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E' stata ripulita la zona vicino la centrale enel che si trova sulla strada provinciale 16. A renderlo noto l’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone. “Quella che è un’attività ordinaria, nel nostro Comune, talvolta diventa, straordinaria perché sono tanti e tali gli abbandoni in alcune zone che per ripulirle poi ci vuole un impegno di uomini e mezzi triplo – sostiene l’assessore Barone – «l’amministrazione comunale, si augura che tutti i cittadini contribuiscano a mantenere pulita e anzi a denunciare i casi di abbandono». 

L’area è sottoposta a controlli con telecamere fisse e mobili. Sono già in possesso dell’amministrazione diversi video che immortalano alcuni trasgressori che abbandonano rifiuti. Video che opportunamente oscurati a breve verranno resi pubblici.

Purtroppo già stamani dopo la pulizia di ieri sono apparsi dei sacchetti abbandonati. «Chi ha abbandonato i sacchetti si vede in maniera chiara, così come la targa del suo veicolo» dice l’assessore Barone – «saremo inflessibili».


 
 
 

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Prorogato il contratto a tempo determinato a 21 operatori ecologici che curano la raccolta differenziata in città. Il provvedimento dell'Amb, l'Azienda multiservizi in house del Comune prevede la proroga fino al 30 settembre 2019, del contratto di lavoro per coloro che sono stati collocati nella graduatoria definitiva approvata con verbale del 6 novembre 2018 e valida dal 1 dicembre 2018 al 28 febbraio 2019 e della determina di proroga a seguito dell’ordinanza del Tar regionale per la Sicilia del 23 febbraio 2019 con la quale si ordinava la rimodulazione della graduatoria. A seguito di tali provvedimenti l'Amb, con determina del 27 febbraio 2019 ha prorogato i contratti a tempo determinato fino al 24 marzo 2019 e successivamente l'assemblea dei soci del 20 marzo 2019, ha ulteriormente prorogati i contratti fino al 30 giugno 2019. “L’assenza di tale personale determinerebbe un gravissimo momento di difficoltà nell'espletamento del servizio – afferma il presidente del consiglio di amministrazione ingegnere Giuseppe Di Martino – la proroga dei contratti permette all'Azienda di potere usufruire di personale necessario a garantire un sufficiente servizio di igiene urbana”. Attualmente il servizio di gestione dei rifiuti ha una dotazione organica di operatori ecologici inferiore rispetto alle esigenze del servizio ed abbisogna dell'ulteriore supporto costituito dai 21 operatori ecologici di livello J attualmente in servizio. La spesa complessiva per assicurare il servizio compreso il costo dei 21 operatori ecologici trova necessaria copertura finanziaria con fondi aziendali previsti dal Piano finanziario 2019 trasmesso ed approvato dall'amministrazione comunale. Intanto dopo diversi anni, è partito martedì scorso, un intervento di disinfestazione su tutta la città. L'intervento svolto da una ditta incaricata, verrà supervisionato dall’Amb e verrà seguito da due dipendenti Amb ed uno della logistica comunale. A comunicare l’intervento il sindaco Filippo Tripoli e l’assessore ai Servizi a rete Angelo Barone. “La disinfestazione servirà a combattere blatte, zanzare, pulci e zecche – dichiara l’assessore Barone – e durerà per circa 3/4 giorni. I prodotti utilizzati sono di origine biologica ed innocui per gli animali domestici”. Soddisfazione è stata espressa dai cittadini del quartiere Monaco che nei giorni scorsi avevano chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale.


 
 
 

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Dopo l’abbattimento delle prime case abusive dello scorso 29 maggio, Legambiente chiede di proseguire nell’azione repressiva da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di chi ha costruito illegalmente, deturpando il territorio. “Finalmente anche a Bagheria entrano in azione le ruspe per l’abbattimento delle case abusive – dichiarano Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, e Luigi Tanghetti, presidente del circolo Legambiente di Bagheria – ma, come abbiamo recentemente sottolineato in un incontro con il sindaco Filippo Tripoli e l’assessore Brigida Alaimo, questo non basta e non è sufficiente, perché, nel recentissimo passato, a Bagheria, ci sono stati troppi segnali di ambiguità, con atti amministrativi che riteniamo illeciti e fondati sul nulla, frutto solo di inutili e demagogiche promesse elettorali, servite anche a tentare di coprire e cercare di rendere possibili operazioni speculative, come quelle proposte dalla società “Nuova Posedonia”, tra i cui soci risulta l’ex sindaco Patrizio Cinque, per sanare l’ecomostro di Aspra. Occorre, in maniera chiara e netta, chiudere con il passato e voltare pagina”. In particolare gli esponenti di Legambiente chiedono l’annullamento di un atto della precedente amministrazione comunale che di fatto ha salvato dalle ruspe gli immobili. “Per fare questo – aggiungono Zanna e Tanghetti – chiediamo alla nuova Giunta municipale di annullare la delibera n. 2 del 3 gennaio 2018, approvata dalla precedente Amministrazione comunale, facendo così cadere i presupposti che hanno portato il dirigente comunale del servizio preposto a emettere un’ordinanza volta a fermare le demolizione già in atto ad Aspra e nella fascia dei 150 metri dalla battigia di inedificabilità assoluta, in attesa di una fantomatica variante al piano regolatore. La manovra era tanto meschina e infondata, sotto tutti gli aspetti giuridici, al punto che la giunta Cinque ci ha sempre impedito, fino all’ultimo, di accedere agli atti e costretto a rivolgerci alla giustizia amministrativa e a presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Mi duole rilevare che il Comune che si è costituito nella causa dicendo che non può darci gli atti perché è stato diffidato in tal senso dalla società, appare scarsamente interessato a chiudere la vicenda, che si sarebbe potuta risolvere al contrario, con una definizione pacifica della controversia come da noi esortato, non sussistendo alcun ostacolo di carattere giuridico alla sua soluzione ma solo la necessità di prendere una ferma trasparente presa di posizione; certo questa apparente scelta non ci mostra il desiderio di spezzare certe continuità tendenziali con le precedenti pratiche ed abitudini e ciò non ci può che spiacere”. L’amministrazione comunale al momento ha le mani legate per una serie di ricorsi pendenti, in ogni caso l’obiettivo del Comune è di attuare iniziative che, nel rispetto dei principi di legalità, tendano a garantire e a rendere effettive e sollecite le procedure di demolizione dei manufatti abusivi per i quali sia intervenuta pronuncia irrevocabile del giudice penale.Subito dopo il suo insediamento, l’amministrazione comunale aveva demolito ilprimo dei 9 immobili, soggetti all’abbattimento, in quanto ricadenti in area assoggettata a vincolo di inedificabilità assoluta, ovvero nella fascia di rispetto dei 150 metri dalla battigia. L’intervento riguardava un immobile costruito lungo la costa di Mongerbino, ad Aspra, nei pressi dell’Arco azzurro, reso famoso da una famosa ditta di cioccolatini è stato eseguito.


 
 
 
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