Bagheria - Maurizio Lo Galbo, assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Bagheria, ha lanciato un concorso per eleggere il presepe più bello, l’invito a partecipare al contest è rivolto a tutte le scuole del territorio bagherese. L’obiettivo è quello di mettere in risalto lo spirito di collaborazione e il senso di comunità che una festività come il Natale riesce a suscitare anche tra i non credenti. «Auspico la partecipazione da parte di tutte le scuole a rendere più bello e legato alle tradizioni il nostro Natale - ha dichiarato l’assessore Lo Galbo - Il Natale è forse la festa religiosa più importante del nostro Paese insieme alla Pasqua e ci stringiamo attorno a simboli che non sono solo i nostri simboli religiosi ma che ravvivano il senso di comunità». Ognuna delle scuole partecipanti realizzerà un presepe all’interno del proprio plesso scolastico impiegando la tecnica artistica ritenuta più consona, senza alcun tipo di limitazione imposta dal concorso. Al termine della competizione tutte le opere realizzate verranno visionate e valutate da una commissione giudicatrice costituita dai Presidenti di circolo dei plessi che saranno indicati dalle scuole, per poi eleggere il presepe ritenuto più simbolico e originale nella sua forma e nelle sue scelte artistiche. Il presepe, oltre che una rappresentazione della nascita di Cristo che ha origine da tradizioni medievali, è divenuto via via nei secoli un vero e proprio prodotto culturale, e come tale si è diffuso nei diversi paesi cattolici con significative varianti. Anche se l’idea di base, quella cioè di ricreare la fatidica scena della nascita del bambino Gesù, resta invariata, lo stesso non si può dire per i materiali usati e gli stili di costruzione dei diversi presepi. Così la ricostruzione varia anche per l’ambientazione, urbana o di campagna, spesso ispirata al paesaggio locale, proprio come avviene per le varie regioni italiane che inseriscono le scene all’interno di contesti che ripropongono le peculiarità delle varie aree geografiche che abitano. Da nord a sud il presepe è una tradizione molto diffusa e sentita, tuttavia è innegabile che sia proprio al sud Italia che affondi le sue radici in maniera ben più radicata, basti pensare alla serie di eventi collaterali che si ripetono ogni anno in prossimità delle festività natalizie. Così assistiamo a rappresentazioni di presepi viventi, mostre ed esposizioni di presepi artistici per le vie, i quartieri ed i monumenti più importanti delle città. Il presepe in Sicilia ha una lunga storia legata alla ricca tradizione dell’arte e dell’artigianato locali del XV secolo. A Palermo l’arte presepiale si diffonde tra il ‘600 e il ‘700, in quest’arte si distinguono i cosiddetti Bambinai che operavano nella zona della chiesa di San Domenico. Loro caposcuola fu Giulio Gaetano Zumbo del quale si può ammirare un presepe al Victoria and Albert Museum di Londra. Tra le rappresentazioni più note di Palermo ricordiamo il Presepe Artistico di pane nella chiesa dei Fornai nel quartiere Albergheria, il Presepe tradizionale in Cattedrale, allestito con preziose statuine d’epoca, quello in vetro dell’artista Pippo Madè in mostra alla Cappella Palatina, e l’esposizione di più di 200 presepi dal mondo realizzata all’Istituto San Giuseppe. Ci auspichiamo quindi che questa competizione possa rappresentare per Bagheria l’inizio di una nuova tradizione da rafforzare, perché no, anno dopo anno, grazie alla collaborazione tra gli studenti e le istituzioni scolastiche. Non ci resta che aspettare quindi per vedere i frutti di questa nuova iniziativa.
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Palermo - La dignità dei migranti, l’accoglienza di cui solo la Sicilia è capace. La storia contemporanea non solo di un’isola ma del mondo intero è protagonista delle fotografie di Antonio Parrinello, l’ultimo ospite degli eventi collaterali del World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo che per il terzo anno ha fatto tappa a Palermo. Sabato 5 ottobre a Palazzo Drago (al civico 382 di via Vittorio Emanuele, a partire dalle ore 18.30 e ad ingresso gratuito), il fotoreporter catanese che con la sua agenzia ha vinto il Pulitzer racconterà fatti e misfatti degli ultimi tempi. A moderare l’incontro sarà il giornalista Roberto Leone de La Repubblica.
Fotografo e giornalista catanese, inizia nel 1990 a collaborare per il quotidiano La Sicilia. Realizza reportage in Sud America, Ecuador, Colombia e Nicaragua pubblicati sul mensile Geodes. Successivamente collabora con l’agenzia Contrasto, pubblicando su Time, Paris Match, Venerdì di Repubblica, Sette del Corriere della Sera ed altri magazine italiani. Al Centro Sperimentale Televisivo di Roma segue dei corsi di televisione e cinema che lo portano a lavorare come fotografo di scena su diversi set cinematografici. Nel 2010 pubblica il libro fotografico sul film “La bella società” di Gian Paolo Cugno. Attualmente collabora con l’agenzia internazionale Reuters, che nel 2016 ha ricevuto il premio Pulitzer per i reportage fotografici sulle migrazioni, per quotidiani e magazine italiani, ed è fotografo di scena al Teatro Stabile di Catania.
La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre. Sabato e domenica l’apertura è prevista alle 10.30 mentre la chiusura a mezzanotte. Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e studenti universitari (4,50 euro).
SCHEDA TECNICA
Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019
Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382
Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)
Costo: 7,50 euro intero, 6 euro ridotto (under 25 e over 65), 5 euro ridotto (giornalisti e gruppi di 15 persone), 4,50 euro ridotto (scuole e martedì universitario), gratis (bambini under 12 e diversamente abili)
Palermo - Un mese per scoprire le storie che hanno segnato l’ultimo anno impresse negli scatti migliori del mondo. E su Palermo, ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, i riflettori sono stati puntati grazie al World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo che quest’anno ha trovato sede all’interno delle scuderie di Palazzo Drago, al civico 382 di via Vittorio Emanuele. Per l’ultimo weekend, sabato e domenica, la chiusura è fissata per la mezzanotte (apertura alle ore 10.30). L’evento in programma per giovedì 3 ottobre alle ore 18.30 dal titolo “Enzo Sellerio, la storia della fotografia neorealista in Italia” è stato annullato per un disguido tecnico. Si prosegue sabato 5 ottobre con l’ultima lecture del palinsesto collaterale. Sarà Antonio Parrinello il protagonista. Fotografo e giornalista catanese, inizia nel 1990 a collaborare per il quotidiano La Sicilia. Successivamente collabora con l’agenzia Contrasto, pubblicando su Time, Paris Match, Venerdì di Repubblica, Sette del Corriere della Sera ed altri magazine italiani. Oggi collabora con l’agenzia internazionale Reuters che nel 2016 ha ricevuto il premio Pulitzer per i reportage fotografici sulle migrazioni. Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e per gli studenti universitari (4,50 euro).
SCHEDA TECNICA Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019
Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382
Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)
Costo: 7,50 euro intero, 6 euro ridotto (under 25 e over 65), 5 euro ridotto (giornalisti e gruppi di 15 persone), 4,50 euro ridotto (scuole e studenti universitari), gratis (bambini under 12 e diversamente abili)
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