“Meno della metà della popolazione, attualmente non paga il tributo Tari, la tassa sui rifiuti”. A denunciarlo Vito Matranga, presidente dell’Amb, la partecipata del Comune che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città. In effetti il dato del presidente dell’Amb viene confermato dal responsabile apicale della Direzione VI - Entrate Tributarie e Fiscali, Giuseppe Bartolone che ha assunto l’incarico dallo scorso mese di luglio. “La percentuale degli evasori è del 45 per cento – dichiara Bartolone – infatti lo scorso anno 2018 per la Tari, ovvero a tassa per garantire il servizio rifiuti l’Amministrazione comunale ha incassato 4 milioni e100 mila euro, mentre quest’anno alla data del 30 settembre, il ruolino registra 3 milioni e 700 mila euro di incassato”. Ma non è soltanto la tassa Tari che viene evasa, anche l’Imu, ovvero la tassa sugli immobili viene disattesa da molti cittadini morosi. “Per quanto concerne l’Imu – dice ancora il dirigente comunale – nel 2018 sono confluiti nelle casse comunali 5 milioni e 50 mila euro e quest’anno 2019, fino ad ora sono state incassati 3 milioni e 350 mila euro con un recupero di una buona fetta di tasse che in precedenza non venivano pagate. Questo grazie all’impegno dei miei collaboratori con i quali conto di aumentare, nel prossimo anno 2020, attraverso una serie di controlli incrociati, il gettito fiscale, almeno del dieci per cento”. In pratica mancherebbero all’appello circa 8 milioni di euro. Secondo Bartolone una parte di quanto recupero è dovuto ad una discreta partecipazione dei contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata dei debiti pregressi. “Il Consiglio comunale aveva approvato tale possibilità che prevede l’annullamento della sanzione per il periodo di contribuzione che va dall’anno 2000 al 2017 e in questo modo abbiamo recuperato qualcosa”. Intanto a dicembre bussano alle porte altre scadenze per i contribuenti, ovvero il pagamento del saldo Imu che deve essere effettuato entro il 16 dicembre e il saldo Tari entro il 31 dicembre. Nel primo caso i cittadini hanno ricevuto i modelli F/24 per il pagamento in banca o all’ufficio postale, mentre nel secondo il modello in autoliquidazione deve essere scaricato collegandosi al sito del Comune. Sempre Giuseppe Bartolone ricorda che le aliquote sono uguali allo scorso anno. Intanto il consigliere comunale di maggioranza, Gino D’Agati, in quota “Radici Future” ringrazia il presidente Matranga per aver sollevato la problematica della scarsa riscossione dei tributi in città e ricorda che: “Questo compito di controllo compete all’Amministrazione comunale – dice il consigliere – stiamo infatti potenziando l’ufficio, perché è importate far pagare tutti. Sono dell'idea che se tutti pagano, la Tari verrà ridotta e ci guadagneremo tutti”. Il portavoce di “Articolouno Bagheria” Rosario Tomasello afferma che “la Tari copre il costo del servizio, a parte una piccolissima percentuale accantonata nel fondo evasori. Impegniamoci tutti invece ad aumentare la raccolta differenziata in quantità e qualità con la premialità, diminuiamo l’abuso di noli a caldo e a freddo, e avremo una diminuzione del costo del 20 per cento con la possibilità di assumere almeno altre 11 persone a potenziare il servizio”. Nell’ambito della lotta all’evasione ed elusione fiscale, ancora molto alta come si può notare, nonostante i controlli esercitati, istituita con una direttiva del Segretario generale del Comune, Daniela Amato, di concerto con l’Amministrazione comunale, una cabina di regia, quale struttura di riferimento comunale sulla riscossione di tutte le entrare del Comune, con compito di coordinamento tra gli uffici. Il provvedimento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Tripoli è stato varato, in considerazione della delicata situazione finanziaria in cui si trova il Comune di Bagheria anche a seguito degli effetti ereditati dal dissesto finanziario. L’Amministrazione comunale ha infatti, deciso di puntare al potenziamento della riscossione di tutte le entrate in modo sinergico e trasversale ed ha dato specifico indirizzo di adottare le misure organizzative necessarie con il coinvolgimento di tutte le direzioni al fine di assicurare l’interscambio di dati tra i diversi uffici e servizi. Inoltre, con la direttiva dello scorso 9 luglio scorso, relativa alla riscossione delle entrate comunali ed equilibri di bilancio e sana gestione finanziaria, il Segretario generale ha emanato specifiche disposizioni organizzative in materia e in particolare ha disposto che venga nominato un referente in ciascuna direzione per occuparsi della riscossione delle entrate di competenza e per interfacciarsi con la cabina di regia. (Nella foto Pig, Vito Matranga)
