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Aggiornamento: 12 mar 2019


BAGHERIA - Storie di violenza all’interno delle mura domestiche nei confronti delle donne sono affrontate quasi giornalmente dalla Caritas cittadina che assicura il proprio sostegno a coloro che vi si rivolgono. Oggi nel giorno della festa della donna le volontarie hanno voluto ribadire il loro “no alla violenza” con un lenzuolo che hanno esposto presso il Centro solidale ricavato sotto le gradinate dello stadio comunale di via Papa Giovanni XXIII, dove vengono raccolti e distribuiti vestiario e mobili ai bisognosi della città. Il lenzuolo con le impronte delle nani delle volontarie fu utilizzato in occasione della giornata contro la violenza alle donne di novembre scorso a Piano Stenditore ad Aspra denominata “Una tela per la libertà” dove fu esposta per sostenere le donne vittime della violenza. L’iniziativa fu organizzata dalla Caritas cittadina, insieme alla Fidapa, “Nuova generazione” e “Avullss” che hanno costituito una rete di condivisione per fare uscire le donne da qualsiasi tipo di violenza materiale e psicologica. “Molte volte raccogliamo testimonianze di donne che subiscono violenza – spiega la direttrice della Caritas Mimma Cinà – il nostro compito è di salvaguardia di quante sono esposte continuamente e non riescono ad uscirne fuori perché manca una rete familiare, un lavoro e un sostegno ai loro bambini. Con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e dare più forza alla donna per potersi affrancare da situazioni di dolore”. Le diverse Caritas parrocchiali intervengono in moti casi, ma occorre che tutta la comunità e le istituzioni si stringano attorno alle donne vittime di violenza. “Recentemente risolto il caso di una mamma di due bambini – aggiunge la direttrice – che subiva continue vessazioni da parte del marito affetto da schizofrenia, aggravato da alcoolismo che veniva massacrata di botte. Quando si è aperta a noi siamo riusciti a sostenerla e a riattivare la rete familiare facendola ritornare alla vita”. (Nelle foto Pig, le volontarie davanti il centro solidale della Caritas cittadina)



Nel segno della più ampia trasparenza, la Caritas cittadina, rende noto pubblicamente il suo bilancio attraverso l’associazione di volontariato Nuovo Millennio che opera nel territorio in collaborazione con la stessa Caritas, a favore delle fasce deboli del territorio. “La pubblicazione del bilancio e della relazione delle attività svolte dalla Caritas Cittadina di Bagheria nell’anno 2018 – spiega la direttrice Mimma Cinà – si inserisce nel cammino di trasparenza con cui vivere la comunione con le Comunità ecclesiali della Città. La Caritas Cittadina vuole essere infatti testimonianza credibile dell’impegno della Chiesa locale verso le famiglie che attraversano periodi di fragilità e desidera coinvolgere le comunità sia nella conoscenza dei bisogni sia nell’impegno per venirne incontro con spirito evangelico. E’ la crescita di questo spirito di fraternità che apre all’accoglienza e al riconoscimento dell’altro non come fruitore di servizi, ma come partecipe della condivisione dell’amore di Cristo per noi. Per continuare questo impegno abbiamo bisogno della generosità dei cittadini, delle associazioni, dei commercianti. Dateci una mano , le vostre offerte serviranno a dare aiuto e speranze a tante famiglie della città”. Le entrate sono composte dal residuo che ammonta a 6.104,64 euro di cui 3.966,15 euro relativo alla gestione precedente, 2.138,49 euro quale residuo del 5 per mille 2015, del contributo del 5 per mille 2016 di 4.396,40 euro, dei rimborsi da partner per il “Progetto Echos” di 4.122 euro e del contributo da Caritas cittadina di 1.752,84 euro per un totale di 16.375,88 euro. Le uscite sono state caratterizzate dalle spese sostenute con contributi ed erogazioni liberali che hanno permesso di affrontare le spese di ristrutturazione del Centro solidale per l’addobbo della sala di preghiera, l’acquisto di generi alimentari, farmaci, ticket sanitari, attrezzature medico, abbigliamento e prodotti per l'infanzia, materiale scolastico, utenze, acquisto abbigliamento, elettrodomestici, sostegno familiare, pagamento di bollette per un totale di 14.039,81 euro. La differenza tra entrate e uscite porta ad una disponibilità di cassa di 2.337,34 euro. “La Caritas cittadina non ha soldi o beni – aggiunge la direttrice – semmai, al contrario, il problema sta nel coinvolgimento delle comunità ecclesiali. Non mancano tuttavia gesti di solidarietà nelle nostre comunità che hanno permesso di venire incontro a tati bisogni di famiglie disagiate, e sono tantissime a Bagheria, e gestire opere di servizio come per esempio la mensa di solidarietà della Caritas sostenuta dai doni di alcuni commercianti e dalle offerte del popolo cristiano, il guardaroba e l’arredo solidale. La Caritas non può essere sostitutiva di politiche sociali efficaci ad affrontare tutte le situazioni di povertà e tutti i bisogni in cui versano singoli e famiglie. Senza il lavoro e la cultura non si esce dalla povertà”. Di questa istanze si fa voce la Caritas per non di dimenticare il suo compito e dovere della denuncia, pressione, difesa dei diritti delle persone nei confronti delle istituzioni pubbliche perché non sia dato per carità ciò che è dovuto per giustizia. La prevalente funzione pedagogica e profetica della Caritas esige perciò che non si accettino deleghe, né dalla società civile, né dalle istituzioni, né dalla comunità ecclesiale, nel garantire a ogni persona i propri diritti e nel servizio della carità. Sia la comunità ecclesiale, sia le istituzioni politiche e amministrative, sia la società civile, devono sentirsi impegnate secondo le loro competenze e responsabilità.


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