- Antonino Martorana
- 25 set 2019
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Al via il provvedimento contenuto nella legge di bilancio 2019 dello Stato. Con i commi 961 e 962 della LG n.145 del 30 dicembre 2018. Infatti parte il piano di rinegoziazione del debito pubblico di comuni, provincie e città metropolitane che hanno sottoscritto mutui con cassa depositi e prestiti (cdp). Le competenze da quest'anno sono state trasferite al Ministero del'Economia e Finanze (Mef) per le operazioni che porteranno alla riduzione del valore finanziario complessivo a beneficio degli enti. Scongiurata sembra la manovra lacrime e sangue degli enti locali per il pagamento delle rate dei mutui per non far saltare la propria finanza interna. In un momento in cui le casse degli enti locali e territoriali soprattutto in Sicilia risentono della crisi economica, la rinegoziazione dei mutui si traduce in una rilevante e significativa boccata d'ossigeno che a quanto scritto nero su bianco dal governo permetterà agli enti di avere una maggiore quantità di risorse a disposizione. Superando le accensioni di prestiti dallo Stato per poter sopravvivere e non andare in dissesto. Da più parti infatti si era reso il problema della difficoltà soprattutto al sud nella riscossione, per oggettiva situazione di povertà delle famiglie, costringendo negli anni la finanza locale, in assenza di un sistema derivato omogeneo, a dover chiedere prestiti e mutui da pagare con rate a scadenza molte volte trentennale. Riducendo ogni anno sempre di più il budget a disposizione e creando quelle situazioni ben note di disparità nei servizi. L'operazione resa possibile dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del ministero del 30 Agosto 2019. In cui vengono quindi rese note e modalità operative per procedere alla rinegoziazione con CDP con la firma da parte di un nuovo contratto in cui verranno individuai i nuovo piano di ammortamento delle rate. In Provincia di Palermo alcuni dei comuni inseriti nell'allegato al decreto sono risultati negli anni fortemente indebitati. Carini e Partinico i comuni più grandi presenti nell'elenco e contestualmente con più crediti complessivi accesi, nello specifico cinque mutui per complessivi 4,5 milioni Carini, nove mutui per complessivi 2,2 milioni Partinico. Ma anche Monreale con 1,6 milioni e Piana degli Albanesi 2,2 milioni, Ficarazzi 500 mila euro, Campofelice di Roccella 460 mila euro e Villafrati 50 mila euro. Sono solamente alcuni dei comuni interessati dal provvedimento. Tutti comuni che avranno la possibilità di ridefinire l'ammortamento oltre al tasso d'interesse e il debito residuo fino all' 1/1/2019.