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FICARAZZI. Finanziato il consolidamento e il restauro dello scalone di accesso dello storico Castello Giardina, mediante interventi di manutenzione straordinari. Il finanziamento è stato erogato dal Dipartimento infrastrutture dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità per un importo complessivo di 518.299,63 euro. In base alla nota della Regione, i lavori dovranno essere appaltati entro 180 giorni dalla data di accredito della somma, pena la revoca del finanziamento. “Il nostro lavoro e i tanti sacrifici del personale dell'Ufficio tecnico comunale vengono premiati con risultati concreti – afferma il sindaco Paolo Francesco Martorana – un grazie a tutta la squadra politica e amministrativa che ci supporta ogni giorno nella nostra azione amministrativo”. Il progetto di restauro e consolidamento dello scalone è stato redatto dallo studio palermitano “Asia Progetti” duretto dall’architetto Francesco Laudicina in collaborazione con l’architetto Rosaria Ribuffo esperta in BIM (Building Information Modeling) e l’ingegnere Claudia Traficante strutturista, coadiuvati dalla dottoressa Ambra Giordano, esperta in tecniche di restauro. L’intervento consiste nell'utilizzo di tecniche innovative e tecnologie “Green” non invasive nel settore del restauro, come ad esempio l'uso di materiali compositi FRP di supporto, costituiti da tre diverse tipologie di fibre: fibra di vetro (nota con l'acronimo di G.F.R.P. Glass Fiber Reinforced Polymer o P.R.F.V. Poliestere Rinforzato con Fibra di Vetro), mutuate da altri settori dell'ingegneria come quella meccanica ed aerospaziale. Secondo i progettisti la spinta a quest’approccio proposto dallo studio di progettisti è avvenuta attraverso la illuminata filosofia della amministrazione del Comune di Ficarazzi che ha voluto un progetto innovativo adeguato ai tempi moderni ma nel rispetto della storia, finalizzato a dare nuova vita una icona del comune stesso e di una architettura siciliana nota in tutto il mondo. La scalinata è un'opera architettonica monumentale unica in tutta la provincia di Palermo per la sua maestosità. “Per la mia Comunità, il Castello Giardina rappresenta il più forte riferimento identitario – aggiunge il sindaco Martorana – la sua storia, attraversa infatti, i secoli dal vice Re Pietro Speciale fino al Principe Giardina De Guevara. L'Amministrazione comunale, grazie all'impegno costante di tutto l'ufficio tecnico e la Regione Sicilia in persona del Presidente Musumeci e del dirigente Giovanni Angileri, è riuscita a ottenere il finanziamento che riporterà l'originaria bellezza del prezioso sito culturale”.
E' quanto si legge dalla relazione annuale della ragioneria generale, approvata per la prima volta dalla giunta pochi giorni fa. Una vera e propria presa d'atto per una situazione ormai nell'aria da almeno due anni. Dati quantomeno allarmanti, non soltanto già per la corte dei conti, che in ogni occasione di spesa non manca di ricordarlo con note ormai continue. Ma anche per la cittadinanza. Si sono registrati in questi anni amenti di costo per la voce tasse comunali. Irpef e Tari su tutte. L'ente a seguito del riaccertamento straordinario avrebbe dovuto ripianare un disavanzo pari a 4.307.565 milioni di euro, ma nel corso del 2018 tale disavanzo lievita fino ad arrivare a più del doppio previsto, chiudendo con un disavanzo di 9.912.517 milioni di euro.
Si legge nella stessa delibera che i debiti fuori bilancio già per l'anno 2018 ammontavano a 1.337.418 euro. Senza considerare l'attuale situazione patrimoniale riguardante il 2019.
Ed ancora, detto disavanzo di debiti attivi a seguito del riaccertamento avrebbe dovuto essere contenuto entro la cifra di 2.889.308 milioni di euro. pertanto viene a generarsi, per la differenza fra il disavanzo reale di quasi 10 milioni e la cifra massima consentita di poco meno di 3 milioni, un disavanzo di 7.023.208 milioni di euro che non potrà essere ripianato in nessun modo dal comune nel triennio successivo.
Una mazzata vera e propria per i conti del comune dove si non approvano ufficialmente bilanci. Fra poco andrà in scadenza il 2019.
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