Buone notizie per le politiche sociali. E' stato finanziato il progetto “La mia casa” a valere dell’avviso 4/2016 Pon Inclusione Azione 9.5.9 – PO I FEAD Misura 4. Il progetto prevede la riattivazione a Bagheria del Pronto Soccorso Sociale che potrà accogliere per un breve periodo al massimo 4 persone (nucleo familiare) che si trovano fuori casa, e l’apertura di un appartamento housing first struttura di secondo livello che prevede ospitalità di massimo 4 persone singole che vivono in condizioni di estrema povertà e privi di rete familiare. In questo caso il periodo di accoglienza sarà più prolungato. Il servizio per ogni persona che verrà presa in carico attiverà interventi specifici per il raggiungimento dell’autonomia abitativa e sociale. Il progetto prevede: - fornitura di beni di prima necessità; -dotazione di starter pack (letti, reti, materassi, armadi, tavoli, sedie ecc..); - kit casa - kit per l’igiene personale - Accoglienza, ascolto e presa in carico della persona - Accompagnamento e supporto nella ricerca dell’abitazione e consulenza legale - Supporto all’ingresso in appartamento e orientamento ai servizi presenti sul territorio. I servizi saranno erogati dalla Caritas Diocesana di Palermo che ha partecipato alla gara indetta dalla Città Metropolitana di Palermo. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Maria Tripoli ha messo a disposizione della Città Metropolitana due immobili confiscati alla mafia, un appartamento sito in Contrada Incorvino (pronto soccorso sociale) e un appartamento in via Dante. «Prima di ora, la gara è andata deserta in assenza di immobili a disposizione - spiega l'assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore - . E’ stata importante e proficua la sinergia istituzionale tra l’assessorato con il suo servizio sociale professionale e la Città Metropolitana di Palermo. Avremo un servizio necessario a contrastare le povertà nella nostra comunità che diviene sempre più una città solidale». Questo intervento fa parte di un’azione di contrasto alle povertà più ampia che l’amministrazione Tripoli ha messo in campo per rispondere ai bisogni dei concittadini più fragili. Le azioni verranno a breve presentate alla città con una conferenza stampa.
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Bagheria - L’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone (nella foto) comunica che a causa di un guasto a due valvole di distribuzione dell’acqua lungo corso Baldassarre Scaduto si verificheranno disagi nella distribuzione dell’acqua in alcune zone della frazione marinara di Aspra ed in particolare in via Sant’Isidoro Monte, Mongerbino e alcune strade di Aspra. La ditta incaricata è già al lavoro ma l’intervento vero e proprio per risolvere il guasto, sostituire le due valvole e ripristinare la corretta erogazione avverrà lunedì mattina quando sarà necessario interrompere completamente l’erogazione idrica a tutta la frazione per sostituire le valvole che si trovano lungo il rettifilo. L’amministrazione comunale si scusa per il disagio che si verificherà per effettuare i lavori
Bagheria - La città e la frazione di Aspra saranno dotati di «fontanelli» per la distribuzione dell’acqua pubblica che avranno la duplice funzione di fornire acqua potabile e al contempo ridurre il consumo di plastica in città.
È stata infatti, approvata dall’aula consiliare una mozione del consigliere di opposizione Paolo Amoroso (nella foto) de «L’Aquilone» che permetterà alle famiglie di abbattere i costi per l’acquisto di acqua minerale per uso domestico. «Da tempo immemorabile i cittadini sono costretti ad acquistare l’acqua da bere – afferma Amoroso – perché quella che esce dalla condotta comunale non è per niente gradevole, inoltre per acquistare le bottiglie di acqua minerale si sobbarcano un notevole dispendio economico che pesa sul bilancio familiare». Da queste considerazioni è nata la proposta, presentata in Consiglio già diversi anni fa, durante i suoi mandati di consigliere quando Amoroso aveva prospettato possibilità di dotare la città di distributori di acqua potabile.
«Si tratta di impianti veri e propri, collocabili in aree pubbliche accessibili – aggiunge Amoroso – che erogano normale acqua di rete che è la stessa che arriva nelle abitazioni rendendola però immediatamente gradevole dal punto di vista organolettico, grazie ad un sistema di filtraggio che priva l’acqua del cloro».
«Senza voler entrare troppo nell’ambito tecnico – dice ancora il consigliere – appare comunque evidente quanto possano essere molteplici gli aspetti positivi legati alla realizzazione dei fontanelli pubblici. Primo fra tutti, quello di offrire alle famiglie opportunità concrete di risparmio economico, in quanto la spesa media per l’acqua minerale di una famiglia italiana è grosso modo equivalente alla bolletta idrica. Il secondo aspetto, è quello legato alla riduzione dei rifiuti con meno plastica, meno consumo energetico e meno inquinamento». Un’iniziativa di tal genere sarebbe utile, quindi, a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica, contrastandone lo spreco e avvicinando la popolazione al consumo domestico dell’acqua pubblica che, in questo modo, sarebbe controllata e di qualità. «Condivido in pieno la proposta del consigliere Amoroso – dichiara l’assessore ai Servizi a rete, Angelo Barone – come amministrazione comunale c’è una intenzione di adottare i distributori d’acqua. Abbiamo avviato da tempo una serie di colloqui con le ditte, anche se al momento sono proteso a fare arrivare prima arriva l’acqua nelle case dei cittadini che adesso sarà più facile con il passaggio delle reti all’Amap».
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