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Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell’abbandono. “Absolutely Nothing, storie e sparizioni nei deserti americani” è il libro di Giorgio Vasta che sarà presentato giovedì 19 settembre al World Press Photo (appuntamento a Palazzo Drago, via Vittorio Emanuele 382, alle ore 18.30). Il talk, ad ingresso gratuito, fa parte della programmazione collaterale della mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo al mondo che, per il terzo anno, fa tappa a Palermo. Dialoga con l’autore la giornalista Filippa Dolce.

Un reportage, quello di Giorgio Vasta che, grazie alle fotografie di Ramak Fazel, ripercorre per iscritto circa ottomila chilometri fatti di imprevisti e digressioni attraverso l’America, dalla California all’Arizona, passando per Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana. Il libro, così, traccia un itinerario che collega scrittura documentaristica e fiction, riflessione e autobiografia, per provare a comprendere cosa accade ai luoghi, e alle esistenze di ciascuno di noi, quando le persone che li hanno abitati (e che ci hanno abitati) vanno via.

Nato a Palermo nel 1970, Giorgio Vasta ha pubblicato i romanzi “Il tempo materiale”, “Spaesamento” e “Presente”. Con Emma Dante ha scritto la sceneggiatura del film “Via Castellana Bandiera” del 2013. Collabora con La Repubblica, Il Venerdì, Il Sole 24 Ore, Il Manifesto e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com. Ramak Fazel, che ha firmato le fotografie del libro “Absolutely Nothing”, invece, lavora con le principali riviste di architettura come Abitare e Domus ed è visiting professor al San Francisco Art Institute.

La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30) e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21). Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e martedì universitario (4,50 euro).


SCHEDA TECNICA


Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019

Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382

Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)





Cosa hanno sbagliato i cronisti nella narrazione della crisi migratoria? Perché i giornalisti spesso dimenticano che hanno il diritto di cronaca ma soprattutto il dovere d’inchiesta? Domande a cui proverà a dare una risposta Lorenzo Tondo, giornalista siciliano del The Guardian e primo cronista in Italia ad aver portato all’attenzione il caso giudiziario di Mered, un giovane africano vittima di un assurdo scambio di persona. Del processo italiano più seguito all’estero ne hanno parlato i quotidiani di tutto il mondo mentre i media italiani tacevano. La public lecture, la terza ad ingresso gratuito, fa parte della programmazione collaterale del World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di fotogiornalismo al mondo che, per il terzo anno, fa tappa a Palermo. A Palazzo Drago, al civico 382 di via Vittorio Emanuele, sabato 14 settembre alle ore 18.30, Lorenzo Tondo racconterà, carte alla mano, la storia del ‘Generale’, Mered, che una volta sbattuto al Pagliarelli di Palermo è stato dato in pasto ai mezzi d’informazione di tutto il mondo come il risultato più eccellente della lotta al traffico di esseri umani da parte dell’Europa. Giornalista e corrispondente del quotidiano britannico The Guardian, Lorenzo Tondo si occupa di Sud Europa e di temi legati alla crisi migratoria. In passato ha collaborato con il New York Times e il Time magazine. Dal 2010 al 2015 ha lavorato nella redazione de La Repubblica. Nel 2015 si è aggiudicato il premio nazionale di giornalismo Giuseppe Fava Giovani e nel 2016 il premio internazionale Maria Grazia Cutuli come giovane giornalista siciliano emergente. “Il Generale”, edito dalla Nave di Teseo, è il suo primo libro. La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30) e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21). Il biglietto intero costa 7,50 euro mentre il ridotto per under 25 e over 65 ha un prezzo di 6 euro. Sono previste delle riduzioni per giornalisti e gruppi di 15 persone (5 euro), scuole e martedì universitario (4,50 euro).

