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Bagheria - E’ stata indetta per giovedì 26 settembre 2019, alle ore 11,00, una conferenza stampa per raccontare alla cittadinanza i contenuti della missione in Cina, presso il summit “WORLD LEMON INDUSTRY DEVELOPMENT”, la prima Conferenza mondiale sullo sviluppo dell’industria dei limoni (WLIDC) e il viaggio nella  provincia del Sichuan e nella città di Ziang.

La conferenza, alla presenza del sindaco Filippo Maria Tripoli, dei componenti della delegazione bagherese che ha accompagnato il sindaco in Cina e della dottoressa, Cinzia Chen, titolare della società GIVIA srl esperta in politiche di sviluppo e reciprocità tra Cina e Italia, , è stata spostata dalla  sala Borremans di villa Butera alla sala Giunta dello stesso storico edificio di rappresentanza.

Durante la conferenza, dove era stato invitato anche il presidente di Sicindustria Alessandro Albanese (che non potrà essere presente per inderogabili impegni) verrà letta una sua nota che dimostra l’avvio di una collaborazione tra i due enti e con la quale in sindaco Filippo Maria Tripoli è stato invitato a partecipare al workshop organizzato da Sicindustria, il prossimo 27 settembre, per illustrare dettagli sulla prossima missione in Cina che l’associazione degli industriali siciliani sta organizzando.


 
 
 

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Al via il provvedimento contenuto nella legge di bilancio 2019 dello Stato. Con i commi 961 e 962 della LG n.145 del 30 dicembre 2018. Infatti parte il piano di rinegoziazione del debito pubblico di comuni, provincie e città metropolitane che hanno sottoscritto mutui con cassa depositi e prestiti (cdp). Le competenze da quest'anno sono state trasferite al Ministero del'Economia e Finanze (Mef) per le operazioni che porteranno alla riduzione del valore finanziario complessivo a beneficio degli enti. Scongiurata sembra la manovra lacrime e sangue degli enti locali per il pagamento delle rate dei mutui per non far saltare la propria finanza interna. In un momento in cui le casse degli enti locali e territoriali soprattutto in Sicilia risentono della crisi economica, la rinegoziazione dei mutui si traduce in una rilevante e significativa boccata d'ossigeno che a quanto scritto nero su bianco dal governo permetterà agli enti di avere una maggiore quantità di risorse a disposizione. Superando le accensioni di prestiti dallo Stato per poter sopravvivere e non andare in dissesto. Da più parti infatti si era reso il problema della difficoltà soprattutto al sud nella riscossione, per oggettiva situazione di povertà delle famiglie, costringendo negli anni la finanza locale, in assenza di un sistema derivato omogeneo, a dover chiedere prestiti e mutui da pagare con rate a scadenza molte volte trentennale. Riducendo ogni anno sempre di più il budget a disposizione e creando quelle situazioni ben note di disparità nei servizi. L'operazione resa possibile dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del ministero del 30 Agosto 2019. In cui vengono quindi rese note e modalità operative per procedere alla rinegoziazione con CDP con la firma da parte di un nuovo contratto in cui verranno individuai i nuovo piano di ammortamento delle rate. In Provincia di Palermo alcuni dei comuni inseriti nell'allegato al decreto sono risultati negli anni fortemente indebitati. Carini e Partinico i comuni più grandi presenti nell'elenco e contestualmente con più crediti complessivi accesi, nello specifico cinque mutui per complessivi 4,5 milioni Carini, nove mutui per  complessivi 2,2 milioni Partinico. Ma anche Monreale con 1,6 milioni e Piana degli Albanesi 2,2 milioni, Ficarazzi 500 mila euro, Campofelice di Roccella 460 mila euro e Villafrati 50 mila euro. Sono solamente alcuni dei comuni interessati dal provvedimento. Tutti comuni che avranno la possibilità di ridefinire l'ammortamento oltre al tasso d'interesse e il debito residuo fino all' 1/1/2019.


 
 
 


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“Il Figlio di Maria e di Giuseppe, la prima famiglia di profughi dell'era cristiana, dice oggi alla comunità civile e cristiana di Lampedusa: “Sii porto di approdo; sii porto salvo”. “Perché attorno a Maria, con questo titolo, Porto Salvo, ti sei da sempre ritrovata e continui a ritrovarti". “Sii porto di salvati e porto di salvezza soprattutto per chi è destinatario della predilezione di Dio: i suoi figli affamati, assetati, nudi, perseguitati, forestieri, ammalati, carcerati. A noi cristiani, il Signore, rivestendoci della sua Luce, continua a dire: “Voi siete la luce del mondo, il sale della terra”. Rinnova la sua chiamata: “venite vi farò pescatori di uomini".

Lo ha detto l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nel corso dell’omelia pronunciata ieri mattina a Lampedusa, durante la concelebrazione Eucaristica, presieduta nella Parrocchia di San Gerlando per i festeggiamenti in onore della patrona dell’isola delle Pelagie.

Mons. Lorefice, per l’occasione, ha utilizzato il pastorale realizzato con il legno dei barconi, che ha usato Papa Francesco, nel suo primo viaggio l’8 luglio 2013. A sovrastare l’abside della chiesa parrocchiale, la Croce “Milagro” donata all’isola dallo stesso Pontefice, realizzata con i remi dei barconi dei migranti.

Nella sua riflessione l'Arcivescovo ha poi aggiunto: “Il Figlio di Dio che oggi dice a questa nostra santa assemblea, a questa nostra comunità cristiana che porta il nome di Gesù, Cristo: “Alzati! Rivestiti di luce” (Is 60,1). La luce di Cristo dilata il tuo cuore. Il nostro cuore. La luce di Dio, accolta, dilata il cuore. “L’abbondanza del mare si riversa su di te” (Is 60, 5), come ha annunziato il profeta Isaia. Il Figlio di Maria che dice a questa nostra umanità: “Non fuggire. Non chiuderti. Non voltare le spalle. Non alzare i muri. Chi viene dal mare è “la ricchezza delle genti” (Is 60, 5). È ricchezza perché – ha continuato – arrivano figli d’uomo e dunque figli di Dio. Figli amati da Dio. Destinati alla luce e alla vita da Dio. Le genti che arrivano dal mare sono portatori di ricchezza. Sul loro volto è la ricchezza del volto di persona, sono corpi umani, storie, sentimenti, portano attese, hanno sentimenti, desideri, ricercano felicità, libertà, pienezza di vita”.

Mons. Lorefice si è recato anche presso il cimitero, accompagnato dai parroci don Carmelo La Magra e don Fabio Maiorana insieme a Paola La Rosa del Forum Lampedusa Solidale, dove si è fermato in religioso silenzio davanti alle tombe delle persone morte nel Canale di Sicilia durante le traversate per sfuggire alle guerre, alla fame e alle torture subite nei centri di detenzione libici.

La visita a Lampedusa, da parte del nostro Arcivescovo, ci fa fare memoria dell'indimenticabile gesto profetico compiuto da Papa Francesco recatosi sull'Isola da pellegrino all'inizio del Suo ministero petrino.


 
 
 
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