8 italiani su 10 vogliono ricevere più informazioni, comunicazione e servizi da parte della Pubblica amministrazione attraverso i social e le chat. A chiederlo non sono solo i giovani: 7 over 54 su 10, in maniera omogenea nel Paese, vogliono essere maggiormente connessi con le loro amministrazioni di riferimento e si aspettano informazioni non solo più immediate ma anche più dettagliate. Non solo testo, ma anche immagini, video ed emoticon tipiche delle conversazioni interpersonali e familiari. Una Pubblica amministrazione a portata di social, quindi, pronta a dare informazioni, risposte immediate e puntuali evitando chi insulta o utilizza messaggi fuori contesto.
Da questi dati sul rapporto tra PA, cittadini, social network e chat elaborati dall’Osservatorio nazionale sulla Comunicazione Digitale, promosso dall’associazione PA Social e dall’Istituto Piepoli, è partita in tutta Italia con 18 città impegnate la seconda edizione del PA Social Day. I dati, a Bagheria, sono stati presentati da Francesco Pira, sociologo, professore di comunicazione all’Università di Messina e componente del comitato scientifico dell’Osservatorio nazionale di Pa Social.
Il Pa Social day, evento unico nel suo genere a livello internazionale, organizzato dall’associazione PA Social, a Bagheria, unica città siciliana, è stato patrocinato dal Comune di Bagheria, socio di Pa social, dall’Ordine dei Giornalisti e da Assotampa.
«I dati dell’Osservatorio sulla Comunicazione Digitale sono una ulteriore conferma di quanto sia importante accelerare per il riconoscimento delle nuove professionalità» - sottolinea il presidente di PA Social Francesco De Crescenzo - «l’integrazione con i mestieri tradizionali della comunicazione e informazione, una nuova organizzazione di enti e aziende pubbliche. Le piattaforme social e chat vanno sfruttate al meglio per le potenzialità positive, conoscendo e affrontando i rischi e i limiti, ma con l’obiettivo di continuare con sempre più convinzione il percorso sulla strada dei servizi innovativi e di un nuovo rapporto tra settore pubblico e cittadini».
Tema bagherese: “Comunicare trasparenza e legalità alla luce della nuova legge 150” che ha disciplinato, a macchia di leopardo, le attività di informazione e comunicazione nelle Pa italiane.
Ad introdurre i lavori Saro Gullotta, coordinatore regionale di Pa Social Sicilia, insieme a Marina Mancini che ha moderato il convegno.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Filippo Tripoli che si è mostrato molto interessato al tema sottolineando l’importanza dell’informazione ai cittadini e sulla sua scia dell’assessore agli Affari Generali del Comune di Monreale Daniela Battaglia, ha preso la parola il segretario regionale di Assostampa, Roberto Ginex, che ha descritto la situazione attuale degli uffici stampa ed il difficile momento che sta vivendo la categoria dei giornalisti. «Occorre una nuova identità ma sono necessarie regole certe ove ognuno svolge il compito che compete alla propria professionalità».
E di uffici stampa e della contorta reputazione che si costruiscono gli enti pubblici nell’era dei social ha discusso Nuccio Molino, socio di Pa social e capo ufficio stampa del Comune di Catania. Molino ha anche ricordato una vecchia direttiva dell’allora ministro Frattini che mette al centro del processo di comunicazione e informazione il cittadino.
Ha illustrato la nuova veste web e soprattutto social della Regione Siciliana Tony Siino, social media strategist della Regione: «Occorre regolamentare l’uso dei social e far si ch a lavorarci siano professionisti della materia, la spinta all’utilizzo viene dal basso ed è inarrestabile, dobbiamo tenerne conto».
Trasparenza non fa rima con privacy e questo lo sa bene Angelo Alù, Phd, membro del Consiglio Internet Society Italia, che si è soffermato sui temi della privacy, del nuovo Gdpr, della tutela dei dati personali con l’avvento di internet e di diritto all’oblio.
Animata e fuori gli schemi la relazione di Pietro Galluccio esperto esterno di comunicazione istituzionale del Comune di Palermo che ha simpaticamente intrattenuto i molti presenti con il tema della polarizzazione comunicativa presentando chiari esempi legati anche alla politica nazionale ed internazionale.
A chiudere la lunga giornata dedicata alla nuova comunicazione Sara La Rosa, responsabile della Comunicazione del Parco dei Nebrodi e assessore al Turismo del Comune di Capo D’Orlando, ed Ina Modica capoufficio stampa del Comune di Monreale, che hanno entrambe portato ad esempio i loro Enti quali best practices, nonostante le tante difficoltà nel portare avanti e far comprendere l’importanza delle attività di comunicazione ed informazione alla classe politica ed ai burocrati.
L’obiettivo comune a tutti gli eventi del Pa social Day così come a Bagheria, la cui registrazione integrale può seguirsi sulla pagina dedicata su www.pasocial.info, e disponibile anche sui social comunali (yotube e facebook) con l’hashtag #pasocial, è quello di ampliare il dibattito, sollecitare un confronto, raccogliere idee e proposte, allargare ulteriormente la rete della nuova comunicazione, dare visibilità all’ottimo lavoro che viene portato avanti su tutto il territorio nazionale, sviluppare e incentivare la nascita di nuove esperienze, tirare le somme delle tante cose fatte fino ad oggi, ma soprattutto costruire il lavoro del presente e del futuro.
留言