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Si inaugurerà domani, alle ore 17:00,  presso Villa Butera, la mostra, patrocinata dal comune di Bagheria,  della pittrice bagherese Enza Aiello dal titolo: “Antologia di una pittrice”. Nelle opere dell’artista, si coglie l’amore ed il legame con il territorio dove è nata e cresciuta. Nei suoi dipinti, caratterizzati dai colori accesi dei toni dell’arancio, Enza Aiello, esprime l’amore per la natura ed i tramonti, e riporta la memoria della sua felice infanzia che nelle sue opere prende vita.

«Siamo felici di ospitare la mostra di un’ artista bagherese che con il suo talento e le sue opere contribuisce a far conoscere il nostro territorio cui ella si ispira» ha affermato il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli.

«I lavori di Enza Aiello sono capolavori che parlano delle nostre origini, espressione di una realtà che ci appartiene e che l’artista è stata capace di rappresentare egregiamente –  dice l’assessore allo Spettacolo Maurizio Lo Galbo promotore della mostra. 

Enza Aiello nasce a Bagheria il 29 agosto 1957 da una semplice famiglia numerosa, fin da piccola si dedica a seguire dei corsi di cucito e di ricamo. Inizialmente si dedica all’artigianato artistico su stoffa, in seguito, frequenterà dei corsi accademici per acquisire le tecniche pittoriche.


Casteldaccia - E' stata inaugurata ieri 31 ottobre presso i locali della Torre Duca di Salaparuta, la personale di pittura "Esplosione di colori" di Nino La Spisa. Le opere esposte sono state introdotte dal sindaco della cittadina Giovanni Di Giacinto e dal professore Rosario Tornese. La mostra rimarrà aperta fino al 10 novembre.

Abbiamo visitato la mostra ed intervistato l'autore delle opere Nino La Spisa:


Vi sarà certamente capitato di osservare un dipinto che fa parte del patrimonio artistico mondiale e che magari avete visto decine di volte, ma di non essere in grado di dire chi sia l’artista. Riconoscere un’opera d’arte, individuarne l’autore e addirittura la datazione è di sicuro un’operazione complessa, in alcuni casi anche per chi la storia dell’arte la conosce e bene. In situazioni come questa ormai ci verrà in soccorso una nuova app, una sorta di Shazam ma per i quadri. Se Shazam ci ha semplificato le cose in materia musicale, Magnus corre in nostro soccorso per colmare ogni tipo di lacuna pittorica. L’applicazione, disponibile sull’Apple Store e su Google Play Store, offre infatti agli utenti la possibilità di ottenere qualsiasi tipo di informazione su un’opera d’arte scattando una semplice foto. Questo sistema è assimilabile a quello che si articola dietro il QR code, ormai diffuso all’interno dei musei o delle città turistiche, dove, dalla semplice scansione del codice bidimensionale posto in prossimità di un’opera d’arte con la fotocamera dei nostri moderni smartphone, si apre una vera e propria scheda di approfondimento informativo che ci fornisce quante più nozioni possibili sull’opera e il suo autore, e che difficilmente potrebbero essere inserite all’interno della semplice didascalia. I QR code possono essere considerati come dei supporti per l’archiviazione di dati e informazioni, nati originariamente per tracciare materiali e prodotti all’interno di magazzini e aziende. Il progetto prende il nome dal suo ideatore, Magnus Resch, sviluppatore tedesco noto per aver realizzato Larry’s List, il più grande database di arte contemporanea, con oltre otto milioni di opere, e ha incontrato numerose difficoltà durante il periodo di creazione. «Ci sono stati molti ostacoli per dare vita a uno Shazam dell’arte» - ha spiegato Resch al New York Times - «questo perché c’è molta più arte nel mondo di quante siano le canzoni. Ci sono voluti tre anni per catalogare tutto». Il modo in cui funziona è identico a quello di Shazam. Grazie alla tecnologia di riconoscimento delle immagini, è necessaria una semplice foto per scoprire il nome dell’autore del dipinto e le informazioni relative. Quelle di Magnus sono informazioni davvero approfondite che riguardano persino la valutazione economica dell’opera in questione e i materiali e le tecniche utilizzate. Magnus ha l’obiettivo di catalogare l’intero mondo dell’arte in un momento in cui esistono applicazioni davvero per qualunque ambito, basti pensare a Plantnet, lo Shazam per le piante, e StyleSnap, un’app di Amazon che sfrutta l’intelligenza artificiale per fare ricerche partendo dalla semplice foto di un vestito. Tuttavia questa non è la sola app che si occupi di arte, tra le novità infatti, ci sono Smartify, su cui i musei possono caricare le versioni digitalizzate delle proprie collezioni, e i nuovi progressi di Google Lens, la tecnologia avanzata di riconoscimento delle immagini di Google, che a giugno ha annunciato una partnership con il The Young Memorial Museum di San Francisco.



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