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Questo è quello che ho trovato stamattina. Certo per molti non è più “di moda” una tragedia di 35 anni fa, ma vi assicuro che a me ed a tanti altri brucia ancora come fosse ieri. Possiamo organizzare 1000 manifestazioni e 10.000 marce, ma poco cambierà... E allora battiamoci ancora più forte per quel poco! Papà, la Bagheria per bene si è messa in moto per rimediare a questo scellerato oltraggio. E anche se i più non ne parleranno, noi saremo assieme a te ed a quell’albero. La memoria è futuro e speranza. E' quanto si legge sulla pagina facebook di Giovanni Busetta, imprenditore, figlio di Pietro Busetta, vittima innocente del terrorismo mafioso, assassinato il 7 Dicembre 1984 per una vendetta trasversale, all'indomani dell'atto vandalico ai danni della targa che ricorda suo padre Pietro, il commerciante ucciso dalla mafia 35 anni fa. L'amministrazione comunale, il presidente del Consiglio comunale Michele Sciortino in rappresentanza di tutto il Consiglio condannano il vile atto. La targa era stata collocata il 7 dicembre dello scorso anno, nel giardino della villetta “Vittime della mafia”, per iniziativa del Leo Club nel corso di una manifestazione pubblica alla quale avevano preso parte anche il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli e l'assessore alla Legalità Daniele Vella oltre a diversi consiglieri comunale.

Commenta così la distruzione della targa il sindaco Tripoli«ci sono simboli che più di altri sono importanti, e questo è uno di quei simboli perché non ricorda solo una vittima innocente ma una comunità che si ribella a illegalità, mafia, malaffare. Una comunità che non chiude occhi ma li spalanca lanciando segnali di rifiuto anche contro ogni clientela e omertà».L'amministrazione comunale - come riferisce l'assessore Vella - sentita la famiglia Busetta il Leo club e i Lions si è già mobilitata, insieme alle due associazioni per ricollocare la targa.



Organizzata dal gruppo ricreativo “Vieni Juoca” e dall’oratorio Maria SS. Addolorata di Aspra con il patrocinio del Comune di Bagheria il supporto dell’assessorato al Decentramento coordinato dall’assessore Angelo Barone ed il consigliere Andrea Sciortino organizza una tre giorni dedicata agli eventi di carnevale. Domenica 23 febbraio alle 15,30 con partenza dall’oratorio, si terrà una grande sfilata per le vie della frazione di Aspra ed infine martedì grasso, 25 febbraio, alle ore 16,00 festa in maschera presso l’oratorio parrocchiale.

Intanto l’amministrazione comunale desidera ringraziare tutte le scuole, i genitori, i bambini, i dirigenti scolastici,  in particolare l’assessore Emanuele Tornatore desidera ringraziare tutte le scuole paritarie del territorio: Il giardino di campanellino, Oplà, Qui quo qua, Il giardino di Momo, L’istituto Montessori, Simpatiche canaglie, VoglioAsilo, Play school e L’isola degli smemorati che hanno cofinanziato l’evento. L’assessore Maurizio Lo Galbo per la prima edizione del Carneval fest si aggiunge ai ringraziamenti generali e ringrazia i commercianti, i consiglieri comunali ed in particolare il consigliere Arturo Chiello, Sergio Cannizzaro e Maria Rosaria Ruggeri, che hanno collaborato e anche ai singoli cittadini ed in particolare Angela Russo e Loredana Caltagirone, e soprattutto gli sponsor la ditta Pirolandia  di Giuseppe La Rosa per i fuochi di artificio. L’assessore Angelo Barone ringrazia i ragazzi di Vieni Juoca per quanto realizzeranno ad Aspra e l’oratorio della frazione.  Sul sito del comune e sulle pagine facebook del Comune una ricca galleria di immagini e video realizzate durante la manifestazione.



Per qualcuno le incessanti preghiere dei devoti hanno funzionato, per altri il rimorso di chi ha compiuto l’atto sacrilego e per altri ancora la paura di essere scoperti e denunciati per furto, tenuto conto che nella zona sono piazzate le telecamere della video sorveglianza. Fatto sta che la statua della Madonna è ritornata al suo posto per la gioia di tutti i fedeli della Madonna dal volto dolce, vestita di bianco e con indosso un manto azzurro, con in braccio il Bambino Gesù. L’episodio criminoso era stato perpetrato nottetempo, presumibilmente nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorsi, quando ignoti hanno trafugato l’immagine sacra dalla cappella nel giardino attiguo alla chiesa della Madonna delle Grazie di Trabia, appartenente alla Confraternita omonima, ma è stato scoperto dopo alcuni giorni, dagli stessi confrati andati sul luogo a pulire la cappella e a deporre i fiori. “Giovedì fino al pomeriggio la statua non c’era nella nicchia – dichiara il confrate della Confraternita Giorgio Pace – ma la sera, attorno alle ore 21 hanno segnalato al superiore che la statua della Madonna era tornata miracolosamente al suo posto non sappiamo nemmeno chi l’abbia rimessa. Adesso ritireremo la denuncia, anche perché lo stesso maresciallo dei carabinieri ritiene sia stata una ragazzata. Il resto sono insinuazioni perché si può ipotizzare di tutto”. Di ragazzata aveva parlato anche il parroco della Parrocchia di santa Petronilla, don Marco Lupo, all’indomani del furto. “Ritengo che il furto della statua della Madonna è stato soltanto un piccolo atto vandalico – afferma – pertanto penso sia meglio sminuire su questo episodio seppure spiacevole”. I fedeli trabiesi che solitamente frequentano il luogo, anche per la vicinanza con il cimitero comunale, invece a seguito del furto hanno manifestato tutta la loro indignazione. “Un episodio questo che ci lascia sgomenti e attoniti – avevano dichiarato – considerata la sacralità dell'oggetto in questione e il legame che tutti i Trabiesi hanno con questa immagine. Da parte di altri invece è stata manifestata una grande e già ieri mattina molti hanno effettuato dei pellegrinaggi deponendo mazzi di fiori ai piedi della statua. “Questa Madonnina è incantevole, stupenda e meravigliosa – dice Anna Caggeggi – e mi affascina tanto. Brave quelle persone che sono riuscite a rimetterla al suo posto perché la Madonna appartiene ai fedeli di tutto il mondo”. Il furto della Madonna delle Grazie di Trabia aveva preoccupato l’intera comunità, anche perché in precedenza si erano verificati altri episodi simili come quello della campana della chiesa di Santa Marina a Termini Imerese. “La Confraternita della Madonna delle Grazie di Trabia gioisce nel rendere noto che la statua della Madonna col Bambino è stata nuovamente riposta da ignoti nella propria cappella. Si ringrazia di cuore chiunque abbia compiuto questo gesto, riparando a quello perpetrato precedentemente, così come si ringraziano quanti, attraverso i vari mezzi di comunicazione, hanno divulgato la notizia del furto della statua”.


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