Ad un mese dalle elezioni comunali di Bagheria, Alessandra Ianni, candidato sindaco, fa un bilancio della sua esperienza.
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Aggiornamento: 12 mar 2019
Nel segno della più ampia trasparenza, la Caritas cittadina, rende noto pubblicamente il suo bilancio attraverso l’associazione di volontariato Nuovo Millennio che opera nel territorio in collaborazione con la stessa Caritas, a favore delle fasce deboli del territorio. “La pubblicazione del bilancio e della relazione delle attività svolte dalla Caritas Cittadina di Bagheria nell’anno 2018 – spiega la direttrice Mimma Cinà – si inserisce nel cammino di trasparenza con cui vivere la comunione con le Comunità ecclesiali della Città. La Caritas Cittadina vuole essere infatti testimonianza credibile dell’impegno della Chiesa locale verso le famiglie che attraversano periodi di fragilità e desidera coinvolgere le comunità sia nella conoscenza dei bisogni sia nell’impegno per venirne incontro con spirito evangelico. E’ la crescita di questo spirito di fraternità che apre all’accoglienza e al riconoscimento dell’altro non come fruitore di servizi, ma come partecipe della condivisione dell’amore di Cristo per noi. Per continuare questo impegno abbiamo bisogno della generosità dei cittadini, delle associazioni, dei commercianti. Dateci una mano , le vostre offerte serviranno a dare aiuto e speranze a tante famiglie della città”. Le entrate sono composte dal residuo che ammonta a 6.104,64 euro di cui 3.966,15 euro relativo alla gestione precedente, 2.138,49 euro quale residuo del 5 per mille 2015, del contributo del 5 per mille 2016 di 4.396,40 euro, dei rimborsi da partner per il “Progetto Echos” di 4.122 euro e del contributo da Caritas cittadina di 1.752,84 euro per un totale di 16.375,88 euro. Le uscite sono state caratterizzate dalle spese sostenute con contributi ed erogazioni liberali che hanno permesso di affrontare le spese di ristrutturazione del Centro solidale per l’addobbo della sala di preghiera, l’acquisto di generi alimentari, farmaci, ticket sanitari, attrezzature medico, abbigliamento e prodotti per l'infanzia, materiale scolastico, utenze, acquisto abbigliamento, elettrodomestici, sostegno familiare, pagamento di bollette per un totale di 14.039,81 euro. La differenza tra entrate e uscite porta ad una disponibilità di cassa di 2.337,34 euro. “La Caritas cittadina non ha soldi o beni – aggiunge la direttrice – semmai, al contrario, il problema sta nel coinvolgimento delle comunità ecclesiali. Non mancano tuttavia gesti di solidarietà nelle nostre comunità che hanno permesso di venire incontro a tati bisogni di famiglie disagiate, e sono tantissime a Bagheria, e gestire opere di servizio come per esempio la mensa di solidarietà della Caritas sostenuta dai doni di alcuni commercianti e dalle offerte del popolo cristiano, il guardaroba e l’arredo solidale. La Caritas non può essere sostitutiva di politiche sociali efficaci ad affrontare tutte le situazioni di povertà e tutti i bisogni in cui versano singoli e famiglie. Senza il lavoro e la cultura non si esce dalla povertà”. Di questa istanze si fa voce la Caritas per non di dimenticare il suo compito e dovere della denuncia, pressione, difesa dei diritti delle persone nei confronti delle istituzioni pubbliche perché non sia dato per carità ciò che è dovuto per giustizia. La prevalente funzione pedagogica e profetica della Caritas esige perciò che non si accettino deleghe, né dalla società civile, né dalle istituzioni, né dalla comunità ecclesiale, nel garantire a ogni persona i propri diritti e nel servizio della carità. Sia la comunità ecclesiale, sia le istituzioni politiche e amministrative, sia la società civile, devono sentirsi impegnate secondo le loro competenze e responsabilità.
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