top of page

ree

BAGHERIA - Cambiano gli vertici dell’Amb che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani e della gestione delle strisce blu. Ad annunciarlo il sindaco Filippo Tripoli, ieri mattina nel salone Borremans di palazzo Butera, dove sono intervenuti i nuovi vertici della società partecipata. “La settimana scorsa abbiano ricevuto le dimissioni volontarie del presidente Giuseppe Di Martino e dei consiglieri Domenico Zafarana e Luca Lecardane – afferma il sindaco – che abbiamo portato all’assemblea dei soci insieme al Bilancio 2018 dell’Amb approvato, che chiude con una perdita di 57.000 euro e non ha raggiunto alcuni gli obiettivi quali il discerbamento, la pulizia delle spiagge e il recupero di materiali pericolosi, proponendo la composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione”. Il nuovo Consiglio di amministrazione sarà formato da Vito Matranga in qualità di presidente, Francesco Liuni, e Mariagiovanna Micalizzi. “La nostra scelta è stata determinata dalle competenze – aggiunge il sindaco – che possiedono queste persone che conoscono molto bene il settore dove andranno ad operare. Abbiamo dato loro come obiettivo quello precipuo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e ottenere un servizio efficace ed efficiente come il presidente Matranga si occupa del ciclo dei rifiuti ed è riuscito a fare a Santa Flavia”. Contestualmente l’amministrazione comunale ha anche provveduto a determinare i compensi per il presidente che ammonta a 2.210,74 euro al mese e di 1.894,92 euro per i due consiglieri. “La scelta è in continuità con il precedente CdA perché c'è un contratto di servizio della durata di 7 anni e un contratto con 21 lavoratori che scade il 30 novembre – dice ancora Tripoli – l’idea però continua ad essere quella dell’esternalizzazione del servizio tramite l’emissione di un bando europeo i cui tempi tecnici non sono brevi, ma di almeno due anni”. Il neo presidente Matranga, insieme a Micalizzi che ha ricoperto incarichi amministrativi a Santa Flavia e ad Altavilla Milicia e Francesco Liuni, ragioniere del Comune di Polizzi Generosa intendono accettare la sfida in un settore che ha ereditato anche delle falle contabili. “Penso che Bagheria debba pretendere un servizio adeguato – dichiara il presidente Matranga – e per questo chiediamo un patto alla città con cui dobbiamo fare rete insieme al Comune. Non sono d’accordo sulle sanzioni, queste debbono scattare soltanto in caso di inadempienze. Inoltre sarà fondamentale la collaborazione degli operatori e non accetteremo mele marce che saranno colpite pesantemente. Il nostro impegno sarà pieno e posso garantire una presenza attiva parendo dalla dotazione di una struttura amministrativa efficiente. Ritengo che il personale vada riorganizzato meglio per dare una svolta a questo delicato settore. Inoltre vogliamo capire cosa non è andato bene e correggere anche il calendario di raccolta, se sarà necessario”.


 
 
 

Bagheria - L’amministrazione comunale ha sposato l’iniziativa di alcuni cittadini che hanno lanciato una petizione popolare per la salvaguardia del Golfo di Capo Zafferano.

Capo Zafferano è un piccolo promontorio che si protende nel Mar Tirreno, appartenente al territorio di Santa Flavia nella città metropolitana di Palermo. Da esso, procedendo verso occidente, inizia il Golfo di Palermo sul quale si affaccia la Conca d'Oro di cui fa parte anche Bagheria. «Abbiamo ritenuto l’iniziativa pregevole e di grande importanza per le tematiche ambientali» – riferisce l’assessore all’Ambiente Daniele Vella – «la tematica ambientale, visti i recenti cambiamenti climatici deve essere messa al centro dell’agenda politica di tutte le amministrazioni».

L’amministrazione guidata dal sindaco Filippo Tripoli, vuole essere in prima linea sui temi del decoro e  del rispetto e cura dell’ambiente.

