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Immagine del redattoreAntonino Martorana

Ficarazzi. Evasione Tari quasi all'80%, operai senza stipendio.


Risponde a tono il Sindaco di Ficarazzi ai propri abitanti: "la spazzatura la fa pure chi non può permetterselo. Anzi se ne frega e non differenzia" ed ancora "chi non è in grado di pagare non dica stupidaggini ed abbia il buon senso di stare in silenzio". Solamente per citare alcune delle imprecazioni scritte a mezzo facebook dal primo cittadino in una sequela di commenti sul post di una pagina locale che metteva in evidenza il problema sentito da molti ficarazzesi. Alcune delle frasi di forte accusa del Sindaco di Ficarazzi Paolo Francesco Martorana rivolte agli cittadini del proprio comune che gli fanno notare come la tassa sia altissima nel proprio comune e che è diventato insostenibile per l'economia familiare pagarla, hanno fatto, giustamente imbufalire utenti e lettori. Costretti a costi altissimi per un sistema evidentemente inadeguato accuratamente scelto sia dallo stesso Sindaco che dall'attuale opposizione ai tempi dell'appalto maggioranza con l'attuale mattatore. Ficarazzi è fra gli ultimi posti nella classifica siciliana per raccolta differenziata di rifiuti nonostante il servizio sia partito da quasi un anno. Con una media annua nel 2018 sotto la doppia cifra. Sopra le svariate centinaia di euro di conseguenza la bolletta a carico dei cittadini, una media di 600 euro a famiglia, un servizio stando alle reazioni degli utenti e la situazione di continuo disagio di gran lunga sotto le aspettative, che ha creato e crea difficoltà giornaliere ai quasi 13mila abitanti del comune alle porte di Palermo. E per concludere anche gli operatori in costante mobilitazione dato che l'inadempienza dell'ente locale, guidato dal Sindaco accusatore e cosa più grave carnefice materiale del misfatto differenziata con le proprie scelte, verso la ditta esterna che gestisce il servizio si riversa sul mancato pagamento al momento di tre mensilità e con un ritardo costante. Ponendo lo stesso comune sotto perenne crisi finanziaria per fronteggiare le spese derivante dagli accordi economici da sostenere. Da ormai quasi un mese lo stesso ha ritirato tutte le deleghe assessoriali per vedersi presentare le dimissioni da uno degli stessi assessori dopo più di venti giorni di stallo senza vedere soluzioni all'orizzonte.




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