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Attori, insegnanti, adolescenti delle superiori, un gruppo veramente eterogeneo quello che prenderò parte al laboratorio sulla diversità che i Teatrialchemici terranno da oggi, lunedì 4 novembre al Teatro del Baglio di Villafrati, nell’ambito della quarta edizione di VERBA MANENT, rassegna di teatro contemporaneo diretta artisticamente da Valeria Sara Lo Bue.



Per cinque giorni, quindi sino a venerdì 8, dalle 18 alle 21, si lavorerà per presentare pubblicamente, alle 21.15 di sabato 9 novembre, DADALòVEPUNTOG, spettacolo che vedrà Luigi Di Gangi, Ugo Giacomazzi e Simona Stranci guidare i ragazzi della compagnia “Dadadàun” e i provetti attori.

Un progetto, Teatrialchemici-Dadadàun, che si fonda su anni di lavoro con i ragazzi down della provincia di Palermo e di Milano, che hanno portato alla creazione di testi, di spettacoli di prosa, di opera lirica contemporanea, di teatro danza in giro per l’Italia. E, grazie alla sperimentazione continua, anche alla nascita di un metodo di lavoro che li ha portato a vivere il teatro nella sua forma più veritiera e sconvol­gente, mettendo in gioco corpo e anima al servizio della creazione.


La partecipazione al laboratorio è gratuita, così come lo sarà assistere allo spettacolo di sabato prossimo, che aprirà il cartellone di questa edizione, promettendo veramente grandi emozioni.





Casteldaccia - E' stata inaugurata ieri 31 ottobre presso i locali della Torre Duca di Salaparuta, la personale di pittura "Esplosione di colori" di Nino La Spisa. Le opere esposte sono state introdotte dal sindaco della cittadina Giovanni Di Giacinto e dal professore Rosario Tornese. La mostra rimarrà aperta fino al 10 novembre.

Abbiamo visitato la mostra ed intervistato l'autore delle opere Nino La Spisa:


Vi sarà certamente capitato di osservare un dipinto che fa parte del patrimonio artistico mondiale e che magari avete visto decine di volte, ma di non essere in grado di dire chi sia l’artista. Riconoscere un’opera d’arte, individuarne l’autore e addirittura la datazione è di sicuro un’operazione complessa, in alcuni casi anche per chi la storia dell’arte la conosce e bene. In situazioni come questa ormai ci verrà in soccorso una nuova app, una sorta di Shazam ma per i quadri. Se Shazam ci ha semplificato le cose in materia musicale, Magnus corre in nostro soccorso per colmare ogni tipo di lacuna pittorica. L’applicazione, disponibile sull’Apple Store e su Google Play Store, offre infatti agli utenti la possibilità di ottenere qualsiasi tipo di informazione su un’opera d’arte scattando una semplice foto. Questo sistema è assimilabile a quello che si articola dietro il QR code, ormai diffuso all’interno dei musei o delle città turistiche, dove, dalla semplice scansione del codice bidimensionale posto in prossimità di un’opera d’arte con la fotocamera dei nostri moderni smartphone, si apre una vera e propria scheda di approfondimento informativo che ci fornisce quante più nozioni possibili sull’opera e il suo autore, e che difficilmente potrebbero essere inserite all’interno della semplice didascalia. I QR code possono essere considerati come dei supporti per l’archiviazione di dati e informazioni, nati originariamente per tracciare materiali e prodotti all’interno di magazzini e aziende. Il progetto prende il nome dal suo ideatore, Magnus Resch, sviluppatore tedesco noto per aver realizzato Larry’s List, il più grande database di arte contemporanea, con oltre otto milioni di opere, e ha incontrato numerose difficoltà durante il periodo di creazione. «Ci sono stati molti ostacoli per dare vita a uno Shazam dell’arte» - ha spiegato Resch al New York Times - «questo perché c’è molta più arte nel mondo di quante siano le canzoni. Ci sono voluti tre anni per catalogare tutto». Il modo in cui funziona è identico a quello di Shazam. Grazie alla tecnologia di riconoscimento delle immagini, è necessaria una semplice foto per scoprire il nome dell’autore del dipinto e le informazioni relative. Quelle di Magnus sono informazioni davvero approfondite che riguardano persino la valutazione economica dell’opera in questione e i materiali e le tecniche utilizzate. Magnus ha l’obiettivo di catalogare l’intero mondo dell’arte in un momento in cui esistono applicazioni davvero per qualunque ambito, basti pensare a Plantnet, lo Shazam per le piante, e StyleSnap, un’app di Amazon che sfrutta l’intelligenza artificiale per fare ricerche partendo dalla semplice foto di un vestito. Tuttavia questa non è la sola app che si occupi di arte, tra le novità infatti, ci sono Smartify, su cui i musei possono caricare le versioni digitalizzate delle proprie collezioni, e i nuovi progressi di Google Lens, la tecnologia avanzata di riconoscimento delle immagini di Google, che a giugno ha annunciato una partnership con il The Young Memorial Museum di San Francisco.



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