di Palermo, in collaborazione con la Città Metropolitana e la Fondazione Sant’Elia, porterà non solo alla riscoperta della tradizione grazie a laboratori e spettacoli, ma anche a mantenere in vita la memoria e il ricordo dei morti. Per questo il programma si apre a convegni, mostre, laboratori, favole, pupi di zucchero, video, danze, teatro e tanto altro. Una festa per tutti, dunque, adulti, bambini, famiglie per rinnovare una tradizione dai forti valori educativi che unisce le sponde di vita e di morte, insegnando ai più piccoli - grazie ad un passaggio fatto di doni, giochi, ricordi e raccoglimento - che dei cari defunti non si deve avere paura. Un modo dolce per legarli alla memoria di chi non c’è più. Un evento culturale in chiave urbana che ormai, grazie all’apprezzamento del pubblico e della critica, si attesta come punta di eccellenza dell’intrattenimento culturale di qualità in Sicilia. La collaborazione artistica con coordinamento è di Dora Argento, mentre l’organizzazione generale della Tiz di Tiziano Di Cara. E anche Catania, per il secondo anno consecutivo, ospiterà “Notte di Zucchero, festa di morti, pupi e grattugie”. Nella città dell’elefante, però, il coloratissimo evento ideato sempre da Giusi Cataldo, ma con l’organizzazione generale di KidsTrip, sarà dedicato ai veri protagonisti della festa: i bambini. L’appuntamento è previsto per la mattina del 2 novembre in piazza Università e nei laboratori del Teatro Machiavelli, sotto il patrocinio culturale della Città di Catania e con il sostegno dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana.


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