Nella petizione, che può essere sottoscritta alla seguente url: http://chng.it/kgbqQXbxjm, gli organizzatori dichiarano: “Ogni anno, con la bella stagione, assistiamo impotenti allo scempio che si perpetua nel golfo di Capo Zafferano, con la complicità e il silenzio assordante da parte degli organi dello stato, preposti al controllo. Diportisti "non amanti" del mare che violano ogni regola: Avvicinamento alla costa oltre la distanza di sicurezza, insozzando la costa di benzina; Volume degli impianti stereo eccessivamente elevato, disturbando i bagnanti, la flora e la fauna; Smaltimento di rifiuti direttamente in acqua come bottiglie di vetro, scarti alimentari e imballaggi alimentari; Guida folle ad alta velocità della propria imbarcazione; Acqua scooter in velocità in mezzo a barche e bagnanti con notevole pericolo per la sicurezza; Uso improprio di ancore con notevole danno per l'ambiente marino e per la posidonia”.

Al fine di evitare tutto ciò, il comitato promotore chiede l’istituzione di un  presidio fisso della guardia costiera,  la chiusura del golfo tramite corridoio boe per limitare l'accesso, l’applicazione delle sanzioni previste per chi inquina acusticamente e l’ambiente ed il monitoraggio periodico della qualità delle acque e il controllo di eventuali scarichi abusivi.

La proposta che piace all’amministrazione Tripoli è stata apprezzata dall’amministrazione che si è fatta cassa di risonanza della petizione popolare.

Sono già 1908 i sottoscrittori della petizione on line ed in costante crescita.

(Nel video, immagini di FuturaVision dedicate al geosito Arco Azzurro e alla zona di Capo Zafferano)


 
 
 

ree

Sono tre gli immobili che sono in fase di demolizione o già demoliti, in questi giorni,  sotto la direzione dell’Urbanistica comunale.

Si tratta di una piattaforma in cemento armato di circa 120 metri quadrati ed 11 pilastri che si trova in contrada Marino (cui fanno riferimento le foto allegate) una costruzione in via Filippo Buttitta che era stata usata illegalmente per la vendita di street food, ed un immobile sulla costa di Mongerbino che è prossimo alla demolizione.

A Mongerbino sarà demolito un immobile abusivo per il quale erano già state appaltate le opere di demolizione e, in prima battuta, fu emessa una sospensiva, ma nella discussione finale il Comune ha avuto ragione e adesso si può procedere allo sgombero e alla consegna dei i lavori alla ditta cui sono stati appaltati.

Anche in questo caso si tratta di un edificio che deturpa la bella costa di Mongerbino per il quale il Comune ha anche vinto una causa per il ricorso presentato al TAR Sicilia dall’attuale proprietario.

Ad aggiudicarsi i lavori per la demolizione di contrada Marino, che sono stati appaltati lo scorso 30 maggio e conclusi lo scorso lunedì, è la ditta “Appalti e Noleggi srl”.

In merito all’immobile a confine con l’autostrada, in via Filippo Buttitta, che veniva utilizzato illegalmente  per la vendita del tipico piatto palermitano detto“Stigghiola” ad accaparrarsi i lavori la ditta  I.P.E. Edile impianti. I lavori verranno completati entro oggi.

Per le demolizioni sono stati utilizzati i fondi ottenuti con l’accensione del mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. L’Ente aveva ottenuto mediante la Cassa Depositi e Prestiti una somma  pari a 479.400,00 euro per la demolizione dei 9 immobili, ma queste somme dovranno rientrare nelle casse comunali attraverso azioni di recupero nei confronti del responsabile dell’abuso.I lavori prevedono oltre che la demolizione anche il trasporto a discarica di tutti i materiali di risulta ed il ripristino dei luoghi.

“Gli uffici stanno lavorando alacremente per portare avanti le demolizioni previste seguendo norme e regole e desidero ringrazia il responsabile apicale della Direzione IX e tutto il suo staff” – dice il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli.


 
 
 
bottom of page