SCHEDA TECNICA Quando: da venerdì 6 settembre a domenica 6 ottobre 2019

Indirizzo: Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, via Vittorio Emanuele 382

Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30); dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21)

Costo: 7,50 euro intero, 6 euro ridotto (under 25 e over 65), 5 euro ridotto (giornalisti e gruppi di 15 persone), 4,50 euro ridotto (scuole e martedì universitario), gratis (bambini under 12 e diversamente abili)



La città delle ville costruisce un ponte con la Cina allo scopo di allacciare relazioni e realizzare accordi commerciali e culturali. Lo fa attraverso un viaggio sulla “Via della seta” che farà una delegazione, composta dal sindaco Filippo Tripoli, dal presidente dell’associazione “La Piana d’oro”, Michele Balistreri, dal presidente di Slow food, Adalberto Catanzaro, dal rappresentante del Consorzio Apo - Sicilia, Antonio Fricano e dall’agronomo del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Santo Agnello. Il costo del soggiorno e del viaggio sarà a carico del governo cinese, mentre la tratta Palermo - Roma sarà a carico dei componenti della delegazione. “Bagheria è l’unica città italiana invitata dal sindaco di Ziyang – dice con orgoglio il sindaco Tripoli – al “World Lemon Industry Development Summit”, il primo vertice mondiale sullo sviluppo dell’industria del limone che si terrà dal 14 al 19 settembre a Ziyang. “La nostra presenza in Cina – ha detto il sindaco – darà la possibilità di portare in Cina quello che noi stiano facendo come amministrazione e degli altri paesi del comprensorio (Ficarazzi, Altavilla Milicia, Santa Flavia e Casteldaccia) rispetto allo sviluppo del territorio, La nostra città ha una tradizione legata all’agrumicoltura e del limone verdello in particolare. Abbiamo alcune aziende che nonostante le difficoltà si impegnano e noi siamo riusciti ad avere una interlocuzione con la Cina e stiamo cercando di inserirci nel percorso della “via della seta” e per intraprendere scambi culturali e soprattutto economici per un vero gemellaggio con un Paese come la Cina che vive un grande momento di sviluppo e cerca la qualità. Noi abbiamo la qualità che vogliamo portare nelle industrie che trasformano il limone per trasferire tutto ciò di buono che possiamo perché abbiamo bisogno di fare per aprirci all’esterno per incentivare le nostre aziende e fare diventare Bagheria una delle capitali del gusto. Sono convinto che potremo iniziare rapporti di collaborazione per creare una rete con i governi territoriali per portare sviluppo per la nostra città”. Alla presentazione dell’iniziativa che è stata illustrata nella sala gialla dell’Ars, era presente il presidente Gianfranco Micciché, l’Assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Edgardo Bandiera con il suo dirigente Nino D’Amico, l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Cirano, i consiglieri comunali Antonella Elisa Insinga e Francesco Gurrado, l’ex sindaco Patrizio Cinque con l’ex assessore alle Attività produttive Alessandro Tomasello. “Abbiamo ospitato il presidente cinese Xí Jìnpíng – ha detto Micciché – e da allora arrivano in Sicilia in visita tanti cinesi che prima sceglievano altre mete. Al sindaco Tripoli chiedo di farsi carico a nome della Sicilia di promuovere le nostre eccellenze. A novembre anch’io andrò in Cina”. A fare da “Train d’union” con la città di Ziyang Michele Balistreri che ha avviato una importante azione di marketing territoriale. L’assessore Bandiera è sicuro che questa iniziativa si muove in perfetta sintonia con la Regione per lo sviluppo economico ed occupazionale. Antonio Fricano del Consorzio Apo - Sicilia ha detto che si esporta in tutto il mondo. “Abbiamo inviato le arance rosse in Cina per farle conoscere e allo scopo di superare i protocolli di esportazione e allacciare nuovi accordi commerciali a cominciare dal limone”. Per Adalberto Catanzaro è importante il sostegno che ha assicurato la Regione in un percorso difficile senza connotazioni di carattere politico. “I nostri progetti partono dalla comunità per progetti lungimiranti come la promozione dei prodotti della gastronomia locale e del pescato”. Infine è intervenuto anche il presidente della Pro Loco Antonio Mineo il quale è convinto che “Laddove si apre una opportunità commerciale è chiaro che occorre promuovere anche l’aspetto culturale dando supporto agli attori in campo come abbiamo sempre garantito noi attraverso l’apertura e la fruizione delle ville settecentesche in occasione del verdello fest”.


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