Bagheria - L’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone (nella foto) comunica che a causa di un guasto a due valvole di distribuzione dell’acqua lungo corso Baldassarre Scaduto si verificheranno disagi nella distribuzione dell’acqua in alcune zone della frazione marinara di Aspra ed in particolare in via Sant’Isidoro Monte, Mongerbino e alcune strade di Aspra. La ditta incaricata è già al lavoro ma l’intervento vero e proprio per risolvere il guasto, sostituire le due valvole e ripristinare la corretta erogazione avverrà lunedì mattina quando sarà necessario interrompere completamente l’erogazione idrica a tutta la frazione per sostituire le valvole che si trovano lungo il rettifilo. L’amministrazione comunale si scusa per il disagio che si verificherà per effettuare i lavori
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Bagheria - La città e la frazione di Aspra saranno dotati di «fontanelli» per la distribuzione dell’acqua pubblica che avranno la duplice funzione di fornire acqua potabile e al contempo ridurre il consumo di plastica in città.
È stata infatti, approvata dall’aula consiliare una mozione del consigliere di opposizione Paolo Amoroso (nella foto) de «L’Aquilone» che permetterà alle famiglie di abbattere i costi per l’acquisto di acqua minerale per uso domestico. «Da tempo immemorabile i cittadini sono costretti ad acquistare l’acqua da bere – afferma Amoroso – perché quella che esce dalla condotta comunale non è per niente gradevole, inoltre per acquistare le bottiglie di acqua minerale si sobbarcano un notevole dispendio economico che pesa sul bilancio familiare». Da queste considerazioni è nata la proposta, presentata in Consiglio già diversi anni fa, durante i suoi mandati di consigliere quando Amoroso aveva prospettato possibilità di dotare la città di distributori di acqua potabile.
«Si tratta di impianti veri e propri, collocabili in aree pubbliche accessibili – aggiunge Amoroso – che erogano normale acqua di rete che è la stessa che arriva nelle abitazioni rendendola però immediatamente gradevole dal punto di vista organolettico, grazie ad un sistema di filtraggio che priva l’acqua del cloro».
«Senza voler entrare troppo nell’ambito tecnico – dice ancora il consigliere – appare comunque evidente quanto possano essere molteplici gli aspetti positivi legati alla realizzazione dei fontanelli pubblici. Primo fra tutti, quello di offrire alle famiglie opportunità concrete di risparmio economico, in quanto la spesa media per l’acqua minerale di una famiglia italiana è grosso modo equivalente alla bolletta idrica. Il secondo aspetto, è quello legato alla riduzione dei rifiuti con meno plastica, meno consumo energetico e meno inquinamento». Un’iniziativa di tal genere sarebbe utile, quindi, a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica, contrastandone lo spreco e avvicinando la popolazione al consumo domestico dell’acqua pubblica che, in questo modo, sarebbe controllata e di qualità. «Condivido in pieno la proposta del consigliere Amoroso – dichiara l’assessore ai Servizi a rete, Angelo Barone – come amministrazione comunale c’è una intenzione di adottare i distributori d’acqua. Abbiamo avviato da tempo una serie di colloqui con le ditte, anche se al momento sono proteso a fare arrivare prima arriva l’acqua nelle case dei cittadini che adesso sarà più facile con il passaggio delle reti all’Amap».
Aggiornamento: 18 gen 2020
Si terrà il prossimo 26 febbraio la 37 edizione della storica marcia antimafia Bagheria – Casteldaccia del 1983. A comunicarlo, ieri, nell'aula consiliare di Bagheria, il presidente del centro studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, alla presenza
del sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, del presidente del consiglio di Bagheria Michele Sciortino, dell'assessore alla Legalità Daniele Vella, del deputato M5S Davide Aiello e dei presidenti del consiglio comunale di Casteldaccia Maria Giuseppa Di Salvo e di Altavilla, Biagio D'Ugo. La riunione di ieri è servita a fare il punto sull'organizzazione della marcia, sulle adesioni dei Comuni, delle Istituzioni, delle Forze dell'Ordine, dei sindacati, della Chiesa, per organizzare al meglio l'evento che mira al massimo coinvolgimento dei giovani e degli studenti. Allora l'obiettivo era quello di sensibilizzare cittadini ed istituzioni a lottare contro la mafia e i comportamenti mafiosi, oggi, occorre ancora sconfiggere le nuove mafie, più sottili e pervasive, spesso infiltrare negli apparati dei colletti bianchi e per questo più subdola. Tra il pubblico diversi soggetti coinvolti nell'organizzazione dell'evento che si ripeterà a 37 anni da quel 26 febbraio: la presidente della Caritas cittadina Mimma Cinà, padre Francesco Michele Stabile, diversi consiglieri comunali di Bagheria,tutta la I commissione consiliare, e ancora amministratori di enti locali dell'hinterland oltre ai docenti delle scuole bagheresi con qualche studente. Tra le iniziative che verranno messe in campo sino al 26 febbraio:l'organizzazione, in ognuno dei comuni dell'hinterland, di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza con la partecipazione di diverse associazioni del territorio, di delegazioni delle scuole e, soprattutto, di testimoni che parteciparono a quella storica marcia per gridare contro la mafia e che interverranno per raccontare quegli anni tristi in cui Bagheria, Casteldaccia e Villabate erano considerati il triangolo della morte. Il 37° anniversario della marcia ricade in un anno in cui ricadono due importanti anniversari: i 40 anni dalla morte di Piersanti Mattarella e 20 dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale svoltasi a Palermo nel 2000. Tra le altre iniziative che si vogliono organizzare -spiega il presidente del Centro Studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, la realizzazione di un osservatorio sovra-comunale sulla mafia. A prendere la parola diversi presenti alla riunione bagherese che, con un coro unanime, hanno sostenuto che occorra coinvolgere, quanto più possibile, i giovani, mediante le scuole. Il coinvolgimento dei giovani è quanto auspica anche il sindaco Filippo Maria Tripoli che ha ricordato quanto la mafia, nel nostro territorio, stia ancora operando con il traffico di droga che colpisce sopratutto i giovani. C'è chi poi, l'assessore del Comune di Santa Flavia, Fara Pipia, ha invitato a fare memoria e ricordare quanto accaduto 37 anni fa mediante la partecipazione di chi a quella marcia c'era come Gino Castronovo e Michele Bartolone già consiglieri comunali di Bagheria e ora Bartolone sindacalista CISL, e c'era ancora chi come il deputato Davide Aiello, castedaccese, e membro della Commissione parlamentare antimafia, ha sostenuto che si farà promotore per far patrocinare la manifestazione dalla Commissione nazionale antimafia e dal presidente Nicola Morra. Sulla legge che istituisce nuovamente l'insegnamento dell'ora di educazione civica e antimafia nelle scuole e di strumenti e linguaggi per arrivare ai giovani si è soffermato l'assessore Vella che si è rivolto soprattutto ai giovani. «Non siamo tanto in là da casi in cui i Comuni di scioglievano per mafia, abbiamo parenti nelle nostre stesse famiglie che sono o sono stati mafiosi» dice il presidente del consiglio di Altavilla Milicia, D'Ugo, la mafia non è sconfitta dunque, occorre ancora essere vigili: è questo l'intento della marcia che si terrà il 26 febbraio 2020.
Sotto potete guardare uno special sull'edizione del 2014 della marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia.
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