«Apprendo con grande rammarico quanto accaduto al Pte di Bagheria. Nessuna motivazione giustifica la violenza. I medici spesso si trovano a lavorare come se fossero in frontiera, e questo non può accadere»- commenta così il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli la grave aggressione avvenuta al Pte (Presidio territoriale d'emergenza) di Bagheria. La scorsa notte un uomo di 59 anni nei locali del Pte, in via Papa Giovanni XXIII ha aggredito un medico di turno che ha chiesto l'intervento della polizia e dei sanitari del 118. «Auguro al dottore una pronta guarigione, a breve incontrerò i vertici di Asp per capire i tempi di apertura del nuovo Pte di Bagheria in via Capitani».
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Nel giro di venti giorni tre atti vandalici di grossa entità per la sezione del Liceo Danilo Dolci a Villabate, in via Alcide De Gasperi. Il 16 Aprile furti di computer, in seguito al rientro dalle vacanze pasquali, scuola vandalizzata con schiuma d' estintore che ha reso inagibile la struttura per parecchi giorni oltre al danno economico.
Oggi, dopo pochi giorni dalle ultime volte, ragazzi e docenti tornati dal weekend si sono trovati di fronte l'ennesimo atto vandalico. Questa volta di grosse entità. Irene Ferrara in post su facebook scrive: "Volete forse toglierci il diritto allo studio? Sappiate che non ci riuscirete. A VILLABATE C'È UN LICEO. Unica fonte che può garantire civiltà in questo paese di pazzi. Perché io queste cose non me le spiego." Ed ancora ricorda che la finestra da cui erano entrati i vandali nel mese di Aprile è ancora rotta, ferma al momento in cui è stata scassinata.
Raggiunte al telefono le professoresse Saguto e Marsala responsabili dell'istituto, ci hanno precisato che nessun segnale di disagio gli è pervenuto dai ragazzi tanto da giustificare azioni del genere. A quanto pare la matrice degli eventi sembrerebbe quindi esterna. Aggiungendo che si tratta di un attacco alla cultura e alla civiltà della città periferia di Palermo oltre che alla scuola in quanto luogo di istruzione alla legalità.
Dei raid notturni non ci è traccia filmata, ma si registrano danni a simboli religiosi, impregnati di tintura di iodio, lavagne rubate, banchi e sedie divelti, danni a infissi, anche a quelli blindati. Aggiungendosi alla somma ai già ingenti guai delle scorse volte.
A quanto pare un abitazione, ma potrebbe anche essere un magazzino di stoccaggio frutta e verdura, fra il civico 363 e il civico 341 del corso Umberto I di Ficarazzi è andato in fiamme tra le ore 22:30 e le 23:00 della notte scorsa. Le cause non sono ancora state accertate ma sembrano essere di natura accidentale. Nessuna denuncia è stata ancora sporta per attività dolosa. Un filo scoperto quindi che con il forte vento di scirocco di questi giorni e complice un impianto poco moderno avrebbe dato il via all'incendio dell'immobile. Sul posto i vigili del fuoco intervenuti repentinamente, con due mezzi pesanti e un auto leggera, hanno controllato le fiamme in meno di 30 minuti.
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