Anche nel mese di luglio, rilevata dai caschi bianchi guidati dal comandante Salvatore Pilato, una certa attività abusiva dei cittadini che hanno realizzato opere edili senza la prescritta autorizzazione del competente ufficio tecnico comunale. Dall’elenco dei rapporti degli agenti di polizia giudiziaria riguardanti opere e lottizzazioni realizzate abusivamente e delle relative ordinanze di sospensioni, recepite nell’ordinamento della Regione Siciliana, riguardante le opere realizzate abusivamente e delle relative ordinanze di demolizione e rimessa in pristino per il mese di luglio, emergono una decina di abusi perpetrati sul territorio comunale. In particolare si tratta dell’ampiamento di un immobile ed esecuzione di opere edili varie, della realizzazione di una tettoia, della realizzazione di opere edili varie in assenza di permesso di costruire. Emesse pure ordinanze che prevedono sanzioni pecuniarie per chi ha ampliato un immobile, della chiusura di una terrazza e l’ampliamento della superficie abitabile. Emessa anche un’ordinanza di demolizione relativa all’ampliamento di immobile e l’esecuzione di altre opere edili varie. I provvedimenti sono stati emessi a carico dei proprietari che hanno realizzato le opere abusive e il segretario generale Daniela Amato ha pubblicato all’albo pretorio le relative ordinanze. Questi provvedimenti seguono le ordinanze di demolizione di tre strutture abusive lo scorso mese di giugno a seguito delle quali da più parti si lamenta che si tratta soltanto della demolizione di due strutture inutilizzabili, mentre sulla si muove per quanto concerne l’ecomostro che sorge sulla costa della baia del “Sarello” ad Aspra, di proprietà dell’ex sindaco e di alcuni attivisti Movimento 5 Stelle come richiede Legambiente “Bagheria e dintorni”. “La costa asprese i cui obiettivi di tutela e condivisione tuttora paiono beneficiare del benevolo silenzio ingiustificato e contiguo tra le fila delle nuove "alternative" amministrazioni che debbono decidersi ad operare sul vero vulnus, che adombra un’operazione inopportuna e indicibile. Bisogna abbattere l'ecomostro liberando spazi per una vera e libera fruibilità della litoranea bagherese”. In proposito il sindaco Filippo Tripoli nel suo programma così si esprime. “Si dovrà procedere al completamento delle pratiche di condono edilizio rimaste in sospeso, consentendo ai proprietari, qualora necessario, il completamento delle opere di definizione dell’immobile, per tutti gli altri casi (di abusi insanabili) si applica la legge senza proclami trionfalistici, avendo rispetto prima di tutto delle persone”. Intanto continua il progetto avviato all’inizio dell’anno volto alla definizione delle pratiche di sanatoria edilizia prevista dalle leggi 47/85 e 724/94 che dovrà essere definito entro il 31 dicembre 2019. Si tratta di attività volte a dare risposte concrete ai cittadini che attendono il nulla osta della presentazione delle istanze che risalgono gli anni 1985, 1994 e 2003. In totale le pratiche erano 4.346 e di queste 2.231 sono state già esitate, e a cui si aggiungono 53 dinieghi e 2.062 che sono da definire per quanto attiene alle pratiche afferenti alle legge 47/85; per quelle relative alla legge 724/94 sono 1.607 le pratiche istituite e sono 621 quelle concesse e autorizzate, 13 i dinieghi, 973 da definire, ed infine per le pratiche afferenti alla legge 326/2003 sono state istruite 1.045 pratiche di cui 143 concessioni, 7 dinieghi e 895 da definire. Sono dunque 3.930 le pratiche che ancora attendono di essere definite, 3.035 quelle relative al progetto obiettivo relativo alle leggi 47/85 e 724/94 e 895 di condono non ancora istruite in base alla legge 326/2003. L’amministrazione comunale al fine di dare un forte segnale contro l’abusivismo edilizio e rispondere alle necessità di accelerare la tempistica per la cittadinanza coinvolta, ha attivato procedimenti sanzionatori per chi non accoglie la procedura e archiviare invece per chi si mette in regola ha promosso tale progetto che prevede anche di rientrare di una cifra che ammonta a circa 5.098.000 euro.